mercoledì 28 ottobre 2020

Blog Tour: CONOSCIAMO L'AUTORE - Il grande libro dei racconti di Sherlock Holmes di AA.VV. )

Benvenuti in questo Blog Tour dedicato all'uscita di "Il grande libro dei racconti di Sherlock Holmes" una raccolta che contiene non solo i più celebri racconti scritti dal "padre" di Sherlock Holmes, Arthur Conan Doyle, ma anche di altri autori quali: Stephen King, Neil Gaiman, Poul Anderson e molti altri... Oggi però vi parlerò del creatore di Sherlock!

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 Arthur Conan Doyle 
nasce a Edinburgo in Scozia nel 1859
Fin da piccolo ha avuto un forte legame con la letteratura, la madre infatti raccontava ai suoi figli molte storie ed era un'appassionata di questo campo.

I suoi studi ben presto lo portarono a capire di voler intraprendere la carriera medica, fu proprio grazie ai suoi studi che incontrò il Dottor Joseph Bell, un uomo brillante, con acuto spirito di osservazione e capacità deduttive, a quei tempi non poteva saperlo ma fu proprio lui ad ispirargli il personaggio di Sherlock Holmes.

Negli anni successivi ai suoi studi aprì anche uno studio medico, ma la cosa non andò bene, fu proprio in questo periodo che Doyle iniziò
 a scrivere le avventure dell’investigatore Holmes e fin da subito ottenne abbastanza successo nel pubblico britannico.
Il primo romanzo del detective è del 1887, Uno studio in rosso, pubblicato sullo Strand Magazine.

Successivamente pubblicò The Sign of Four (Il Segno dei Quattro, 1890), The Adventures of Sherlock Holmes (Le Avventure di Sherlock Holmes, 1892), The Memoirs of Sherlock Holmes (Le Memorie di Sherlock Holmes, 1894) e The Hound of Baskervilles (Il Mastino dei Baskerville, 1902).

Nonostante l'enorme successo raggiunto grazie a Sherlock Holmes, Doyle non si affezionò più di tanto a questo personaggio che diventando famoso aveva messo persino il suo creatore in secondo piano.

Proprio per questo motivo, Doyle volle sperimentare altri generi letterari 
come l'avventura o il fantastico, scrisse anche qualcosa nel campo storico come "La Compagnia Bianca" (1891), "Le avventure del brigadiere Gérard" (raccolta di sedici racconti del 1896) e "The Great Boer War" (1900).
Altri suoi lavori che affrontano i generi di avventura, fantastico, soprannaturale e terrore sono "The Last Of The Legions and other tales of long ago" (1922), "Tales of Pirates", "My Friend The Murderer and other mysteries", "Lot 249" (La mummia), "Il mondo perduto".

Nonostante questa sua passione per altri generi letterari, tornò a scrivere di Sherlock con The Return of Sherlock Holmes (Il Ritorno di Sherlock Holmes, 1905) gli ultimi dodici racconti di Sherlock nella raccolta intitolata The Casebook of Sherlock Holmes (Il Taccuino di Sherlock Holmes, 1928). 

Arthur Conan Doyle morì per un attacco cardiaco nella sua casa di Crowborough nel 1930

Insieme a Edgar Allan Poe, viene considerato il fondatore del genere giallo e fantastico.
Nello specifico, Doyle è il padre di quel sottogenere chiamato "giallo deduttio", reso famoso grazie a Sherlock Holmes, il suo personaggio di maggior successo e che ancora oggi continua far parlare di lui.


Concludo questa tappa con alcune delle frasi più celebri di Arthur Conan Doyle e spero che vi abbia fatto piacere leggere questo approfondimento sull'autore!


🔍"Le cose più piccole sono di gran lunga le più importanti." 🔍
________

 🔍"Non c’è nulla di così ingannevole come un fatto ovvio."🔍
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🔍"Eliminato l’impossibili, ciò che resta, per improbabile che sia,
deve essere la verità."🔍


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