Un accordo tra nemici.
Una maledizione senza fine.
Un amore che metterà in ginocchio un regno.
Tanto tempo fa, gli antenati di Elise si appropriarono della corona del re dei fae. Ora, in quanto nipote dell’attuale e crudele re, il suo compito è fare tutto ciò che è necessario per assicurarsi che la sua famiglia continui a sedere sul trono per secoli a venire. Il problema è che Elise preferirebbe sgattaiolare via per giocare d’azzardo con i servitori invece che partecipare a un ballo come una principessa silenziosa.
Ma quando lo zio dà il via alle negoziazioni per il suo matrimonio, Elise è costretta a smettere di infrangere le regole. Se rifiuta l’accordo, il padre moribondo ne pagherà le conseguenze.
Così, intrappolata dal suo senso di responsabilità, Elise viene affidata a Legion Grey, il bellissimo e misterioso uomo che si occuperà di trovarle un marito. Ma Legion ha tra le sue mani ben più del futuro della nipote del re, e fa nascere in lei rabbia e una passione proibite.
Quando un colpo di stato rovescia la monarchia i due scappano insieme ed Elise scoprirà che lui custodisce più segreti di chiunque altro. Per errore scatenerà una maledizione bestiale che Legion sopporta da quando ha memoria.
Mentre i segreti sul suo passato violento vengono rivelati, si pone il quesito su chi sia il vero erede al trono. La risposta metterà a rischio ancora più vite ed Elise è costretta a fare una scelta impossibile.
Eviterà uno spargimento di sangue abbandonando Legion alla bestia che si porta dentro? O porrà fine alla sua maledizione e riporterà la magia nel regno in cambio di una vita, la sua?
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“Ci son cascata di nuovo” come cantava Achille Lauro, è la perfetta rappresentazione mia, perché ogni volta che dico “basta con le serie”, in un modo o nell’altro mi ci ritrovo sempre in mezzo. Una condanna di ombre e spine aveva attirato la mia attenzione con la sola trama, ma l’inizio è stato lento e, come ogni fantasy che si rispetti, devi entrare nella logica di quello che è quel determinato mondo, con le sue regole, i suoi reali, le lotte interne per il potere, i nome delle popolazioni e le lingue più strane che abbia mai sentito, eppure, una volta che ci sei dentro, fermarsi diventa impossibile.
Elise è tutto quello che non ci si aspetta da una principessa. In poche parole, vive per infrangere le regole, ama combattere e crede ancora nel matrimonio per amore. Quest’ultimo si è perso per dar spazio ai matrimoni per garantire alleanze, quindi simpatizzare per Elise diventa facile, soprattutto per il suo buon cuore e il fatto che fraternizza con la servitù, trattandoli da pari. È veramente impossibile odiarla, nonostante i suoi colpi di testa e la difficoltà nel seguire le regole. E credetemi se vi dico anche che amerete Legion Gray, il mercante che diventerà il suo negoziatore, l’uomo che dovrà trovarle marito. Ho amato le loro interazioni, il loro modo di non comunicare che diventava più assordante di qualsiasi voce, quando tra loro bastava un semplice sguardo per capire esattamente cosa passasse nella testa dell’altro.
Per un attimo non riuscii a respirare. Legion non mi aveva mai toccata così prima, non avrei definito il duello che c’era stato tra noi come un tocco affettuoso. Ma questa volta mi passò il palmo lungo il braccio, e mi tirò a sé, così vicina da poter di nuovo vedere la sfumatura dorata nelle profondità dei suoi occhi scuri.
La trama è tanto esaustiva, ma se cercate un romance dove la componente romantica è preponderante, lasciate che vi dica che le scene spicy sono praticamente nulle, ma sentirete il cuore battervi a mille nel momento in cui le loro mani si toccheranno e la saliva azzerata quando le loro labbra si scontreranno, bramando quella storia d’amore che tanto cercate.
Sembrava voler trovare tutte le mie imperfezioni, studiarle, memorizzarle e accettarle.
La storia scorre senza alcun intoppo, anche se ogni tanto mi perdevo per strada il filone delle varie culture che popola quel mondo, e il tutto viene narrato dall’unico pov di Elise in maniera abbastanza esaustiva, senza lasciare alcun tipo di domanda, se non proprio verso la fine. Devo confessare che mi è mancato il pov di Legion. Mi sarebbe piaciuto conoscere i suoi pensieri in maniera approfondita quando non era con Elise e quando la bestia prendeva il sopravvento.
Mi strinse il mento tra le dita. Si chinò e, sfiorandomi la guancia con le labbra, disse: «Tutto questo è quello che meriti in un marito. E io vorrei, per gli dèi, vorrei essere io a potertelo dare.»
Ero partita senza alcuna aspettativa, pensavo si trattasse del solito fantasy, ma i colpi di scena sono stati tanti, alcuni veramente inaspettati, facendomi cambiare continuamente idea su quello che è stato il mio giudizio finale. Quando ho voltato l’ultima pagina, ero così sopraffatta che sentivo il bisogno di parlarne con qualcuno, al punto da scrivere a un’amica e dirle di leggerlo perché continuo a sentire il bisogno di parlarne, fare congetture e tracciare ipotesi plausibili su quello che sarà il destino dei suoi personaggi, sia quelli principali che i secondari che tali non sono e rappresentano il collante dell’intera storia, prendendosi lo spazio che meritano anche se continuano a restarne continuamente ai margini. Una storia che non ha il solo scopo di intrattenere il lettore per qualche ora, ma che racchiude al suo interno i valori fondamentali dell’amicizia, del rispetto, della fiducia, del coraggio, del perdono. Ci fa capire che le seconde possibilità le meritano chi è meritevole di fiducia perché ha fatto in modo di guadagnarsela con onestà anche se omettere delle informazioni che noi spesso reputiamo importanti non significa necessariamente mentire, e che l’altro deve essere accettato per quello che è, con le sue forze, le sue debolezze, le sue menomazioni fisiche se presenti.
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