mercoledì 16 settembre 2020

LA MUSA (L’eredità dei Rothvale #1) di Raine Miller


 
E se la verità su un famoso dipinto non fosse quella che era stata raccontata? E se quella non fosse nemmeno l’opera originale e un dipinto diverso ne avesse ispirato la creazione? La storia di un dipinto... La motivazione dietro l’opera Avvampante giugno, il capolavoro del pittore romantico Lord Frederic Leighton: una donna che dorme su una sedia. Una bellezza inquietante, una fonte di ispirazione avvolta nel mistero dei tempi antichi.

1812...
Gravato dai propri scheletri di famiglia e da sensi di colpa angosciosi, Graham Everley, riluttante Lord Rothvale, ritorna da un lungo soggiorno in Irlanda per occuparsi degli incarichi che lo attendono in Inghilterra. L’ultima cosa che immagina di trovare ad attenderlo è il suo destino: Imogene Byron-Cole, una ragazza tanto adorabile quanto perseguitata da un tragico passato. Graham non riesce a staccarsi da lei, e così la sposa, nonostante una serie sempre più intricata di problemi che minacciano di distruggere le basi stesse della sua intera esistenza.
Graham e Imogene iniziano il loro viaggio insieme, esprimendo il loro amore attraverso una serie di ritratti. L’arte li cattura del tutto e alla fine diventa la loro salvezza, poiché li aiuta a superare il profondo dolore della perdita, ispirando un capolavoro.

#prodottofornitodaHopeEdizioni
#copiaomaggio


Partiamo dalla fine del romanzo: a un’asta da Christy vengono venduti tre dipinti risalenti alla fine dell’ottocento del pittore Sir Tristan Mallerton, amico fedele di Lord Graham Everly, nono barone di Rothvale e suo mecenate. Soggetto del quadro di maggior prestigio è lady Imogene Byron Cole, moglie di Graham, raffigurata mentre dorme adagiata su una sedia con il suo vestito giallo e lo scialle indiano sempre presente anche negli altri quadri. La Sommeil d’Imogene, questo è il nome del dipinto, sembra avere ispirato in qualche maniera Lord Leighton il quale, qualche anno dopo dipinge il suo Avvampante giugno. Che sia vero oppure no non è importante, ciò che conta è la storia che questo quadro conserva e che ci viene raccontata nel romanzo in modo elegante e delicato. Ci troviamo nella campagna inglese, immersi nel verde del Warwickshire, a nord di Londra, cullati dalle luci e dagli odori dei luoghi. 


Protagonisti di questa romantica storia d’amore sono appunto il conte Graham Rothvale e Lady Imogene. Tra i due è amore a prima vista, un incontro e la scintilla scocca fulgida in tutta la sua potenza. Quando si dice il colpo di fulmine!... Dopo poco tempo i nostri piccioncini convolano a giuste nozze. Imogene e Graham affrontano insieme la loro nuova condizione timorosi perché non si conoscono ancora, ma al tempo stesso decisi a far sì che il matrimonio funzioni. E la consapevolezza di aver fatto la scelta giusta diventa più forte con il passare del tempo. Uniti da un profondo sentimento Imogene e Graham affrontano la vita a testa alta, superando i momenti difficili che man mano si presentano. Il passato non è stato indulgente con loro, entrambi infatti hanno sofferto molto. Tuttavia il dolore nulla ha potuto contro la dolcezza e la purezza dei loro cuori. Due persone buone, dunque, due anime gemelle nate per stare insieme, ma anche due personaggi sorprendenti.


Imogene è giovane e innocente, ha sofferto molto ma grazie al suo temperamento forte non ha mai perso la speranza. L’amore incondizionato per Graham le dà la forza di affrontare la condizione di moglie con coraggio. La dolcezza e la bontà d’animo fanno il resto. Tutti a Gavandon sono conquistati dalla nuova baronessa di Rothvale. Il personale di casa l’adora e gli amici del marito la considerano preziosa.

