lunedì 1 giugno 2020

Review Party: MAFIA DADDY (Vegas Underground) di Renee Rose




Don G mi ha dato un ordine: trovare sua figlia.
Rimetterla in riga e riportarla a casa.
Certo, occuparmi della principessa della mafia sarà un piacere.
Ma non tornerà a casa.
Resterà con me.
Perché nonostante il contratto prematrimoniale che la lega a un’altra famiglia, Jenna Pachino è sempre stata mia.

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Nella serie originale questo racconto breve viene subito dopo tre romanzi, in Italia invece segue la pubblicazione del primo libro, KING OF DIAMONDS. La ragione per cui la Queen Edizioni ha optato per questa scelta è molto semplice nonché condivisibile, i protagonisti, infatti, Jenna e Alex vengono introdotti alla fine del precedente romanzo. Qui Jenna incontra per la prima volta Nico, i due sono fidanzati per procura, in chiaro stile mafioso. Esiste infatti un contratto redatto dalle famiglie Tacone e Pachino che però nessuno dei due eredi vuole rispettare. Nico Tacone ha trovato la sua anima gemella e Jenna Pachino ha altre idee per la testa che chiudersi in una vita castrante in cui non si riconosce. È giovane e il suo cuore batte per il bel tenebroso Alex, il braccio destro di don Pachino. La simpatia è reciproca, ma purtroppo entrambi sono consapevoli che, per ovvie ragioni, tra loro non ci potrà mai essere nulla. Non avendo ragioni per restare a Chicago, Jenna decide di lasciare per sempre la famiglia e grazie all’aiuto economico offertole da Nico, riesce a far perdere le sue tracce, anche se per poco tempo. Suo padre, infatti, il boss don G, la rivuole a casa e toccherà ad Alex il compito di setacciare il pianeta, se necessario, e riportarla all’ovile.
Alex svolge alla perfezione il lavoro e nel giro di un paio di giorni ritrova Jenna a Ibiza. Ed è qui che la storia entra nel vivo. 

Il racconto è semplice, senza intrighi o suspance, ma deve la sua bellezza ai personaggi e alla loro ben riuscita caratterizzazione. Jenna e Alex, infatti, racchiudono in sé qualità evidenti e inaspettate tali da innalzare il valore del romanzo. 
Jenna e Alex si muovono secondo cliché poco originali: la facile attrazione, l’incapacità di resistere, la passione travolgente, ecc. Ma il loro rapporto non si ferma lì, per fortuna! Della serie, oltre al sesso c’è di più. 


Jenna nonostante la giovane età, si dimostra saggia e determinata. Non ha niente che l’avvicini alla tipica bellezza viziata, ma è stanca di vivere un’esistenza agiata. Ha un sogno ben definito che vuole perseguire a ogni costo perché dalla sua realizzazione dipende la sua indipendenza. Non odia il padre, ma il mondo in cui è cresciuta con regole ridicole e vincolanti, che annientano da sempre la libertà della donna. Jenna vuole mettersi in gioco e distinguersi, com’è giusto che sia, per la sua competenza. Ma per raggiungere l’obiettivo è fondamentale tagliare i ponti con la famiglia. La cosa è difficile, ne è consapevole, tuttavia quando le si presenta l’occasione, non se la lascia scappare. L’arrivo improvviso di Alex la riporta alla realtà. E per quanto lo desideri, sa perfettamente il motivo della sua presenza.
 È qui per trascinarmi a casa.
E io, questo è sicuro, non voglio tornarci. Ne ho abbastanza di vivere la mia vita per i miei genitori. È il momento di iniziare a fare scelte per me stessa.
Jenna non è più la ragazzina che tutti credono, ora è una giovane donna consapevole delle proprie scelte. Vuole Alex ma non è disposta a cedere.
Ma quest’uomo non è qui per me. È un donnaiolo ed è qui per me. Perciò, se divertirmi un po’, va bene. Ma sarà meglio evitare di coinvolgere il mio cuore.

Alex è un duro, un uomo su cui far affidamento, il macho italiano, dominante con le donne ma leale e dedito al bene del boss e della sua famiglia. Per uno dall’abilità infallibile come lui, un lavoro del genere può essere considerato un gioco da ragazzi. In realtà la vicinanza della ragazza complica notevolmente la situazione. L’attrazione profonda reciproca e la lontananza dalla casa paterna e dalla sorveglianza del padrino, favoriscono il divampare della passione. Boss che non vede, cuore che non duole, potremmo dire. Una volta a casa, poi, la vita tornerà come prima per entrambi. Alex conosce bene, infatti, qual è il suo posto, sa che un soldato non può aspirare alla mano della principessa. Ma tra loro esiste un legame profondo, qualcosa che li ha accompagnati negli anni e come un filo invisibile ha legato le loro esistenze. Non si parla di “una botta e via”, in ballo c’è di più.
Ma Jenna, lei per me è speciale. È la ragazza che mi ha offerto sorrisi segreti e sguardi rubati dal primo giorno in cui il boss mi ha preso sotto la sua ala. Mi ha preso in giro e ha scherzato con me quando ero nervoso, mi ha tenuto la mano al funerale di mio padre, mi ha portato cibo italiano fatto in casa per tutto il mese successivo.
E allora al diavolo le regole, le restrizioni e i divieti, per un momento al mondo esistono solo loro due, ed è bellissimo perché finalmente entrambi hanno l’opportunità di conoscersi meglio. Alex dimostra la sua insospettabile sensibilità ascoltando le ragioni che hanno spinto Jenna a fuggire. Non la giudica come invece ci si aspetterebbe da uno come lui, invece si mostra addirittura entusiasta del suo progetto. Non la deride né minimizza, al contrario la sprona a crederci e a combattere perché si realizzi. Per quanto lo riguarda lui ha già fatto una scelta.
È una donna intelligente, con delle grandi idee, che merita un futuro molto più brillante di quello scelto da suo padre per lei. E se riportandola indietro distruggessi anche solo una minima parte di quello che è diventata, allora meriterei di marcire all’inferno.

Se vuoi qualcosa, prendila perché non importa da dove vieni o chi sei, importa quanto vali! Questa è la morale.








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