Ho
sempre pensato che tutto quello che la vita ci mette davanti, siano prove da
superare. Anche le persone che incontriamo: ognuna di loro è un tassello
significativo che si aggiunge alla nostra anima. Ho incontrato Ryan tra i
corridoi della scuola, la sua amicizia è stato un bene prezioso negli anni,
fino a quando una sua scelta l’ha portato dall’altra parte del paese. Ero
distrutta, lo ammetto, ma poi ho incontrato Jack e ho pensato che sarebbe stato
il mio futuro. L’ho sperato per anni, ma il tempo non è riuscito a guarire
nessun dolore, nessun livido. Ho preferito tacere e giustificare quei gesti,
quelle abitudini, forse perché era più semplice, piuttosto che trovare le
parole per spiegare. Io sono Violet e questa è la mia storia.
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#copiaomaggio
Quanto
si può sopportare in nome dell’amore? E quanto si è disposti a soffrire pur di
giustificare chi ci sta accanto? Il romanzo forse riuscirà a dare le risposte,
o forse no. A ogni modo la storia di Violet è interessante e vale la pena
conoscerla.
Ha soltanto sedici anni quando si innamora di
Ryan Carter, il bel quarterback della squadra della scuola che entrambi
frequentano. I due cominciano a frequentarsi e insieme ai loro amici, Autumn ed
Ethan, formano ben presto un bel quartetto stabile. Ma mentre quest’ultimi
diventano una coppia vera agli occhi di tutti, Violet e Ryan preferiscono mantenere
la loro frequentazione nascosta e lontana dagli sguardi invidiosi. Il
sentimento profondo che lega i due ragazzi è sincero e sembra forte e capace di
superare tutte le avversità. Tuttavia proprio questa forza diventa un cappio
troppo stretto e Ryan non riesce a sopportarlo così, invece di restare accanto
alla ragazza che, nonostante la giovane età lo ha stregato, decide di
interrompere la relazione e andare altrove a realizzare i propri sogni. Da
questo momento le loro strade si dividono, Violet e Ryan incontrano altre
persone, vivono esperienze nuove e non sempre positive, ma non dimenticano la
loro amicizia.
La
storia narrata è intensa e a tratti anche drammatica. I temi toccati sono vari
e tutti importanti, si passa infatti dall’amicizia vera all’amore, dalla
famiglia alla violenza, e la struttura del romanzo divisa tra passato e
presente, offre non solo una visione completa dei fatti accaduti ma permette anche
di analizzare al meglio la psiche dei personaggi attraverso la conoscenza dei
sentimenti e delle sensazioni provate.
Violet è la protagonista indiscussa, il punto
focale intorno al quale ruota l’intera vicenda. Cresciuta con la convinzione di
essere una ragazza comune, Violet vive mantenendo la stessa timidezza e la discrezione
che avevano caratterizzato la sua gioventù. Che non sia fortunata in amore lo
si capisce fin da subito, le esperienze con Ryan prima e poi con Jack non sono
state certo del tutto positive, tuttavia Violet ha sempre giustificato prima
Ryan e soprattutto Jack preferendo incolpare se stessa piuttosto che reagire,
salvo poi riconoscere di aver fallito. Succede dopo la partenza di Ryan:
Stavolta il mio pianto ha la
consapevolezza di aver sprecato solo del tempo inutilmente. Sa di amaro, quell’amaro
che ti rimane dopo una sconfitta, dopo un rimorso e un rimpianto. Amerò per
sempre Ryan, questa è l’unica certezza che mi rimane tra le cicatrici del
cuore.
Accade
dopo le violenze subite da Jack:
Ad ogni passo realizzo concretamente
quello che è successo ieri sera, soprattutto sto metabolizzando che Jack ha un’amante.
Ha al suo fianco un’altra donna che, sicuramente lo sta rendendo più felice.
[…]
Mi do così tante colpe, ultima solo
in ordine di tempo, il tradimento. Se fossi stata una brava moglie, tutto
questo non sarebbe successo. Jack è stato costretto ad andare a cercare la
felicità, allontanandosi da me. Non sono in grado di renderlo felice e questo
rimarrà, forse, la colpa più grande.
