Secondo Candice, sua sorella Olivia è ambiziosa e testarda, spinta dal desiderio di diventare un’Event Manager di successo. Tuttavia sa essere anche dolce, ma per arrivare a quella dolcezza, bisogna prima trivellare a fondo quella corazza di irascibilità e spavalderia che la rende un po’ pericolosa da maneggiare. In quanto sua sorella, Candice le vuole bene, anche se la preferisce a distanza di sicurezza quando frequenta un ragazzo perché Olivia sa essere più efficace di una cintura di castità, quando vuole.
In sua difesa, Olivia può solo dire che il fine giustifica i mezzi e che bisogna lottare per ciò che si vuole e per non lasciarsi mettere i piedi in testa da qualche bastardo arrogante che osa comandarla.
Secondo Devon Pierson, Olivia è una stronza che ha osato umiliarlo al loro primo incontro e per questo deve pagare. La vuole piegare al suo volere, senza farsi trascinare dall’attrazione che prova per lei.
Cosa succederà quindi quando Olivia prenderà il posto di cameriera della sorella a casa Pierson per un mese intero? Chi la dura, la vince… e Olivia e Devon intendono vincere anche se questo significa giocare sporco, perché in guerra e in amore non ci sono regole!
Nonostante la trama non sia tra le più originali e l’happy end sia scontato, è stata una lettura piacevole e divertente. Molto scorrevole e ricco di battute e scene quasi comiche.
Candice, la sorella cameriera, è una stronza manipolatrice nonché un po’ zoccola. Fa la cameriera (sexy) per un vecchio marpione, slingua con uno, va a letto con altri due quasi per noia e si ubriaca al club ogni due per tre.. Mah.. Io tutto l’aiuto che le da Olivia quando si rompe il braccio non l’avrei dato ad una così. In ogni caso Olivia, con anni di lavoro d’ufficio alle spalle, si ritrova a fare la cameriera in una villa per un mese.
Ovviamente non poteva andare tutto liscio. La sera precedente, al club, uno stronzo arrogante le aveva bevuto mezzo cocktail così lei gli aveva rovesciato sulla camicia il rimanente facendolo infuriare tanto da doversene liberare con una ginocchiata nelle palle. Non è stata una sorpresa poi scoprire che sopra citato stronzo arrogante non fosse altri che Devon, il figlio super ricco e super viziato dei suoi datori di lavoro? Da qui una serie di “sevizie” sul lavoro per fargliela pagare.
«Ora posso andare?».«”Ora posso andare… padrone”» mi riprese Devon pronto a cogliere la minima reazionesbagliata per farmi cacciare.«Stai scherzando?» sfuriai scandalizzata.«No. Devi chiamarmi “padrone”».«Siamo nel ventunesimo secolo, mica nel Seicento».«Se vuoi restare in questa casa devi ubbidirmi» mi ricordò.
«Scommetto che prima che sorga il sole, tu ti sarai già inginocchiata ai miei piedi e… a lungo».Stavo per scoppiare a ridere di fronte alla sua impudenza, ma la sicurezza e la fermezza che percepivo nella sua voce, mi bloccò.«Posso tornare nella mia camera adesso? Ho sonno» chiesi sforzandomi a non insultarlo.«Ma certo, Olivia. Prima però devi raccogliere le biglie» mi soffiò sul viso con un sorriso sghembo.«Quali biglie?» domandai guardandomi in giro mentre lui si allontanava per andare alla scrivania.«Queste» mi rispose tirando fuori dal cassetto un vasetto lungo e stretto pieno di piccole biglie colorate rovesciandole per terra. «Sono ottantasei. Prendile e mettile dentro il recipiente» mi ordinò andando ad accomodarsi su una poltroncina e mettendo il contenitore per terra, ai suoi piedi.
Quindi Devon se la prende con Olivia e le da incarichi assurdi, ma allo stesso tempo scatta l’attrazione (reciproca) perché lui non solo è un figlio di papà ricco e viziato, ma è anche bello come un adone ed il suo piccolo cuoricino soffre per via del padre fedifrago che fa soffrire la madre (praticamente dipendente dal Martini). Olivia viene definita stronza, ma in realtà spesso ha un atteggiamento più che normale e giustificabile, a volte è troppo rigida, rifiuta qualsiasi aiuto, ma alla fine si scioglie anche lei come un marshmallow nella cioccolata calda.
Insomma questo libro esaspera il binomio amore/odio, non mancano equivoci, baci bollenti, battute sagaci e scene da circo, il tutto condito da una scrittura scorrevole e ben impostata.
Alla fine è una lettura consigliata per una giornata grigia, dove si cerca la risata e il lieto fine assicurato per evadere dalla realtà con un po’ di leggerezza.
«E poi non sei contento? Siamo un’accoppiata perfetta! Tu cucini da cane e io mangio come un maiale».
Nata a Londra il 24 novembre 1983, si è trasferita in Italia all'età di venticinque anni dopo aver perso lavoro e fidanzato nel giro di pochi mesi.
Decisa a dare una svolta alla sua vita decide di partire.
