Eleuthère Roux, Lelou per gli amici, ballerino ventenne e promessa della danza del Ballet dell'Opéra di Parigi, fin da bambino custodisce gelosamente un segreto del quale sono a conoscenza solo la sua anziana nonna e la sua migliore amica: vede i fantasmi.
Ed è proprio il fantasma di una giovane ballerina che lo guida, inavvertitamente, verso l'incontro della sua vita e, al contempo, gli offre gli strumenti per alla caccia ad un assassino che sta mietendo vittime nella bella Parigi, inscenando frammenti di favole maledette e ammantate di un mistero fatto di sangue e dolore.
Nicholas
Greville, futuro Conte di Warwick, trentottenne avvocato e giurista londinese
con un curriculum più che immacolato, ama la musica più della sua stessa vita,
ed è ossessionato dalla morte della sorella gemella avvenuta più di vent’anni
prima, in circostanze misteriose. Il suo incontro con Lelou sembra voluto dal
destino, proprio come in una di quelle fiabe che la madre gli raccontava da
piccolo, un destino segnato dal dolore che obbligherà entrambi a scavare tra
gli spettri del comune passato oscuro.
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Una
Parigi fredda e innevata fa da sfondo a una serie di omicidi efferati e cruenti
che coinvolgono alcuni personaggi di spicco della società parigina. Alcuni di
loro sono giudici per la scelta dei ballerini del balletto “la Bella
Addormentata” in allestimento all’Opéra. Tra piroette, costumi sfarzosi e dolci
note musicali prende vita una storia dai toni noir, intensa e piena di
suspance.
Protagonisti
della storia sono Eleuthère Roux, per gli amici Lelou, giovane e talentuoso
ballerino di vent’anni, e Nicholas Greville, trentottenne avvocato giurista inglese e
futuro conte di Warwick. Il loro incontro avviene proprio alle prove per le
selezioni a teatro, dove Nicholas accompagna al pianoforte le varie esibizioni
tra cui appunto quella di Lelou che con la sua interpretazione magistrale di Carabosse, la fata
crudele della favola, dimenticata da tutti, riesce a strappare applausi dei giudici
presenti.
Spinti
da una forte attrazione, i due cominciano a frequentarsi fuori dal teatro. Il loro
legame, in realtà, sembra destinato perché in un certo senso già esiste fin dal
passato. Le due famiglie infatti si conoscono da tempo e tra la nonna di Lelou
e la madre di Nicholas hanno un rapporto di amicizia molto forte che neanche
la morte riesce a spezzare. Inoltre, l’apparizione del fantasma di Mary, una ragzzina quattordicenne sorella gemella di Nicholas, e la sua richiesta silente di aiuto, rappresenta
un ulteriore collante tra loro. Il talento straordinario di Lelou, la capacità
cioè di vedere attorno a sé fantasmi e il fatto di poter comunicare con loro, lo
porta a rispondere a richieste strane, a volte bizzarre o, come in questo caso,
a vivere un’esperienza devastante. Il fantasma di Mary volteggia diafana e insanguinata nel suo tutù
strappato accanto a Lelou, balla con lui ed è l'unico modo, questo, per inviargli una richiesta di
aiuto che il ragazzo non può non raccogliere. Grazie a lei Lelou scopre una
verità atroce che una volta rivelata, sconvolgerà per sempre le loro vite e al contempo darà un
aiuto concreto alla polizia per la risoluzione dei misteriosi omicidi.
Fin
dalle prime battute ci accorgiamo di avere tra le mani un romanzo unico sia per
il modo in cui viene raccontata la storia, sia per la caratterizzazione dei
personaggi. Lelou e Nicholas hanno molto in comune, oltre all’eleganza nei
modi, entrambi provengono da un passato doloroso, caratterizzato da un’infanzia
triste. Eleuthère, strappato dalle grinfie del padre violento dal nonno che lo
riscatta pagando, e abbandonato dalla madre che preferisce restare con il
marito piuttosto che accudire il figlio, viene cresciuto dai nonni in un
ambiente calmo e amorevole.
