La città di Baltimora, nel Maryland, si trova in pericolo. L’escalation di violenza fomenta lo sdegno dell’opinione pubblica, e la colpa ricade su tutte le forze dell’ordine, compresa l’FBI. Il Bureau mette quindi a punto un paio di progetti per migliorare la propria immagine: un campionato cittadino di softball e una serie di conferenze per professionisti e studenti. Ma i nuovi impegni costringono gli agenti speciali Ty Grady e Zane Garrett a passare più tempo divisi, proprio ora che erano felicemente occupati a capire come essere più che semplici partner sul lavoro. Poi l’esplosione – letterale – dell’ultima ondata di crimine, getta nel caos la città, il Bureau e la relazione instabile che Ty e Zane hanno sia dentro che fuori l’ufficio. Si ritrovano nei guai fino al collo, mentre brancolano nel buio con pochissimi indizi alla ricerca degli attentatori e dei rapinatori di banche. L’unico modo che hanno per raggiungere insieme la luce in fondo al tunnel è quello di chiudere gli occhi e fidarsi l’uno dell’altro fino alla fine.
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Con questo quarto libro entriamo ancora più nel vivo della relazione molto particolare di Ty e Zane. Sono tornati da poco da un incarico sotto copertura che li ha avvicinati, da una parte, ma messo anche in luce dei problemi. Tra l’atro Ty ha dichiarato i suoi sentimenti mentre Zane, anche se è evidente che provi lo stesso, non ha detto nulla. Gli impegni lavorativi li portano anche ad aver poco tempo da trascorrere insieme e, il muovo bombarolo in città, prende di mira proprio Ty a causa di alcune sue dichiarazioni in tv. Ad avere la peggio è però Zane che in un attentato perde, momentaneamente, la vista. Questo porta a delle reazioni ambivalenti in Ty, da una parte l’istinto di proteggere il partner è più forte che mai, ma dall’altra è esasperato dall’avere tutto il carico su di sé perdendo a valvola di sfogo che rappresentava Zane.
Insomma, le vicende personali di questi due meravigliosi uomini si fondono con un caso complicato sullo sfondo di una Baltimora accesa da proteste contro le forze dell’ordine. Tra una risata per le battute irriverenti di Ty, l’emozione di scene decisamente romantiche e l’adrenalina di momenti di suspense, il libro scorre via in un attimo. Lo stile dell’autrice fa sì che non ci si annoi mai, mette molta carne al fuoco, ma non perde mai di coerenza e non vi sono parti della storia meno interessanti di altre. Inoltre, qui incontriamo per la prima volta i Sidewinder, gli amici ed ex compagni d’arme di Ty. Arrivano mentre Zane è cieco e Ty, molto stressato, decide di fare coming out con loro. La reazione di Nick mi aveva portata a prenderlo in antipatia (la prima volta che avevo letto il libro), ma il complicato rapporto tra lui e Ty verrà poi chiarito nei libri futuri e non si potrà evitare di amare anche il leale e pazzo irlandese.
Quindi non posso che raccomandare caldamente la lettura di questo libro anche se chi ha apprezzato i precedenti non potrà non amare anche questo.
Voleva Ty con sé, lo voleva da morire. Ne aveva bisogno come partner, e non solo al lavoro. Lo bramava come amante più di quanto avesse mai bramato l’eroina. Era preso da lui in talmente tanti modi che non aveva idea di come liberarsi, e nemmeno voleva provarci.
La tenerezza di quei baci sembrava accendergli dentro una luce calda e dorata. Con gli occhi chiusi, le labbra di Ty sulle sue e le sue braccia che lo stringevano, il mondo non era più così buio e minaccioso.
Continuavano a terrorizzarlo, le cose che Ty riusciva a fargli sentire, il modo un cui il bisogno si trasformava in pura disperazione.
“Ty.” Finalmente, nel pronunciare il suo nome, la voce quieta e rassicurante di Zane si ruppe. “Ti amo e ho paura di perderti. Ti prego, non lasciarmi solo nel buio.”
Abigail Roux è nata e crescita nella Carolina del Nord. Un’ex star della pallavolo specializzata in sarcasmo e dolorosa accuratezza storica, attualmente passa il tempo allenando una squadra di pallavolo delle superiori e investigando i misteri della maternità da single. Trascorre ogni momento libero tra la vita e la morte a ogni partita degli Atlanta Braves e dei Carolina Panthers. Abigail ha una figlia, la Piccola Roux, che è la luce della sua vita, un boxer, quattro gatti trovatelli che giocano un’eterna versione live di Call of Duty per la casa, una folle famiglia allargata lungo il cammino e un cast di centinaia di personaggi in testa.
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