lunedì 21 settembre 2020

SESSO, HAWAII E CLICHÉ di Barbara Parodi



 
Se esistesse un incipit adatto a questa storia, parafrasandone uno famoso, sarebbe il seguente:

È una verità universalmente accettata che se nella casella della posta trovi una busta quadrata in carta spessa e di colore avorio qualcuno che ti conosce ti vuole male.

Tutto ha avuto inizio con quella dannata lettera, ma diamine! Se tornassi indietro l'aprirei ancora cento volte.

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Non aprire quella busta! Mina doveva dare ascolto al suo istinto, in questo modo non ci sarebbero state complicazioni e la sua vita sarebbe andata avanti senza problemi. A pensarci bene però, non ci sarebbe stato neanche nulla da raccontare, invece la storia esiste e ha origine proprio dall’apertura di quella famosa busta.


La partecipazione al matrimonio dei suoi due migliori amici getta nello sconforto la nostra bella protagonista. Andare o non andare, questo è il dilemma! Mina non crede nel matrimonio ed è tentata a lasciar perdere e a rimanere a casa ed evitare brutte figure. Sara sta per convolare a giuste nozze con Matteo, il loro amico fin dai tempi della scuola. Quell’ amico… il suo primo e unico amore, il ragazzo a cui Mina aveva dovuto rinunciare dopo aver scoperto che anche la sua amica nutriva dei sentimenti per lui. Amen! A questo punto, assimilata la notizia, non le resta che accettare la novità e dimostrarsi felice per la sua amica. Ma che fatica!

«No, sono davvero felice, solo che non me l’aspettavo. Insomma, ci siamo sempre dette tutto e ora te ne esci con ‘sta bomba. Avrei preferito saperlo in un altro modo, ecco.»

La notizia si rivela un vero e proprio fulmine a ciel sereno, Mina se potesse, tornerebbe volentieri indietro e non aprirebbe quella maledetta busta, ma ormai è fatta, la sua amica ha bisogno di lei e per convincerla le offre un viaggio che non si sarebbe mai aspettata. Un’offerta che non può rifiutare.

«Sì, bella mia. Hawaii. Partiamo tra due giorni.»
Forse l’idea del matrimonio non era così assurda a ben pensarci. Avevo da sempre sognato di andare alle Hawaii e avevo l’occasione per farlo. Sì, forse- forse- mi sarei divertita.

Sarà veramente così? Il viaggio e la permanenza alle Hawaii saranno per Mina davvero divertenti? Per scoprirlo dovete leggere il romanzo.



La storia gira intorno a Mina, una ragazza brillante e indipendente, capace di scelte azzardate e forse per molti versi discutibili, ma è molto generosa e caparbia. Crede fortemente nell’amicizia, un po’ meno nell’amore vista la sua personale esperienza negativa. Ribelle da sempre, Mina non si è mai preoccupata di scioccare il prossimo, ha scelto di diventare un’attrice di film porno ed è andata avanti a testa alta senza curarsi troppo del giudizio altrui. In realtà ciò che la fa soffrire di più è il fatto di non potersi scrollare di dosso il suo personaggio una volta fuori dal set. A parte Sara e Matteo, i suoi due amici, nessuno sembra comprendere la differenza.

«Ti è piaciuto Lina?»
Una parola e il castello di carte crollò su se stesso. Lina…
«Come mi hai chiamata?»
 Lui si stranì. «Lina, Lina Muller» disse sorridendo. «Non è così che ti chiami?»
L’eccitazione era andata dove avrei voluto essere io: a farsi fottere.
«Sul set sono Lina. Nella vita privata no.»

Mina ricorre al suo alter ego solo quando la tensione è alle stelle e la sopportazione raggiunge il limite del non ritorno. Dietro la maschera della sprezzante Lina Muller, Mina si sente al sicuro. Poche parole ben dette e la stupidità umana viene ridotta al silenzio e anche se lasciar libero il personaggio non è una vittoria, Mina non può fare altro, in attesa di tempi migliori.

Ero Lina Muller, vero, e lei non avrebbe mai permesso che uno stronzo le rovinasse la sua vacanza con Sara. Ero però anche Mina e sapevo che il mio segreto non sarebbe durato a lungo fra i parenti di Sara. Un po’ come il gatto in tangenziale. Ma, di una cosa ero certa: ero alle Hawaii e porca vacca ero felice.


Il passaggio da una all’altra non è indolore, ogni volta infatti che Mina lascia il posto a Lina è come se si annientasse una parte di sé. Mina non è libera come vuol far credere perché non può vivere come vuole. Le relazioni, gli incontri, il semplice interagire con gli altri è sempre influenzato dalla presenza ingombrante del suo lavoro. Per fortuna ci sono Sara e Matteo con i quali può rilassarsi ed essere sé stessa. Ma guai a dare tutto per scontato, le sorprese non mancano e la vacanza si rivela più proficua del previsto. La lotta contro i pregiudizi è lunga e dura, specialmente per una donna. Mina però non demorde, combatte, si ribella, grida, piange, si piega ma non si spezza e alla fine vince.
La storia raccontata in questo romanzo è piacevole, ben scritta, una commedia romantica e ironica che deve la sua originalità alla presenza nella trama di molti spunti di riflessione.

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