martedì 23 maggio 2023

Review Tour: KYLER. La tua salvezza sarò io (Hades Hangmen #2) di Tillie Cole


Un angelo caduto, una tentatrice inviata dal demonio per irretire gli uomini e indurli a soggiacere tra le spire della lussuria. Ecco cosa Delilah è sempre stata convinta di essere nella comune dell’Ordine. La realtà, d’altronde, non ha mai smentito questa terribile verità: la sua bellezza è folgorante e non fa che spingere chiunque a volerla, a desiderarla. Lei è il male personificato, le è stato ripetuto allo sfinimento, e per quanto il Profeta David abbia tentato di salvarla, segregandola con le Maledette alla tenera età di sei anni, per Delilah non esiste redenzione. Questa condanna è destinata a inasprirsi, ora che il suo Profeta è stato ucciso e degli uomini vestiti di pelle l’hanno letteralmente rapita e portata nella bocca dell’Inferno. Kyler Willis è il braccio destro di River “Styx” Nash e il secondo in comando degli Hades Hangmen; consapevole di essere tra gli uomini più feroci al servizio di Ade, è di certo anche il più lucido in fatto di sentimenti: non ne esistono, ad eccezione dell’amicizia e della fratellanza. Eppure, nel momento stesso in cui scorge quella strana pellegrina dai lunghi capelli biondi e gli occhi azzurri come il cielo, non può fare a meno di vacillare. Perché non ha mai incontrato una donna simile. Né tanto bella, né tanto… folle. Gli è stato intimato di restarle lontano e, nonostante la propensione a seguire gli ordini, questa volta il vicepresidente del club non sembra in grado di obbedire. Malgrado appartengano a due mondi in perenne collisione, Lilah e Ky incominciano a capire che potrebbero trovare la salvezza l’uno nell’altra. Ma mentre loro sono impegnati a scoprire l’amore, pericoli del passato e nemici in cerca di vendetta incombono minacciosi, pronti a privarli di ogni barlume di felicità. Attenzione: questo libro contiene scene esplicite di violenza che possono turbare un pubblico più giovane o impressionabile.

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Premessa, se siete deboli di cuore, o non amate i linguaggi coloriti, davvero coloriti, le storie dark, e come dicono i segnali di attenzione all'inizio di un'opera, scene di violenza psichica e fisica, passate oltre. Io, nel mentre, cercherò di mantenere un linguaggio non colorito fra queste pagine, anche se è davvero complicato dopo certe letture.
Siete pronti a conoscere Kyler, il VP  (vicepresidente in gergo) di Styx?

Mettiti bene in testa una cosa, piccola. 
Io non sono degno di perdonare te. 
Io sono un peccatore e mi piace esserlo. 
Questa è la mia vita. Gli Hangmen hanno continuamente a che fare con la morte.

Gli Hangmen seguono le loro regole, venerano la strada, la libertà, ma soprattutto il loro club e Kyler è cresciuto in mezzo a queste regole, pensando di essere come suo padre, di afferrare a piene mani la libertà, le donne che gli si offrono e di seguire ovunque il suo migliore amico, Styx.
Questo implica anche buttarsi a capofitto in una missione che sembra suicida (nello scorso volume), distruggendo la Comune che teneva prigioniere le Maledette: Maddie, Mae e Lilah.
Peccato che gli uomini che le tenevano prigioniere non avessero fatto i conti con la furia del Muto degli Hangmen quando gli si tocca la sua donna e le persone a lei care.

Sarà proprio in quel momento che la storia di Kyler inizierà, fra alti e bassi, scoprendo pezzo per pezzo cosa significasse essere una Maledetta all'interno di una Setta come quella in cui ha vissuto Delilah, perché per uomini quasi senza fede come lui scoprire certe cose gli farà venire solo voglia di far a pezzi il mondo e ridurlo in cenere. Perchè?
Il fatto di vivere senza fede in un Dio non rende gli uomini immorali, sono le loro azioni a renderli tali e il fatto che delle persone potessero compiere certe scelleratezze in nome poi di cosa? Di un Dio che può esistere come no, non fa che rendere il suo animo più feroce.

E non credo che finirò mai in Paradiso, ma so che se esistesse davvero un Dio non vorrebbe mai che succedessero le schifezze che ti sono state inflitte in suo nome. Lui ti amerebbe per quella che sei, non per la tua bellezza. Del resto, chi non lo farebbe?