"Ho puntato il dito sul mappamondo e così eccomi qui. Se avessi dovuto scegliere a occhi aperti la meta non so se avrei scelto questa, ma del resto sono una fatalista convinta e così sono partita lo stesso" racconta in un italiano ancora incerto.
Al momento lavora poco e viaggia molto.
Ha scritto il suo primo romanzo "Attrazione di sangue" quando era ancora a Londra ed era appena uscito il libro "Twilight" di Stephenie Meyer.
Affascinata da questi paranormal romances ha provato a buttarsi anche lei nella scrittura ed è nata la prima bozza di "Attrazione di sangue".
Essendo una persona molto selettiva e riservata, non ha mai voluto mostrare il suo romanzo a nessuno fino a oggi.
"Ho adorato scrivere questo romanzo, pagina dopo pagina mi ha emozionato e quando sono arrivata a pagina 300 non potevo credere ai miei occhi per ciò che avevo fatto" esclama soddisfatta.
Decisa a dare una svolta alla sua vita decide di partire.
"Ho puntato il dito sul mappamondo e così eccomi qui. Se avessi dovuto scegliere a occhi aperti la meta non so se avrei scelto questa, ma del resto sono una fatalista convinta e così sono partita lo stesso" racconta in un italiano ancora incerto.
Al momento lavora poco e viaggia molto.
Ha scritto il suo primo romanzo "Attrazione di sangue" quando era ancora a Londra ed era appena uscito il libro "Twilight" di Stephenie Meyer.
Affascinata da questi paranormal romances ha provato a buttarsi anche lei nella scrittura ed è nata la prima bozza di "Attrazione di sangue".
Essendo una persona molto selettiva e riservata, non ha mai voluto mostrare il suo romanzo a nessuno fino a oggi.
"Ho adorato scrivere questo romanzo, pagina dopo pagina mi ha emozionato e quando sono arrivata a pagina 300 non potevo credere ai miei occhi per ciò che avevo fatto" esclama soddisfatta.
Victory racconta:
Hobby: il disegno, la scrittura, la lettura (soprattutto di romanzi sui vampiri), il cinema, collezionare tazze di ogni forma e dimensione e ovviamente scrivere sul mio speciale diario segreto, che consiste in un file .doc criptato nominato "me)".
Cosa ti piace: la pizza e la apple pie (e questo è il primo motivo per cui non riesco a passare da vegetariana a vegana... non riesco a rinunciare alla mozzarella filante o alle uova per fare la torta). Adoro passare le serate sul divano a guardarmi serie tv (The vampire diaries, Elementary, Nikita), bevendo un Twining Tea (come piace ad Ana di Cinquanta sfumature di grigio) e una fetta di apple pie, con Midnight accovacciata sulle mie gambe che mi fa le fusa. Adoro anche viaggiare in treno (è così rilassante e ti permette di goderti il panorama e di perderti nei tuoi pensieri).
Cosa non ti piace: il cielo coperto quando non piove, andare in nave (sarà perchè sono una frana a nuoto e ho paura di fare la stessa fine dei passeggeri del Titanic), gli incidenti automobilistici (sono tantissimi, troppi, sono sempre catastrofici, non sopravvive mai nessuno, causano lunghe code di traffico e mi angoscia l'idea di viverlo o di vederne uno) e i ragni (sono un'animalista convinta, ma se uno mi entra in casa mi sento di dover difendere il mio territorio e quindi giustificata di spiaccicarlo contro il muro con la scarpa). Odio profondamente chi fa del male agli animali, ai bambini, ai più deboli, ma soprattutto odio le leggi che permettono che questo accada con leggere o inesistenti sanzioni.
Libri preferiti: sicuramente tutti quelli sui vampiri, da Beth Fantaskey a Lara Adrian. Poi quelli di Sophie Kinsella, Melissa Hill e Dan Brown. Mi piace leggere per svago quindi non amo i rimanzi troppo seri o che parlano di tragedie. Li leggo sempre malvolentieri. Al contrario un libro che amo alla follia è "Il conte di Montecristo" di Dumas, soprattutto dopo essere partita da Londra, lasciandomi alle spalle vecchi scheletri nell'armadio e un pizzico di rancore verso il mio ex e mio zio, nonchè ex datore di lavoro.
Film preferiti: adoro tutti i film fantasy e commedie d'amore. Alcuni tra i miei preferiti ci sono "L'ultima vacanza", "French kiss", "Dracula", "Goonies", "Hitch"... MI piacciono anche i cartoni animati della Disney come "La spada nella roccia", "L'era glaciale" e "Trilly". Generalmente comunque sono più attaccata alle serie tv, peccato che quelle che piacciono a me, spesso non hanno un seguito, tra queste "Lipstick Jungle", "Cashmere mafia", "Revenge", "Elementary", "Nikita", "Ringer", "Veronica Mars", "Material girl", "The vampire diaries"...
Sembra un romanzo molto carino anche se queste scene tra cameriera e padrone non sono molto originali. Però dalla tua recensione mi incuriosisce molto.
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