mercoledì 15 febbraio 2017

Segnalazione: ANIME DI LUCE PERSEO di Lina Giudetti


Romanzo questo, in chiave molto romantica della storia dell'eroe greco Perseo che non seguendo fedelmente gli schemi e le allegorie della mitologia greca, si concentra per lo più sulla tenera storia d'amore proprio tra Perseo e la bella ed eterea principessa Andromeda. Lei, per volere dell'oracolo di Ammone, viene incatenata nuda a una roccia sulle coste di Israele e proprio quando dieci guerrieri rudi e irruenti giungono lì per caso con una nave e cercano di violentarla, Perseo, trovandosi in volo con Pegaso, interviene e la salva. Vengono comunque anche narrate come in una favola antica, la nascita, l'infanzia e la gioventù vissuta da lui, bello e coraggioso cavaliere senza macchia che vivrà un costante rapporto conflittuale con la propria natura di mezzosangue. Perseo infatti, è il figlio che il grande Zeus ha avuto con la mortale Danae, ma scoprirà questa verità, solo quando si appresterà a compiere sedici anni perché sarà il suo stesso fratello Hermes a rivelargliela. Cresciuto per anni sull'isola di Serifo e divenuto uno tra i più forti guerrieri di Atena, egli non tradirà mai la sua natura di angelo di bontà disceso dal cielo con il preciso fine divino di risollevare le sorti di Argo, la sua reale terra d'origine dominata dalla tirannia di Acrisio. Questa versione di Perseo non narra avventure di guerra, né le solite battaglie tra le forze del bene e le forze del male, ma rivisita in chiave libera, alternativa, sentimentale e fantasiosa, la versione di Perseo scritta da Ovidio nel quarto libro de' "Le Metamorfosi". 



**** «Non siamo fatti tutti allo stesso modo. Molti di noi non sono violenti con le donne e non sarebbero mai capaci di maltrattarle.» «Sì, lo so. Ho solo bisogno di tempo.» «Non volete dirmi quando e chi è stato a ferirvi?» «Non ricordo con esattezza. Forse Javier con la sua spada o uno dei suoi amici mentre mi minacciavano.» «Che viscide canaglie che sono stati!» «Non preoccuparti, passerà, è solo una ferita lieve in fondo e ora comunque sto bene.» Si fissarono a lungo, poi lui le sorrise e a lei parve di perdersi in quei suoi occhi così vivi e così magnetici che la invadevano nel profondo, devastando l'innocenza del suo spirito ogni volta in cui li guardava. Nell'azzurro intenso che li caratterizzava, ravvisò ancora una volta quella scintilla selvaggia che tanto l'attraeva guardare e sentì mancarle il respiro per qualche momento. Il cuore iniziò anche a batterle forte in preda a una violenta emozione che non aveva mai provato prima di allora nel trovarsi vicino a un uomo. ****



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