La
morte della sorella segna in modo determinante la vita di Nicholas. Il ragazzo,
una volta abbandonata la spensieratezza adolescenziale, si ritrova, dopo la
separazione dei genitori, a vivere sotto lo sguardo inflessibile e distaccato
di un padre più propenso a mantenere le convenzioni aristocratiche che a
dimostrare il proprio affetto al figlio. Nicholas cresce con la consapevolezza
di aver perduto molto, solo il pianoforte riesce a mitigare il suo disagio.
Smuovere nelle persone emozioni così
forti da scatenare l’arte in tutta la sua potenza, era per quel motivo che
Nicholas si era innamorato del pianoforte a quattro anni e non aveva mai smesso
di suonarlo.
Due
anime solitarie e incomplete dunque, si incontrano al momento giusto, si
aiutano a vicenda e, grazie al fantasma di Mary, trovano finalmente il loro
equilibrio.
Per quanto improvvisata, mancante di
alcune parti e statica per essere stata eseguita senza alcun riscaldamento, la
danza di quell’assurdo e aggraziato ragazzo era ipnotica, impossibile da
ignorare.
Ma
il cammino verso la felicità attraversa sentieri pericolosi, far luce sugli
omicidi porta Lelou dritto dritto alla scoperta sconcertante sulla morte della
ragazzina. Una volta scoperchiato il vaso di Pandora, la verità viene a galla
in tutta la sua crudeltà. Le rivelazioni sconvolgenti se da una parte producono
un effetto devastante, dall’altra finiscono per unire i nostri eroi in maniera
indissolubile. Il mistero risolto, nonostante l’atrocità della situazione, diventa
quindi un balsamo per le loro anime. Lelou e Nicholas, nonostante la loro differenza
d’età, trovano conforto nell’amore, e possono raggiungere l’agognata serenità insieme.
Lelou era il sole e Nicholas era
rimasto solo, al freddo e al buio per troppo tempo per non desiderarlo con
ardente egoismo.
Il
contrasto tra la violenza raccapricciante del tema trattato e la dolcezza dei
sentimenti rappresenta la vera forza del romanzo. La drammaticità delle
situazioni viene presentata con estrema precisione ma l’eleganza con cui esse
vengono descritte, pur non sminuendone la gravità, aiuta a digerirle meglio. La morte di Mary sancisce il passaggio dall'innocenza alla maturità, tutto cambia assumendo un'ottica più dura e ferina. Lo svolgimento delle favole perde il candore iniziale e viene distorto per diventare macabro e feroce. L’alternanza
di momenti romantici e tranquilli con quelli più drammatici e inquietanti
produce sulla storia un effetto notevole rendendola avvincente. La tensione non
perde mai di intensità e quando la suspance si affievolisce lasciando il posto
alla passione, resta comunque latente non scomparendo del tutto. I personaggi si muovono
con autorità sulla scena, belli ed eleganti, sono capaci di farci provare delle
emozioni vere che per forza e intensità bucano la pagina regalandoci la sensazione
di viverle realmente, e non solo di leggerle. Prendete la descrizione
dell’esibizione di Carabosse, è qualcosa di incredibile! Seguendo le note della
musica suonata da Nicholas, Lelou dà vita a una performance magica, un mix di
delicatezza e forza che lascia senza fiato.
Come svegliandosi dopo un pigro
viaggio in carrozza, Lelou alzò le braccia a scostare un’immaginaria tela di
ragno e il suo corpo cavalcò quella musica, la fece propria, la inglobò
sputandola fuori in movimenti dal sapore di colori violenti.
Cupi. Foschi.
Illuminati da sporadici fulmini d’ira.
Perché vi siete dimenticati di me?
Al
pari dei giudici presenti anche noi applaudiamo, seduti in platea e
completamente ammaliati.
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