Nicholas Callaway è l’Alpha del branco d’Alaska ed è un mezzosangue, questo fa sì che gli altri Alpha mettano in dubbio il suo ruolo nel guidare il branco. Solo il suo Beta, Klaus Virtanen, gli è accanto.
Quando Nick e Klaus giungono nel territorio dello Yukon Canadese per il raduno annuale dei branchi, Nick tutto si aspetta meno che di trovare il suo compagno predestinato. Peccato che Jamie Bouchard non sia disponibile. Quest’ultimo, infatti, è il marito dell’Alpha dello Yukon, Desmond, e le regole dei branchi vietano il divorzio.
Riusciranno Nick e Jamie a stare insieme o altri legami li spingeranno a prendere strade separate? Ogni decisione è frutto di una scelta personale. Quanto il lupo influisce sul cuore e quanto, in realtà, condiziona la vita a ognuno di loro?
#prodottofornitodaTriskellEdizioni
Dlin Dlon. Si avvisano i gentili lettori che questa recensione viaggia con un ritardo di circa un mese. Ci scusiamo per il disagio Ebbene sì, Trenitalia mi fa un baffo in fatto di ritardi, ma la verità è che avrei seriamente bisogno di giornate lunghe 72 ore per poter fare tutto quello che mi si accumula giornalmente, senza relegare la lettura a quelle ore troppo brevi della sera.
Detto questo, partiamo con una piccola ammissione: è il primo libro che leggo di Autumn Saper, perché nessuno mi aveva mai detto quanto fosse brillante la sua penna? Ho adocchiato la trama nel recap delle uscite che la Triskell invia un mese prima e, fin da subito, sono stata combattuta se richiederlo o meno. Cos’ha fatto la differenza? Aver stalkerato l’autrice chiedendole se fosse autoconclusivo o all’interno di una serie. Potete immaginare il mio sospiro di sollievo quando mi ha detto che iniziava e finiva, eppure non ero preparata al fatto che ne avrei voluto ancora e ancora perché questa storia mi ha catapultata in un mondo del quale mi piacerebbe fare parte. Sì, sono una di quelle fan del lupi mannari o lupi mutaforma, al punto che in Twilight ho sempre sperato che alla fine Bella scegliesse Jacob e lasciasse stare il vampiro. E se mi venisse offerta una scelta sarei fortemente in dubbio tra il branco d’Alaska o quello dello Yukon, perché gli Alpha di entrambi i branchi sono empatici, carismatici, sanno guidare i loro branchi alla perfezione mettendosi sempre in prima fila qualora ci fosse da rimboccarsi le maniche… in poche parole, dei veri e propri leader. E accanto agli Alpha, sul gradino più basso si trova subito dopo il Beta, nonché il braccio destro, quello che darebbe la vita per il proprio leader, quello che parla con sincerità rimettendo l’Alpha sulla giusta via. Ma cosa succede se l’Alpha di un branco trovasse il proprio compagno predestinato nel marito di un altro? Un casino di proporzioni epiche perché le leggi dei lupi sono molto rigide, al punto da appellarsi a loro anche quando viene messa in discussione la leadership di Nicholas Callaway, Alpha del più grande branco d’America. E non importa quanto retrograda possa essere la mente di alcuni, la verità è che s ingoia il rospo e si fa andar bene quanto scritto.
Il lupo era una parte di noi, certo, ma non era noi. Eravamo più complessi, più stratificati. Il lupo era puro istinto. Noi no.
Ora, io vi giuro che mi sto mangiando le mani per evitare di scrivere qualcosa che diventi uno spoiler sensazionale, quindi cercherò di dirla con parole mie: LEGGETE questo romanzo. L’autrice è stata in grado di dar vita a una storia piena di colpi di scena, dove niente è dato per scontato, tanto da avermi lasciata perplessa per buona parte della lettura, dove mi dicevo “ma siamo quasi alla fine e ancora non è successo niente!”. La sua bravura si vede anche com’è riuscita a dosare le nozioni e gli indizi circa i regolamenti dei branchi, quello che però nessuno considera è il fatto che al di là del lupo si trova pur sempre un uomo pensante, che opera le sue scelte in base a quello che gli dice il cuore. E se l’uomo è ragione, il lupo è puro istinto, il loro punto d’incontro un compromesso che li faccia scendere a patti, affinché facciano non solo la loro scelta migliore, ma trovino la strada giusta da intraprendere.
C’è stato un momento in cui sono stata seriamente arrabbiata con i protagonisti, troppo codardi per affrontare di petto le loro paure e i loro sentimenti fino a quando non sono stati messi davanti a una scelta, quasi un ultimatum, rischiando di perdere tutto. E sono stata super entusiasta di come sono andate le cose, per non dire che l’epilogo mi ha lasciata in un brodo di giuggiole (Autumn stai pensando la stessa cosa che sto pensando io? Ti prego, dimmi di sì).
Il mio lupo era pazzo di lui e ci eravamo scambiati in tutto sei parole.
Era un autentico casino.
Lo so, mi sono persa ancora una volta nei meandri della mia testa e nel mio delirio da post lettura, quindi perdonatemi se la mia opinione potrà sembrare confusionaria, ma vi garantisco che la trama dice ben poco e andare oltre potrebbe seriamente compromettere ogni cosa. Detto questo, datemi una botta in testa affinché dimentichi e possa ricominciare da zero la lettura di questo romanzo, per innamorarmi ancora una volta dei suoi incasinati protagonisti.
Ringrazio come sempre la Triskell per la pazienza che porta per i miei ritardi e l’autrice per aver dato vita a una storia come questa. Di lupi non ne avrò mai abbastanza, e spero di poter fare un altro viaggio in compagnia dei protagonisti di questo romanzo.
Nessun commento:
Posta un commento