«Il signor Mallerton, presumo.»
«Graham mi aveva avvertito che eravate molto acuta. Mi dichiaro colpevole, Lady Rothvale. È un onore incontrare la dama che gli ha imprigionato il cuore in modo così totale.» Si inchinò di nuovo, stavolta con un gesto più galante.

Lord Graham scopre in lei una vera compagna, passionale e sempre ben disposta nell’intimità della camera da letto, intelligente e forte nella vita quotidiana.

«Si cosa avete fame?» Sembrava che il respiro gli si fosse smorzato in gola.
Lei gli rispose con un sussurro: «Delle vostre mani che mi toccano. Voglio che mi abbracciate. Ho bisogno di sentire le vostre braccia intorno a me.»


Graham pur apparendo come un uomo altero e distante, in realtà è buono e leale. Nella vita ha dovuto far fronte a molte difficoltà, facendo prima da balia a suo fratello maggiore, poi sobbarcandosi il peso delle conseguenze della morte improvvisa del padre e quella ancora più angosciante della madre. Incapace di sopportare oltre, il barone di Rothvale ha lasciato tutto e si è rifugiato in Irlanda in cerca di se stesso. Tornato in Inghilterra sembra un uomo nuovo, l’incontro con Imogene e il successivo matrimonio fanno pensare a un cambiamento reale. Purtroppo non è così, la sua è una serenità solo apparente, e a parte il profondo sentimento per Imogene, per lui non è cambiato niente. Incubi ricorrenti infestano come sempre e da anni i suoi sogni mentre il timore di rivivere gli strazi del passato e la paura di perdere la persona amata ancora una volta gli impediscono di ragionare con calma.

Le puntò un dito contro e urlò. «Siete uscita a cavallo da sola! Nessuno aveva idea di dove foste andata! Non sapevamo neppure in quale direzione iniziare a cercarvi!» La sua voce si fece bassa e aspra. «Avete infranto la promessa di non andare mai a cavallo da sola. Me l’avevate promesso, Imogene, e voi… l’avete fatto comunque.» I suoi occhi sembravano quelli di un indemoniato, tanto era arrabbiato. E quel comportamento era sconcertante al punto che Imogene a stento riusciva a pensare a come calmarlo.

Per fortuna la forza del loro amore è tale da sconfiggere la paura. Graham ha bisogno di Imogene per ritrovare la serenità. La sua purezza accecante rappresenta la luce che squarcia le tenebre dell’anima, e come un faro nella notte più nera, essa illumina la strada verso la redenzione. Le barriere cadono, l’anima diventa più leggera così come il cuore e grazie all’amore di Imogene e alla sua fiducia, Graham si sente finalmente un uomo libero, pronto a vivere ogni esperienza con il giusto approccio e a tornare quello di un tempo. Sa di non essere più solo e soprattutto si rende conto di quanto sia fortunato ad avere al fianco una donna come lei.

… «Non c’è nessuno che ami più di voi. Non ho mai amato e non potrò amare nessuno più di quanto ami voi. Ora devo dirvi un’ultima cosa e ho paura di farlo, ma è comunque necessario. Nonostante tutto ciò che oggi ho detto e di cui mi sono pentito, devo ancora insistere sul fatto che non cavalchiate da sola. Non posso rischiare di perdervi. Se andate da sola vi mettete in pericolo, e io non posso permettere che accada. Vi amo più della mia vita…»


L’amore di Imogene e Graham è più forte di ogni avversità, un sentimento bello e delicato, profondo e intenso, capace di emozionare anche i cuori insensibili. Nel romanzo tutto è bello, i dialoghi, ben concepiti, le scene di sesso, eleganti e sensuali, i paesaggi, saggiamente descritti, i personaggi secondari, quasi tutti positivi. La storia è talmente impregnata di bontà che non dà spazio al maligno di mettere radici. Il cattivo esiste ma rimane ai margini della vicenda.  
E che dire dell’apparizione di Lord Byron? Un cameo straordinario, da non perdere.



Nessun commento:

Posta un commento