venerdì 10 aprile 2020

Review Party: THE RED di Tiffany Reisz




Non fare mai promesse che non intendi mantenere…

Mona Lisa St. James ha fatto una promessa solenne: salvare The Red, la galleria d’arte di sua madre, a qualsiasi costo.
Purtroppo, il nome della galleria non potrebbe essere più appropriato, non solo perché è dipinta di rosso, ma perché è in rosso.
Mona sa di non avere altra scelta che venderla, almeno fino a quando, dopo l’orario di chiusura, un uomo misterioso non fa il suo ingresso. Si tratta di un bellissimo inglese, estremamente seducente, che fa a Mona un’offerta che non può rifiutare: salverà The Red se lei acconsentirà a sottomettersi sessualmente a lui, per un anno.
Di certo, la madre di Mona non avrebbe voluto che lei si vendesse a un estraneo, però, la ragazza è intenzionata a fare qualunque cosa per mantenere la sua promessa...


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Dopo un periodo troppo lungo di silenzio e grazie alla Hope Edizioni finalmente in Italia si torna a parlare della Reisz e dei suoi avvincenti romanzi. 
Evviva!

E lo facciamo in maniera scoppiettante con THE RED, un erotic romance ad alta temperatura. E conoscendo l’autrice non poteva essere altrimenti. Il romanzo ha una particolarità e chi ha letto la fortunatissima serie degli ORIGINAL SINNERS sa di cosa parlo, infatti, come si legge nel primo libro della serie (THE SYREN), è un’opera scritta dalla protagonista, ovvero Nora Sutherlin. Sembra che la Reisz avesse in mente da tanto di procedere con questo esperimento e dopo averlo letto posso affermare quanto la sua trovata sia stata interessante. La storia narrata è intrigante e bollente, e conoscendo Nora, non poteva essere diversamente, non vi sembra?

La protagonista, Mona Lisa St. James, alla morte della madre, eredita la galleria d’arte di famiglia alle soglie della bancarotta. Sebbene la quantità di debiti farebbe pensare alla vendita come unica soluzione intelligente, la promessa fatta a sua madre sul letto di morte la esclude totalmente. Mona ha promesso infatti di fare di tutto per mantenere la galleria e scongiurarne la chiusura. L’intenzione c’è ma la situazione è piuttosto seria e di difficile risoluzione. Mona Lisa è sul punto di perdere le speranze, si rende conto che è davvero impossibile esaudire il desiderio della madre. La vita però ci insegna che nei momenti più neri bisogna avere fede, tutto può succedere, anche un miracolo. Una sera, infatti, proprio all’orario di chiusura, un uomo misterioso si presenta alla galleria offrendosi di aiutarla. La ragazza non riesce a creder e nella sua mente si affollano una miriade di domande. L’accordo è piuttosto singolare: lui le darà una mano per riportare il locale agli antichi fasti in cambio di una sua totale sottomissione per un anno.

«Lei è una giovane donna molto bella e a me piacciono le giovani donne molto belle» rispose Malcolm.«Davvero?»«Sono un intenditore.»«È così? Ha un tipo di donna preferita?»«Prostitute raffinate. Le mie preferite da sempre» rispose lui.«Lei sa che io non sono una prostituta, vero?»«Non ancora. Ma credo che lei sarà una raffinata puttana.»
Lo shock è inevitabile ma dura poco. Malcolm le chiede solo di fidarsi completamente e di lasciarsi andare alla lussuria, senza alcuna remora. Mona deve fare una scelta, è tentata e anche se la cosa più saggia sarebbe quella di lasciar perdere, la promessa fatta alla madre non può essere dimenticata. Le aveva chiesto di fare tutto il possibile per salvare la galleria anche se forse non era certo questo che sua madre avrebbe voluto per lei.
Aveva appena accettato di diventare una prostituta per salvare la sua galleria. Qualcosa diceva a Mona che da qualche parte, là fuori, sua madre fosse orgogliosa di lei.
Tuttavia, data la realtà della situazione, Mona non è nella condizione di aspettare ancora. Inoltre la bellezza disarmante di Malcolm sembra un buon biglietto da visita cui non può e soprattutto non vuole sottrarsi.
«Faremo dei giochi. Lei e io. O meglio: io giocherò e lei starà al gioco. Non riconoscerà la realtà dalla fantasia.»
Il patto è stretto, dunque, Malcolm le farà visita una notte al mese o forse due, avvisandola per tempo, naturalmente. Lei dovrà solo rendersi disponibile e assecondare le sue richieste. Ma chi è quell’uomo che per una scopata è disposto a sborsare un milione di dollari con tanta facilità?
«Sorride come il diavolo» commentò Mona.«Il diavolo non sorride. Il diavolo ghigna» replicò lui.«Parla come se lo conoscesse.»«Ne sarebbe sorpresa se le dicessi che lo conosco?»
 Alla vigilia di ogni incontro Malcolm annuncia il suo arrivo lasciandole l’illustrazione di un quadro che poi, dopo la seduta, le concederà di mostrare nella galleria. 

Undici quadri per undici incontri nei quali Mona Lisa conoscerà ogni aspetto del sesso, a seconda dell’immagine riportata. Ogni quadro suggerito diventa quindi preludio di una scena particolare che viene drammatizzata dagli attori su un palcoscenico in cui fantasia e realtà si rincorrono intrecciandosi di tanto in tanto. Malcolm è un regista sapiente e misterioso, appare e scompare con una facilità disarmante. Conosce a fondo la galleria, sa della stanza con il letto d’ottone in cui Ophelia, la madre di Mona Lisa, ha amato e concepito sua figlia. Proprio su quel letto è nata la ragazza ed è lì che lei saprà la verità.
«Perché io?» chiese lei. «Ci sono milioni di donne in questo paese, milioni nel tuo… perché io?»«Milioni di quadri in questo mondo. Una sola Mona Lisa. Miliardi di donne in questo mondo. Solo una mona Lisa St. James»
Mona Lisa si arrende di fronte al fascino irresistibile di Malcolm, affidandosi completamente nelle sue mani. Si lascia guidare in un viaggio lussurioso e passionale che la porterà per la prima volta a provare sensazioni uniche, a volte forti e dolorose, difficili da dimenticare, che la segneranno nel profondo.
Nessun uomo le aveva mai fatto provare così tante sensazioni come aveva fatto Malcolm. Il dolore non aveva annullato il piacere, lo aveva duplicato, triplicato. Con altri amanti aveva sentito piacere e libidine. Con Malcolm li aveva provati, ma anche dolore e paura, amore e odio. Era la più potente delle alchimie. Si sarebbe venduta ogni notte della sua vita per un altro assaggio di quei bottoni sugli stivali.
 Man mano che i mesi passano il gioco diventa sempre più intenso, al pari del mistero. Entrambi cresceranno fino a toglierci il fiato e ci proietteranno verso un finale tanto inquietante quanto inaspettato.
Il libro è senza dubbio singolare e le tematiche proposte, peraltro descritte con elegante maestria, risultano memorabili e come un’opera d’arte, non sono mai volgari. Insomma, che dire? Bisogna leggerlo, senza alcun dubbio!
Brava Tiffany, o meglio, brava Nora!





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