Quando la passione incontra l’anima, nulla sarà più come prima.
Lui, Jamie Lewis, campione di Formula 1, affascinante, carismatico e idolo indiscusso di migliaia di fans, trova nella velocità l’acqua che disseta la sua anima.
Lei, Julia Testa, è un ingegnere meccanico. È testarda, intrigante, caparbia e determinata a realizzare il sogno di diventare la regina di un mondo in cui non sembra esserci spazio per le donne: la Formula 1.
Due mondi vicini ma destinati a rimanere distanti. L’amore, però, non conosce né distanze né impedimenti, ma solo cuori che battono al ritmo di musica.
L'attrazione che li lega ha la potenza di un magnete. Riusciranno due auto lanciate a 300 km orari a scontrarsi senza distruggersi?
#prodottofornitodaJenniferP.
Immagini fornite dall'autrice
Da qualche tempo ho scoperto di apprezzare quei romanzi in cui amore e sport si mescolano. Prima è toccato al rugby e ora alla formula 1. Un mondo che non conosco e al quale mi sono avvicinata proprio grazie a Say Something.
La trama è a grandi linee questa: un famoso pilota di F1 e un ingegnere meccanico donna si incontrano una sera, per caso, sulle note di una canzone.
Jamie e Julia, J&J, due mondi distanti ma non troppo, due anime lacerate che cercano e trovano (?) il modo di ricucirsi a vicenda. E fin qui nulla di nuovo, direte voi. Una novità, la formula uno, ma la storia si ripete. Quello che però non sapete, è la passione per questo sport che l'autrice riesce a trasmettere a ogni pagina.
Il personaggio maschile è stato costruito in modo tale che piano piano arriverete a desiderare più Jamie per tutte. E quello di Julia, che dire... è il mio preferito. Forgiata da un passato che non è stato molto clemente con lei, ha lo stesso la forza e il coraggio di rimettersi in gioco, nonostante le difficoltà che incontra lungo il suo cammino. E non parlo solo di quell'amore difficile da sprigionare dopo aver sofferto e aver deciso di chiudere il proprio cuore. Ma soprattutto del mondo della formula uno dove sembra non esserci posto per le donne, discriminate e ritenute non adatte a un ruolo che pare spetti solo agli uomini. Lei cade. Si rialza con qualche livido. Ma poi torna a camminare per la sua strada a testa alta. Un esempio per tutte noi. Julia è una specie di grillo parlante che ci esorta a non perdere di vista i nostri obiettivi, i nostri sogni.
Jennifer P. è stata una piccola grande rivelazione. Il suo stile è semplice e diretto e la storia nata dalla sua penna è fresca e infonde speranza nei cuori di noi lettrici. Una lettura adatta alle vacanze, senza dubbio.
Questo romanzo è rimasto per qualche anno avvolto dal buio in un cassetto, e proprio oggi vede la luce per la prima volta.
Sono contenta che l'autrice abbia trovato il coraggio di realizzare un suo piccolo sogno e spero che anche voi possiate apprezzare questa storia come ho fatto io. E ricordate: non rinunciate mai ai vostri sogni.
Jennifer P. nasce nella Basilicata del nord nel 1983. Per scelte di vita vive tra le colline modenesi. Consegue la laurea in Informatica e lavora da oltre dieci anni nel campo assicurativo. Sin da piccolissima sviluppa una passione per le auto e la Formula 1, ascolta musica rock ed è una divoratrice instancabile di libri. Adora gli animali e viaggiare. Per lei scrivere resta un gioco, la sua valvola di sfogo, il suo rifugio dalla routine.
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