Ero Madison.
Sono stata una stupida a pensare di poter entrare nel mondo della mia gemella. E sono stata un’idiota a fidarmi di Ryan Cain. Ora ho imparato la lezione. Non commetterò più quell’errore.
Madelaine è morta.
Mia sorella non era una santa, ma non meritava l’inferno che ha passato prima di morire. Gary. Beckett. Adam. Persino Ryan. Pagheranno tutti per i loro peccati.
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Vi sentite mai così sopraffatti dagli impegni che, il più delle volte vorreste mollare tutto? A me capita spesso, soprattutto quando sento di essere in ritardo con la vita stessa. Come questa recensione che arriva con un ritardo mostruoso di qualche mese e che è rimasta sul mio comodino diverso tempo, riuscendo a leggere pochi capitoli alla volta, inframezzati da pause imbarazzanti. Trattandosi di una trilogia, ero convinta che le pagine diminuissero a mano a mano che l’autrice andava avanti con i volumi, eppure mi rendo conto che non smette di sorprenderci con scenari mozzafiato.
Avrei raso al suolo il mondo intero finché non avessi trovato la mia ragazza, e che Dio aiutasse chiunque si fosse messo sulla mia strada.
Non starò a dirvi cosa è successo finora perché, essendo il secondo volume, dovreste già sapere a che punto siamo arrivati nella vita della protagonista che sembra dover continuamente superare una serie di difficoltà emotive e relazionali, cercando anche di superare le sfide della vita mentre si confronta con i propri desideri, dove la testa urla una cosa ma il cuore dice altro. Il mondo intorno a lei cambia velocemente, è sempre più caotico quanto avviene nella sua vita, senza la possibilità di tirare fiato tra una lezione e l’altra o tra un dovere e l’altro. E intanto dentro di lei cresce quel senso di rabbia verso le ingiustizie, le delusioni e la frustrazione accumulata nel corso degli anni, in un circolo vizioso che non sembra mai avere fine. Ho letto questo romanzo e ho pensato a quanta ingiustizia esiste in questo mondo senza poter fare realmente qualcosa per cambiare lo stato delle cose, e quello che vi ho trovato dentro non è solo una bella storia che sa come tenere il lettore con il fiato sospeso ma anche temi fondamentali come l'autoconsapevolezza, l'empatia, la perdita e la riconciliazione, dove il perdono e la fiducia acquisiscono senso quando vengono dal cuore. In questo volume la rabbia che i protagonisti provano nei confronti dei propri genitori viene intesa non solo come una reazione passiva o distruttiva, ma come forza motivante in grado di spingere al cambiamento, innescando una bomba così pericolosa la cui deflagrazione potrebbe avere delle ripercussioni importanti anche per i protagonisti stessi.
Poteva bruciare tutto e non mi sarebbe importato, purché Maddie fosse protetta. Perché, se anche mi fossi bruciato a mia volta, noi due eravamo destinati a stare insieme.
Lo stile della McBride continua a coinvolgere, mettendo in luce emozioni autentiche attraverso uno stile semplice ma potente, grazie soprattutto al punto di vista, unico o alternato, che permette di entrare nella testa dei suoi protagonisti facendoci comprendere la loro evoluzione non solo personale, bensì emotiva. Ho apprezzato l’introduzione dei pov di Ryan, pochi rispetto a quelli di Madison, ma fondamentali per riuscire a capire quello che lo spinge ad agire spesso impulsivamente soprattutto quando Madison viene coinvolta in prima persona.
Un viaggio verso la consapevolezza di sé, ma allo stesso tempo una denuncia verso la società che continua a dar credito a chi il potere lo detiene, ignorando le grida di aiuto o di tutti quelli che ne stanno al margine.
Una storia che ti dà la possibilità di esplorare e affrontare le proprie emozioni, facendo emergere punti di forza e lavorando su quelli di debolezza così da non trovarsi mai con il fianco scoperto. Inutile dirvi che il finale sospeso di questo secondo volume supera di gran lunga quello precedente, portando il lettore a fare nuove supposizioni, certo che nel volume finale potrebbe succedere veramente di tutto!
Per leggere la recensione del primo volume, cliccate sull'immagine!!
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