Delilah, d'altro canto, ha sempre vissuto in simbiosi con la sua fede, credendo alle parole del Profeta David ma, ancor più, vivendo sulla pelle lo stigma che porta la sua bellezza, una bellezza capace di indurre qualsiasi uomo in ginocchio per far di lei quello che vuole.
Al contrario di Mae, Lilah non è nata già con il marchio di Maledetta, lo è divenuta all'età di sei anni quando con la sua bellezza ha iniziato a "tentare" quegli stessi uomini che professavano una fede capace di indottrinare i più deboli, e se nella tua vita non hai mai conosciuto altro che questo... Crederci, per una bambina come era lei, è inevitabile.
Quando però gli Hangmen faranno la loro comparsa salvando Mae e le sue sorelle, non si aspettano certo di trovare altre due pellegrine incapaci di stare al mondo, private come sono state delle comodità ma anche di cose semplici come una parità fra i sessi, costrette a lavaggi di cervello e abusi, tutto in nome di un Dio che non ha nemmeno la parvenza del nostro, di Dio.

Il club è stato per Mae la salvezza, un'ancora in mezzo alla tempesta che era la sua vita, trovando in Styx la sua salvezza, ma per Lilah? Per lei potrà pure sembrare la strada verso l'Inferno, un luogo dove ogni peccato può essere commesso, dove la libertà fra i sessi è portato allo stremo e dove, infine, le regole che fino ad ora ha conosciuto non esistono. Non più. Eppure le basterà aprire gli occhi, questa volta davvero, sul suo passato, sull'Ordine e sulla sua fede per capire che anche in mezzo al peccato brillano delle stelle, come Styx o Kyler.
Ecco cosa sono Kyler e Lilah, due opposti, ma sotto sotto sono due persone più simili di quanto credano.
Perché a volte la redenzione è più vicina di quanto noi crediamo e il perdono, a conti fatti, può avere bisogno solo di un pizzico di coraggio per essere colto.
La fede ha salvato Delilah fin troppe volte, rendendola più forte, facendola sperare in qualcosa di migliore quando inizierà ad aprire gli occhi, ma cosa succede anche alla fede più incrollabile quando scopri che sono tutte bugie quelle con cui hai vissuto fino ad ora?


«Non ti comporti come lui con me. Tu sei premuroso. Sei amorevole. Sei il mio maestro, il mio protettore. Mi tieni al sicuro. Ky, tu sei la mia sicurezza».


Kyler La tua salvezza sarò io è il secondo volume della serie incentrata sul MC (club motociclistico) degli Hades Hangmen, un club in cui se si smette per un singolo istante di pensare tramite i canoni di società, si può trovare un mondo pieno di regole non scritte, di fedeltà, di violenza anche, ma soprattutto un mondo che non si finge quello che non è.
Un po' come Kyler.

Rientrare in questo mondo è sempre un po' dolce amaro, soprattutto per le tematiche trattate, che fanno rientrare a pieno nella serie Dark questi libri (ed è il motivo per il quale non consiglio a chiunque di immergersi in queste pagine). L'autrice delinea con estrema abilità una situazione anche un po' alla portata della cronaca nera, in cui sette religiose non si fanno problemi a indottrinare i più deboli, piegare alla loro volontà persone fragili in nome di un aldilà che ha più le sembianze di un inferno in terra per chi ascolta queste storie per la prima volta.

Tillie Cole da quando l'ho conosciuta non posso che definirla una maga nel regalarci scene da batticuore, ma soprattutto storie capaci di farci piangere ogni nostra lacrima per poi regalarci un HEA degno di questo nome.
Un po' come succederà a Kyler e Lilah.
Due mondi agli antipodi stanno per scontrarsi in mezzo ad una guerra che vede le Maledette e gli Hangmen al centro di un fuoco incrociato e salvarsi, questa volta, sarà ancor più complicato.
Si dice che bisogna essere coraggiosi per afferrare la propria felicità, che ci vuole coraggio, ma in un mondo in cui nessuna regola è quella a cui si è abituati, riuscirà Lilah ad aprire gli occhi in tempo?

Il libro in pillole:
- Pov alterno
- II volume autoconclusivo Hades Hangmen
- Tropes: MC club, dark romance, abuse, alpha male, violence



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