Tutti si aspettavano che Violet Sorrengail morisse durante il suo primo anno all’accademia militare di Basgiath, compresa lei stessa. Ma la Trebbiatura è stata solo la prima, difficilissima prova per eliminare i candidati più insicuri, indegni e sfortunati. Ora inizia l’addestramento vero e proprio, e Violet già si chiede come farà a superarlo. Perché non sarà soltanto terribilmente estenuante, brutale e progettato per testare la capacità dei cavalieri di resistere al dolore oltre ogni limite. Il vero pericolo è il nuovo vicecomandante, che ha deciso di dimostrare a ogni costo quanto la ragazza sia inadatta al posto che si è guadagnata a fatica, a meno che non tradisca l’uomo che ama. Forse il corpo di Violet è più debole di quello degli altri, ma di certo non le mancano né l’ingegno, né una volontà di ferro. E soprattutto, il vicecomandante non tiene conto della lezione più importante di Basgiath: i cavalieri di draghi si fanno le regole da soli. Ma la determinazione a sopravvivere non sarà sufficiente quest’anno. Perché Violet conosce il vero segreto nascosto da secoli all’accademia militare di Basgiath e niente, nemmeno il fuoco dei draghi, potrebbe essere sufficiente a salvarli.
È come se avessi impiegato un'eternità a terminare la lettura di Iron Flame, rispetto al primo volume l'ho trovato più lungo soprattutto verso la fine, che mi sembrava sempre più lontana. C'erano parti che sembravano essere messe lì per riempire.
Adesso, quanto bisognerà attendere per il prossimo volume, secondo voi?
Qualcosa mi suggerisce un anno.
Ma non impazzirò nell'attesa... Mi concentrerò su altro o almeno ci proverò, tenterò di non pensare a quel WTF che al 66 capitolo ho espresso a voce alta prima di salutare momentaneamente il mondo dell'Empyrean.
Nel bene, nel male, nell'imperdonabile.
La mia casa. La mia sedia. La mia donna.
Speravo che ci fossero più capitoli con il pov di Xaden, ma anche qui come in Fourth Wing ne abbiamo solo uno. C'è una frase del bellissimo protagonista che cita: “The first year is when some of us lose our lives. The second year is when the rest of us lose our humanity.” Frase che fa riflettere e mi lascia intendere che Xaden non si è ancora svelato del tutto, tiene per sé ancora delle rivelazioni, dei segreti che potrebbero ferire e far perdere la fiducia in lui da parte di Violet, cosa che durante il corso dell'opera è avvenuta. Un bel libro, su questo non vi è ombra di dubbio, ma ho trovato tratti un pochino prolissi e dove avrei voluto si incentrasse maggiormente troppo sbrigativi. A salvare, anche questa volta, il romanzo è stato Xaden. Dio, quando quest'uomo parla prendo fuoco e mi sciolgo al tempo stesso. Ho apprezzato il rapporto di Violet con Brennan e con Mira e con i suoi due draghi. come ho adorato il rapporto creatosi con i suoi amici e con Sloane, la sorella di Liam. Mi è anche piaciuta la parte in cui lei non nel pieno delle sue forze vede Liam... Il rapporto tra Xaden e Violet è migliorato, ho percepito di più il legame, la dinamica di coppia. Ma non mi è successo di restare a fissare la parete o il vuoto al termine come non mi è scesa nessuna lacrima, ho trovato gli ultimi capitoli interminabili. Ho solo due o tre domande senza risposta e spero di averle poi nel terzo volume. Nonostante tutto ciò, ripeto, è un buon libro. Accadono molte cose in queste 700 pagine e seguono tutte un filone, ma al tempo stesso sembra che non succeda nulla di così indimenticabile.
Iron Flame ambientato nel mondo militare, in un'accademia, che forse ricorda alcuni libri fantasy già letti, ha al suo interno draghi e cavalieri, tortura psicologia e fisica, battaglie e molte altre componenti che potrebbero disturbare la sensibilità di alcuni lettori. Cosa che personalmente non mi ha sfiorato minimamente.
Per leggere la recensione del primo volume, cliccate sull'immagine!!
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