Lei indossa tacchi alti, lui scarponi da trekking.
Riusciranno questi due opposti a far funzionare una storia d’amore a Metlin?
Tayla McKinnon non è una ragazza di provincia. La fashion blogger si è trasferita a Metlin con due obiettivi in mente: aiutare la sua amica ad avviare una libreria e divertirsi un po’. Nell’ultimo anno, Tayla si è fatta dei nuovi amici e ha contribuito a lanciare con successo INK. Ora è pronta per una nuova sfida. Peccato che non riesca a togliersi dalla mente un certo nerd, appassionato di fumetti e di arrampicata su roccia.
Jeremy Allen sta portando avanti con Tayla una strategia a lungo termine, anche se ha avuto la certezza che fosse la ragazza giusta per lui dal momento in cui le ha posato gli occhi addosso. Potranno anche avere gusti diversi, lei con la passione per la moda, lui per la vita all’aria aperta, ma la loro sintonia è innegabile.
Quando a Tayla si presenta un’opportunità lavorativa presso una start-up di moda, lei la vede come un segno. Non è fatta per vivere in una piccola città, sebbene la sua migliore amica e l’uomo per cui ha una fastidiosa cotta cerchino di convincerla del contrario.
Jeremy non riesce a credere che lei voglia lasciarsi alle spalle la sua nuova vita, ma forse è lui ad aver sbagliato tattica finora, fingendosi troppo disinteressato. Intanto, l’estate ormai alle porte si preannuncia rovente, e questo potrebbe fornirgli la scusa per alzare tra di loro la temperatura.
Hooked è un romanzo autoconclusivo, una storia di opposti che si attraggono, secondo volume della serie “Amore tra la Settima e la Main” di Elizabeth Hunter, autrice di INK.
#prodottofornitodaHopeEdizioni
Benvenuti alla seconda puntata della serie Amori tra la Settima e la Main, una serie firmata Elizabeth Hunter portata in Italia grazie a Hope Edizioni.
Protagonista a questo giro chi poteva esserci se non Tayla? ( E sì, per chi grida Spider ci sarà anche un volume su di lui, non preoccupatevi).
«Perché cazzo dovresti voler stare vicino a loro? Hai una famiglia qua. Siamo noi la tua famiglia.» «La questione non riguarda solo i miei genitori» ribatté Tayla.
«È il lavoro dei miei sogni. Letteralmente il mio sogno, okay?
E magari finirà in niente, ma mi sono proposta perché è il lavoro dei miei sogni,
e vorrei che tutti quanti la smetteste di dare di matto.»
Tayla McKinnon avevamo iniziato a conoscerla nello scorso volume come la migliore amica di Emmie, un'appassionata di moda, influencer e sì, anche commercialista.
Il suo mondo è un mondo fatto di colori, di arte (perché il mondo della moda ne è pieno), di scatti e anche di divertimento, quando può. Un mondo pieno dalle mille sfaccettature, un po' come un diamantino illuminato dal sole.
Nella sua infanzia non era previsto il nulla di tutto ciò, l'apparire era importante al punto che anche il suo aspetto era sempre contestato, non rispecchiando i canoni che la società sembrava imporre, e il fatto di crescere poi in una famiglia ricca certamente, ma non molto d'animo, l'ha portata a decidere di andarsene lontano da casa, da quella famiglia un po' disfunzionale che non la faceva sentire abbastanza, partendo dal suo peso fino al suo vivere, fino ad incontrare Emmie e trasferirsi a Metlin.
Nei suoi piani quando sì è trasferita dalla sua amica non c'è mai stato quello di considerare quella cittadina la sua base definitiva, la sua idea era un po' quella di ritornare nella grande città, di poter fare il lavoro che ha sempre sognato, ma fino ad allora...
Fino ad allora c'è Jeremy con i suoi scherzi, Jeremy con cui sia innegabile un'alchimia ma nessuno sembra voler fare un passo avanti, lo stesso che sembra sempre più intenzionato di farle scoprire la bellezza che si nasconde dietro le piccole cose, dietro quella cittadina in cui ogni angolo sembra nascondere una storia, ogni persona sembra pronta ad accoglierti a braccia aperte, rendendo quella comunità qualcosa di unico.
Perché allora il nostro ragazzo non si decide a fare un passo avanti ben chiaro?
Perché Tayla sulla fronte ha scritto breve termine, mentre Jeremy non vorrebbe altro che una storia d'oro come quella della sua famiglia.
Le loro radici son differenti, certamente, ma in fondo non è proprio la differenza ad attrarre le persone?
