Genere: Narrativa
Pagine: 232
«Come il fiore di loto, Maria doveva tornare a sbocciare dal fango di un amore violento.
Lontana da casa, dalla sua famiglia, in un paese così diverso dal suo.
Javier non era più l’uomo che conosceva.
Il destino è spesso crudele ma a noi non resta che trovare la forza per salvarci».
Anni Venti, Irpinia, Maria conduce con la sua famiglia un’esistenza tranquilla, propria della civiltà contadina, pur desiderando molto di più per sé e sentendosi diversa da tutti. Questo, almeno, fino alla comparsa di Javier, giovane e affascinante possidente terriero di San Salvador. I due si innamorano, e non manca una proposta di matrimonio. Eppure la storia stenta a decollare per le continue scomparse e i misteriosi sbalzi d’umore di Javier stesso. Solo col matrimonio e la partenza dei due per la nuova casa familiare tutto sembra sistemarsi. Ma è solo apparenza. Ben presto Maria scopre di dover lottare contro una suocera autoritaria, un marito violento, e per giunta in un paese straniero, lontanissima dalla sua famiglia. Un amore tossico, fatto di violenza. Ma, proprio come il fiore del loto, che riesce sempre a mantenere la purezza delle sue foglie pur poggiandosi sulla fanghiglia, Maria saprà resistere nell’inferno di questo amore sbagliato trovando la forza di fuggire per tornare a vivere, per completare il suo viaggio ritornando al punto di partenza ma con nuove consapevolezze. Una storia al femminile, ma non solo, delicata e feroce insieme, tutta da scoprire.
Laura Piserchia (1983, Oliveto Citra). Nel 2012 consigliera personale del sindaco di Santomenna con delega esterna alle Politiche Sociali. Sensibile alle tematiche ambientali e territoriali della valle del Sele, partecipa a numerosi movimenti per la tutela del territorio. Ha collaborato con una testata giornalistica online, curando una rubrica di Storia e leggende. Realizza cortometraggi sul terremoto dell’Irpinia e sulla storia delle origini del suo paese natio. Si appassiona al progetto dei Borbone sulla ferrovia Eboli - Calitri.
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