martedì 30 giugno 2020

L'UNICA COSA AL MONDO di L.A. Fiore





Ember Walsh ha un animo fiducioso, e la bellezza serena di sua madre, morta quando aveva tre anni in un misterioso incidente d’auto. Cresciuta da suo padre, è un vero maschiaccio. Per questo reagisce con una certa aggressività quando un tizio in un locale si fa troppo insistente, attirando lo sguardo d’acciaio di un uomo in disparte; alto, magnifico e tatuato: Trace Montgomery. Ember si sta ancora leccando le ferite dopo la sua ultima relazione disastrosa, e ha deciso di ascoltare i consigli degli amici che la mettono in guarda da quel cattivo ragazzo. Eppure l’attrazione irresistibile per Trace risveglia in lei un desiderio oscuro, qualcosa che non aveva mai provato prima.

Anche Trace, pugile dilettante, convive con un cuore spezzato. E si rifiuta di accettare il suo desiderio per Ember. Un profondo disprezzo di sé gli impedisce di lasciarsi coinvolgere in una relazione, ma Ember lo ossessiona. I due si avvicinano e si allontanano, abbattendo lentamente le mura che li separano. Sono uniti dal destino, perché i tumulti del loro passato si intrecciano in modi evidenti. Riusciranno i due combattenti a deporre finalmente le armi?


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#copiaomaggio

Questa volta non posso dire di essere rimasta soddisfatta dalla mia lettura, personalmente non saprei nemmeno da dove iniziare... Mi aspettavo, vista la trama, un romanzo più coinvolgente e invece a tratti ero annoiata. La storia ha alti e bassi, a volte è angosciosa, a volte è avvincente. Il romanzo è narrato dal pov femminile, ho fatto una gran faticaccia a tollerare la personalità di questa protagonista e pensare che l'inizio aveva ingranato bene... Mi ricordava un po' Katy Evans con il suo Sei tu il mio per sempre.
Solitamente quando inizio la lettura di un romanzo che mi piace e vengo coinvolta dalla storia e dai personaggi, non che questa storia sia strutturata male, sono invogliata a leggere e a conoscere tutto. Qui la scintilla non si è proprio accesa, non vedevo l'ora di terminare la lettura.
Abbiamo un protagonista oscuro, ferito e una protagonista vergine, ma che nasconde doti e senza un minimo di spina dorsale quando viene trattata come uno zerbino dalla sua amica.
Le descrizioni fisiche del personaggio maschile sono notevoli, chi non vorrebbe, nonostante la sua aura di mistero, un Trace come ragazzo?
Trace ha più o meno trent'anni, vive in una casa enorme, ma nonostante economicamente possa permettersi molti vantaggi lo troviamo coinvolto in lotte clandestine... 

Non sapevo cosa avesse quel ragazzo, ma quando ero con lui mi sentivo come un'adolescente alla prima cotta.


Sei la cosa più importante della mia vita e devo proteggerti.


Ember lavora in un ristorante e condivide un appartamento con la sua migliore amica, amica che poi si rivelerà invidiosa...  Inizialmente appare ossessionata da Trace, un ragazzo che ha visto una sola volta, lo cerca, lo segue come una stalker fino a quando lui, che sembra divertito dall'insolita ragazza, cede e diventano amici. Lei desidera qualcosa di più, ma lui è un uomo ferito che vive ancora ancorato al suo passato e non riesce a legarsi a un'altra persona, se non solo per poche ore, senza alcun impegno. Un passato fatto di violenze subite e assenze. 

Io non sono la tua anima gemella. Non ci sarà mai un lieto fine per noi.


"Credi davvero che potrei sentirmi diversamente nei tuoi riguardi? Tu sei il mio per sempre".
"Tu non sei il mio".


I contenuti non sono leggeri, non che mi scandalizzi sia chiaro, ma lo scrivo solo nella recensione per mettere in luce alcune scene. Ember doveva essere timida e invece è tutt'altro e lui è così danneggiato da non rendersi nemmeno conto che in questo modo farà soffrire lei con il suo modo  crudo di parlarle.

Mi spiace dare una valutazione poco positiva a questa lettura, se fosse stata sviluppata ancora meglio, sarebbe stato avvincente perché gli ingredienti li aveva dosati correttamente. Quello in cui l'autrice è stata brava è il fatto di non aver svelato il mistero e la connessione dei due.



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