Violet
soffre in nome dell’amore, ogni volta che Ryan torna, lei lo riprende salvo poi
ritrovarsi ingannata e sola a cercare ogni volta di rimettere insieme i cocci
del suo cuore addolorato e infranto. In nome dell’amore Violet preferisce
tacere invece che denunciare Jack, per non danneggiarlo. Il suo continuo
mettersi in secondo piano convalida ancora una volta il pensiero che lei ha di
se stessa. Ma Violet non è affatto una donna comune, lo dimostra la sua
volontà, Violet è una donna forte che sa rimboccarsi le maniche, sa affrontare
le avversità e alla fine, dopo ogni caduta, sa rialzarsi. Le manca però la giusta
consapevolezza e quel minimo di amor proprio che le consentirebbe di liberarsi
di tutto il dolore subito negli anni e di raggiungere l’agognato riscatto. Ci
riesce quasi con Jack, quando, aiutata dal padre, apre finalmente gli occhi e
lo allontana. In quel frangente diventa la nostra eroina, salvo poi cadere di
nuovo (e non se ne capisce il motivo), di fronte alla malattia del marito.
Davanti alla morte non si è più le
stesse persone, ci trasformiamo, ci immergiamo in una dimensione in cui abbiamo
costruito una vita parallela. Anche Jack si è trasformato. Per cinquantasei
giorni è stato tutto quello che ho desiderato negli ultimi quattro anni. È
stato quello che speravo di trovare e avere nella persona che ho creduto di
amare.
È
invece nei confronti di Ryan che il comportamento di Violet delude, perché tra
i due uomini della sua vita, è proprio Ryan a umiliarla di più. Per egoismo si
è allontanato da lei, e sempre per egoismo, ogni volta che ha voluto, è tornato
richiamandola a sé, pur sapendo di non poterla avere.
Non faccio un passo da vero codardo.
Non riesco a muovermi, lascio che la storia faccia il suo percorso, perché io
non sarò mai l’uomo per lei. Le nostre vite hanno camminato parallelamente,
senza mai incrociarsi; ci siamo avvicinati, quasi sfiorati, ma mai davvero
toccati.
Un
tira e molla il loro dettato più dalla paura che dalla volontà di stare insieme
e che stride con la forza del sentimento che da sempre li unisce. Ryan è
deleterio per Violet, ha preso tutto senza darle in cambio nulla a eccezione di
pochi momenti intensi e indimenticabili, ha deciso i tempi e i modi della loro
relazione e, senza preoccuparsi dei sentimenti della ragazza, è andato via ed è
tornato comportandosi con leggerezza, sapendo con certezza che lei lo avrebbe
aspettato.
Io non voglio lasciarla andare.
Lei è il problema e la soluzione.
Lei è tutto. È questo.
Questa consapevolezza consente a Ryan di
tenere legata a sé Violet, e di manipolarla come ha sempre fatto, tanto che
alla fine, quando si ritrovano, è lei a scusarsi per una colpa che non le
appartiene e che invece pesa come un macigno sulle sue spalle.
«Cosa avrei dovuto fare? Dovevo
difendermi anche io in qualche modo, e l’unico modo era quello di andarmene via
da te. Dall’unica persona che mi completa, che mi dona emozioni. L’unica
persona che ho sempre amato.»
Violet
ancora una volta cede ritrovandosi coinvolta, forse per quieto vivere o forse perché
inibita dalla volontà del suo uomo, nell’ennesima ingiustizia che il suo cuore
non merita. E non meritiamo neanche noi perché dall’inizio abbiamo fatto tifo
per lei sperando nel suo riscatto che sarebbe arrivato con un finale diverso. Se
a scusarsi fosse stato Ryan, infatti, nessuno avrebbe gridato allo scandalo,
anche lui avrebbe trovato la sua redenzione.
Con una revisione più accurata si sarebbero evitati disguidi lessicali e qualche imprecisione di troppo (vedi le date nella parte finale). Ma al di là di questo, come ho detto all’inizio, la storia merita.
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