Manca una manciata di giorni al diploma e Claudine non vede l'ora di trasferirsi a New York per andare al college e diventare una grande scrittrice. Adesso però pensa solo a come godersi l'ultima estate con le amiche. Il viaggio della maturità, le follie, i vestiti appariscenti, i ragazzi, la prima volta, il sesso... Ma vivere intensamente i diciotto anni non è semplice, se i tuoi genitori decidono di divorziare e tu sei costretta a trasferirti in un altro Stato. Su un'isola abitata solo da cavalli e trentuno persone. Letteralmente. Il mondo di Claudine crolla come il più instabile dei castelli di foglie. Non ha più radici, e i legami più importanti della sua vita sono spezzati. Ha capito che niente dura o vale la pena di essere amato. Non aveva calcolato che tra quei trentuno isolani, potesse incontrare qualcuno come Jeremiah, armato di spray anti zanzare e pungente sarcasmo. Ma i rapporti sono imprevedibili, Claudine lo sa: non puoi affidarti all'altro per respirare, perché all'improvviso potrebbe lasciarti. Forse però l'estate della maturità è anche questo: rischiare, ed essere pronti a ricominciare.
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"È come se una bomba fosse caduta dal cielo direttamente nella mia stanza, sulla mia testa"
Il pavimento di Claude sparisce nel momento in cui i suoi genitori si lasciano, tutte le promesse e i piani del futuro crollano in uno schiocco di dita. Un'adolescente di 18 anni che vive di amicizia, amore e sogni ogni giorno e che non vede l'ora di partire con la sua amica Saz per quel viaggio che aspettano da sempre. La paura di un futuro sconosciuto che le mette ansia perché non sa come sarà. Un presente scomodo che mette tutto in standby. Tutto questo si fonde in questa storia imprevedibile.
Claude è spiazzata e la soluzione temporanea è andare su un'isola, quella che racchiude la storia della loro famiglia ed è l'occasione Giusta per sua mamma di scrivere un nuovo beat seller per tenere la mente impegnata. La vera tragedia è per Claude che viene sradicata via dalla sua vita e dalla sua casa.
Claude sta scivolando via ma non può farci nulla, è davvero incavolata con i suoi soprattutto con sua mamma poiché pensava di avere un rapporto speciale con lei e invece si ritrova a fare i conti con sé stessa anche se non è colpa sua. Eppure nonostante tutto le promette di provare a vivere e a divertirsi.
"...ora mi rendo conto che non puoi mai fare affidamento su un pavimento, perché è una cosa che si può muovere, che può cambiare e chiunque può portartelo via in qualsiasi momento. Come per l’amore"
Lei non sa che quell'isola le cambierà la vita, troverà quell'amore che ha sempre rincorso e sarà la sua prima volta in tutto fino a che dovrà abbandonare tutto o forse no.
All'altro capo dell'isola c'è Miah, lo immagino bello e abbronzato, sempre pronto ad aiutare il prossimo e molto attraente. Non passa di certo inosservato un tipo così e Claude lo sa molto bene. Il loro rapporto è fin da subito molto genuino e fresco e non si promettono niente ma conosciamo fin troppo bene l'amore per dire che non ci sarà niente tra di loro. I giorni passano e ogni momento disponibile è per loro, l'isola prende vita e ogni sua sfumatura diventa la magia di un tramonto, di una notte stellata o delle tartarughe che zampettano verso il mare. Momenti fantastici che mi hanno fatta sognare di essere in quel posto con nessun altro intorno, libera di andare ovunque e vivere.
È così che si sente Claude parte di quella immensità mentre lotta interiormente con i suoi sentimenti verso il passato, il presente e l'imprevedibile futuro che l'aspetta.
Mi aspettavo un finale ben diverso, un qualcosa che mi desse delle risposte e invece è aperto alla fantasia del lettore, ognuno può scrivere il suo finale come del resto è ciò che tocca fare nella nostra vita.
"Perché la vita andrà come deve andare. L’unica cosa di cui puoi essere certa, è che a un certo punto succederà di sicuro qualcosa di brutto. Il che rende le cacce al tesoro con te ancora più importanti"
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