Tra le nebbie della misteriosa città di Black Port, il maggiore Jack Reynold deve guidare gli uomini del 17° reggimento in una battaglia impari e cruenta, che nasconde un conflitto ben più oscuro e spaventoso. Come oscuri e spaventosi sono i demoni che tormentano il suo sonno.
Scopriranno che il mondo intero rischia di essere soggiogato da un potere immenso, celato per secoli sotto le sabbie del deserto egiziano. Le prime, malvagie avvisaglie, si manifestano sotto forma di inspiegabili quanto efferati delitti, che accompagnano l’entrata in scena di un vecchio enigmatico, di una giovane e spietata assassina e di un inquietante bagliore verde che illumina la notte, al sopraggiungere del quale, qualcosa si risveglia nel sottosuolo di Black Port.
«Fuoco!» urlò. A quel comando, un centinaio di moschetti sputò il suo carico di morte sugli immondi assalitori.
Per un breve istante, appena un battito di ciglia, la scena si congelò. Poi giunse l’impatto. Metallo contro carne, muscoli e ossa. Le creature si disgregarono nell’urto col piombo delle palle da mezzo pollice. Gli organi si spaccarono, le ossa si frantumarono e un liquido scuro e denso sventagliò le pareti.
Tuttavia, l’orda non cessò la sua corsa furiosa e non rallentò l’andatura.
I corpi dei caduti vennero calpestati dai loro stessi compagni, in un groviglio di morte.
«Ricaricare! Fuoco!» Altri impatti e altro sangue scuro a coprire il pavimento. Grossi vuoti si aprirono nelle file dell’orda. Il morale delle giubbe rosse cominciò a vacillare. I moschetti, stretti tra le mani scosse da tremiti di terrore, resero le salve di fucileria più imprecise, anche se ormai si sparava a bruciapelo.
«Baionette!» gridò Jack nel frastuono assordante. L’ordine più odiato arrivò con la forza di un colpo di frusta sulle menti confuse dei soldati.
L’orda cadaverica s’arrestò contro un muro di baionette.
Corpi immondi finirono la loro macabra corsa infilzati da diciassette pollici d’acciaio.
In un primo momento il muro sembrò reggere; i soldati spinsero a fondo le lame nei corpi putrefatti degli assalitori, i cui artigli laceravano senza sosta uniformi e carne.
Finché, senza preavviso, il quadrato si ruppe. Un’intera sezione cedette alla pressione di quei corpi accalcati.
Le creature deformi invasero l’interno del quadrato e aggredirono i soldati alle spalle.
Furono in molti in quel frangente a cadere sotto i colpi inferti da unghie e denti.
Il sangue degli uomini del battaglione si mischiò al denso siero scuro che fuoriusciva da quei corpi in decomposizione e rese il pavimento ancora più viscido e i movimenti impacciati.
Il tarlo della scrittura mi ha perseguitato fin dalla tenera età, ma tutti quei quaderni pieni di storie e avventura sono finiti nel cestino, sebbene siano rimasti nei miei ricordi.
Sono cresciuto cimentandomi in ogni forma d'arte: disegno, pittura, scultura, modellismo, lasciandomi contaminare da qualsiasi genere o stile, accogliendo con entusiasmo suggerimenti e consigli da chiunque sia disposto a darmene.
È in età adulta che la passione per la scrittura si è fatta pressante, provocandomi il bisogno ossessivo di mettere su carta ogni immagine o pensiero.
Nel 2017 è iniziata la mia avventura con Dark Zone, con la quale ho pubblicato i romanzi, Nicolas Grimm – Caccia all’esule, U-666 e I misteri di Black Port – La morte verde.
Nessun commento:
Posta un commento