Il fatto che poi la sua permanenza a Metlin stia per scadere se decidessero di prenderla per il lavoro per la quale si è candidata, non è altro che un di più a farle mantenere le distanze da quell'uomo capace come pochi di farle desiderare quello che non ha mai voluto.
«Sto facendo uno sforzo. Ma mi sto prendendo il mio tempo.
Non eri tu a dire che ciò per cui vale la pena è degno di essere fatto bene?»
«Misura due volte e taglia una si applica alla costruzione di un capanno, Jeremy, non al corteggiamento di una donna.»
Non solo è una persona fedele, con la testa sulle spalle, affettuoso e con uno spiccato senso della famiglia, ma anche una persona che sente forte il legame con le sue radici, perché quando la vita lo ha messo davanti ad una scelta, per lui non c'è mai stato nulla da decidere, gli è venuto naturale come l'aria trasferirsi a Metlin e aiutare il nonno. Che sia un nerd quello è un di più ma non è un classico nerd, ama scalare, ama l'aria aperta, ama il contatto con la natura e quello il suo corpo lo fa capire chiaramente anche quando indossa T-Shirt di qualche fumetto nel suo negozio.
Non ve l'ho detto? A Metlin lui ha proprio un negozio di fumetti e sala giochi, un negozio che è un'estensione del suo mondo, per così dire, il Top Shelf Comics and Games.
Quando si è trovato la prima volta davanti a Tayla qualcosa in lui ne è rimasto affascinato, ma è stato il poi che lo ha fatto capitolare.
Son due mondi diversi i loro, almeno apparentemente, ma dentro ognuno di loro due nasconde un gioiello interiore. Nonostante tutto questo lui non si è mai deciso a fare il primo passo, complice anche il fatto che mentre da una parte lui è convinto in che direzione vorrebbe vedere la loro relazione, lei ne sarebbe altrettanto convinta?
A volte ci si accontenta pur di non perdere le persone, preferendo giocare sul lungo termine che nel tutto e immediato.
Quando alle sue orecchie giunge una voce che parla di un trasferimento ( e non di una persona qualunque), Jeremy si ritrova messo all'angolo: davvero ha sperato che con i pochi messaggi che le mandava di riuscire a darle qualcosa di così concreto per la quale fermarsi?
Meglio provare e aver perso o vivere con il rimpianto di quello che avrebbe potuto essere?
Nessun rimpianto per il tempo che stavano passando insieme. Nessun rimpianto per i baci scambiati. E le risate. E la sintonia tra loro. Nessun rimpianto.
Hooked di Elizabeth Hunter è il secondo volume autoconclusivo della serie sugli Amori tra la Settima e la Main, una serie ambientata nella cittadina di Metlin, che questa volta grazie ai pov alterni ci permette di vedere un altro angolo di questo meraviglioso posto (e ammetto che il modo in cui viene descritto e talvolta l'affetto dei personaggi che ne traspare fanno in modo che chi legge le sue opere se ne innamori sempre più).
Mentre Ink, la storia precedente, era risultata essere per molti aspetti una storia più sofferta, in questo volume la penna di Elizabeth Hunter ci descrive una storia che con il susseguirsi delle pagine matura e cresce, come un fiume che attimo dopo attimo diventa così colmo da straripare, lasciando il lettore alla mercé di questa sua abilità capace di far innamorare.
Ecco come ho immaginato la loro storia, due personaggi molto diversi ma che in comune hanno un carattere deciso e se anche non sotto gli stessi aspetti, chi l'ha mai detto che essere diversi sia un difetto?
Dopo Hooked son corsa a leggere gli altri due volumi e volete sapere una cosa?
Innamorarsi della penna di questa scrittrice è un attimo, ha una delicatezza non comune nel presentarci le storie che come fai a non innamorartene?
E tutto questo, in fondo, posso dire grazie alla casa editrice che anche questa volta ci ha portato un'opera con la quale non si risparmia nulla in merito alla traduzione e questo ci tengo a dirlo perché troppe volte mi perdo nel parlarvi della storia ma mai di chi si occupa del lavoro forse più faticoso.
In poche parole? Se amate i pov alterni, le storie che maturano e crescono, i personaggi così diversi da sembrare simili e le storie capaci di lasciare un segno... Ebbene, ecco a voi Hooked.
Avendo tradotto questo (delizioso) romanzo, vi ringrazio per l'approfondita recensione e per la menzione di chi lavora dietro le quinte. Un salutone.
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