In un disperato tentativo di salvare la diciannovenne Mia da sé stessa, la ragazza viene trasferita alla Dolor University, un riformatorio nel Regno Unito che ospita ragazzi problematici e pericolosi, che vedono le istituzioni private come il loro personale parco giochi.
A Mia non importa. Dovrebbe provare delle emozioni per curarsene.
Invece, l'unica cosa di cui è capace è tenere la testa bassa, ignorare chiunque, e cercare di sopravvivere ai prossimi due anni.
Finché non incontra Ollie Masters. Con gli occhi verdi, i tatuaggi e la voce di un poeta, Mia ne rimane subito attratta.
Ma a causa delle sue tendenze sociopatiche, sa che la cosa può finire solo in due modi. Sarà lui a liberarla dal suo passato, o sarà lei a distruggerlo?
#prodottofornitodaHeartbeatEdizioni
RESTA CON ME, Libro Uno.
Confusa e irritata.
Ecco come mi ha lasciata questo romanzo, gentilmente offertoci in anteprima da HB edizioni.
Ho domande alla quale non ho trovato una risposta, perché effettivamente non c'è... Per averle bisogna attendere l'uscita del Libro Due, giusto?
Un uccellino mi ha detto che questo romanzo non conclusivo, getta le basi per il prossimo. Quando arriva settembre?
Il romanzo emotivamente mi ha disorientata, le vicende narrate interamente da Mia, la protagonista, si svolgono in questo riformatorio/college che ha tutta l'aria di essere, per via della descrizione, un ospedale psichiatrico. Perché effettivamente al suo interno vi sono studenti con disturbi mentali. Viene loro infatti sottratto tutto, ogni oggetto che potrebbero usare verso se stessi o verso altri. Il personale è praticamente quasi sempre assente se non quando deve intervenire. Gli insegnanti ci sono durante le ore scolastiche. Gli inservienti poco cordiali. E gli studenti... ne conosciamo alcuni. Quelli del gruppo di Ollie, lo stesso di cui Mia poi entrerà a far parte, ma solo a volte, non le piace molto condividere se stessa con adolescenti repressi che non conosce e che non ha affatto intenzione di conoscere. Diavolo, non conosce nemmeno se stessa, cosa l'ha ridotta a essere così. Ma ci arriverà... con il tempo e l'aiuto ci arriverà.
Mia è stata spedita dagli USA alla Dolor, in UK, da suo padre. Un padre che è incapace di gestirla e che ha sempre tenuto il capo abbassato, un padre che non l'ha mai guardata davvero, che non ha mai provato a capirla.
Sono qui, Mia. Resta con me.
Lui era la luce. E adesso si trovava nell'oscurità.
In questo romanzo troviamo una protagonista, seppur con punti deboli, forte. Ha represso le emozioni, è apatica, con nessuna partecipazione emotiva. Ha tentato il suicidio un paio di volte ma non perché è insoddisfatta della propria vita ma perché vuole sentire, ma è fallito perché è stata salvata o interrotta, dipende da quale punto di vista la si guarda.
Poi abbiamo Ollie, Oliver Masters come piace chiamarlo a me. Ollie è l'opposto di Mia. Prova e sente ogni emozione, forse persino troppo rispetto al normale. Siamo abituate, o almeno io lo sono, a protagonisti tormentati, non piacevolmente tormentati, protagonisti che salvano le protagoniste e si salvano da soli. Protagonisti protettivi e possessivi, non protettivi, possessivi, teneri e dolcemente complicati.
Resta con me è un giro infinito sulle montagne russe...
La storia è significativa, durante la lettura mi sono fatta delle supposizioni, e saranno solo supposizioni perché niente è come sembra. La Fiorina è stata brava a tessere la trama.
Oliver inizialmente mi era sembrato più forte di Mia, invece non sarà l'eroe di questa storia. Mi piaceva, ma alla fine... non mi aspettavo che fosse così.
Scopriremo molto sul conto di Mia, ma su Ollie... Oliver Masters è un foglio bianco stropicciato. Ecco cos'è questo protagonista che alla fine scoprirete è più tormentato di quanto vi aspettavate a inizio lettura.
Molto belle sono le riflessioni di Oliver a ogni inizio capitolo, una sorta di mini mini pov e l'epilogo.
Il "finale" vi lascerà sospese...
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