Un uomo vola giù dal tetto di un edificio e a indagare viene chiamato il commissario Marcello Tarantini, insediatosi nel nuovo ruolo di capo della Squadra Mobile della questura di Prato da appena due settimane. Tutto fa propendere per l’archiviazione del caso come suicidio, quando una seconda e una terza morte in situazioni analoghe arrivano a complicare le cose, complici anche i messaggi scritti a mano dalle vittime e collegati ai disturbi mentali per cui erano in cura da alcuni specialisti.
La lente d’ingrandimento di Tarantini si sposta su una influencer e il suo ragazzo, sempre i primi ad arrivare sui luoghi delle tragedie per girare e pubblicare video di dubbio gusto. Ci sono loro dietro la catena di suicidi? O lo psicologo che si rifiuta di collaborare?
Filippo Mammoli regala ai suoi lettori la nuova indagine del commissario Tarantini, che questa volta dovrà vedersela non solo con una serie di morti sospette, ma anche con una quest'ora che non vede l’ora di liberarsi di lui.
Fred premette il tasto ‘REC’ della videocamera digitale e abbassò l'indice destro per comunicare alla sua ragazza che la registrazione era iniziata.
Denise partì all'istante.
«Ieri sera, proprio qui davanti, un uomo ha fatto il suo ultimo volo e questo mi dispiace moltissimo. Per sgombrare subito il campo da fastidiosi equivoci io condanno senza se e senza ma ogni forma di esasperazione del nostro gioco "equilibrio sopra la follia" ispirato alla celebre canzone di Vasco Rossi. Anche se non bisogna mai esagerare, non dimentichiamoci che in fondo siamo tutti un po' pazzerelli.» L'inquadratura si spostò sulla sagoma del cadavere.
«Sono sicura che ciò che ha spinto questo signore a lanciarsi nel vuoto non ha nulla a che fare con il nostro innocuo giochino, che vuole solo portare qualche piccolo brivido nelle nostre vite sempre più ingabbiate e piatte.»
L'immagine si spostò su Denise. «Fatta questa doverosa premessa e tenuto conto che ormai siete tantissimi, quasi cinquecentomila se non sbaglio, e che non voglio deludervi, vi invito a salire sui tetti piatti come quello appena inquadrato e avvicinarvi al bordo per fare un breve video. Mi raccomando, sempre in sicurezza e con l'hashtag "equilibrio sopra la follia". O saltate su questo treno o ne verrete travolti. A voi la scelta.»
Denise chiuse con un mega sorriso dedicato ai suoi follower.
«Perfetto» commentò Fred. «Questo da solo vale almeno cinquantamila like.
E qualche nuovo sponsor visto che supereremo la soglia del mezzo milione.»
«Vieni qui» gli disse Denise con voce suadente. «Dammi un bacio.» Si lasciò prendere dall'eccitazione per qualche secondo prima di staccarsi da lui. Lo guardò dritto negli occhi, radiosa. «E chi ci ferma più!»
Sono nato a Prato il 5 agosto del 1972. Come ingegnere elettronico, sono responsabile dello sviluppo software di un'azienda fiorentina che lavora nel settore del controllo qualità tramite machine vision.
La mia passione per la scrittura inizia dalla poesia, con cui mi sono cimentato fin dall'età di vent'anni. Ho ottenuto premi in concorsi letterari e pubblicazioni nell'antologia del concorso “Daniela Pagani” indetto dal C.A.L.C.I.T. Chianti fiorentino nel 2004. Nel 2005 ho pubblicato un'altra poesia nell'antologia “I segreti di Pulcinella” edita da Giulio Perrone.
Nel 2016 ho pubblicato in self publishing il mio primo romanzo dal titolo “I casi del destino”.
Nel 2018 il mio racconto “Purezza” è stato inserito nell'antologia “Racconti toscani” edita da Historica edizioni.
Nel 2019 ha visto la luce il thriller “Oltre la barriera” pubblicato da Dark Zone edizioni con cui ho partecipato al Salone del libro di Torino.
Sempre nel 2019 è uscito, per la Jolly Roger edizioni, il giallo dal titolo “Il bosco delle more di gelso”.
A giugno del 2020 ho pubblicato, per la Dark Zone edizioni, una raccolta di racconti noir dal titolo “Sospesi sul nulla”.
Nel dicembre 2021 è uscito il thriller “Le farfalle dell’Elba”, edito da Dark Zone edizioni.
A maggio 2023, in occasione del Salone del libro di Torino, è uscito per Dark Zone edizioni il thriller dal titolo “Due passi all’inferno” che a settembre dello stesso anno si è classificato sesto al concorso “Giallo Trasimeno”.
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