Shot series
MacKenzie Decker è la risposta a una domanda che Avery non ha mai dovuto porsi.
Si sono incontrati quando lei era una giovane reporter ambiziosa, e non si era ancora asciugato l’inchiostro sul primo contratto di Deck con l’NBA. Anni dopo, sono diventati due persone molto diverse, con le loro cicatrici e i loro successi, ma una cosa non è cambiata. L’attrazione che sfrigola tra di loro in uno spogliatoio è ancora lì. Con le loro carriere stellari la vita di Avery e Deck è stata facile, tranne per quando riguarda la possibilità che non hanno mai avuto.
O almeno, così è stato fino ad ora. E se adesso ci fosse speranza?
#prodottofornitodaNewtonComptonEditori
Protagonista di questa storia un giocatore dell'NBA che nell'apice della sua carriera, al termine di una partita che di positivo ha ben poco, incontra lei.
Una giornalista col viso di una fata, degli occhi angelici ma che, nonostante il suo aspetto, nel suo sguardo si nasconde una guerriera. Bisogna ben esserlo per farsi posto in un lavoro come quello dove il maschilismo, o sessismo che dir si voglia, è alla base di tutto.
Nonostante questo Avery si è fatta spazio in quel campo, a intervistare giocatori, a ottenere scoop e quando la sua strada si incrocia con quella di Deck di sicuro non si aspetta quello che accadrà di lì a poco.
Decker è sempre stato una domanda irrisolta. Morale della favola, al di là di tutte le mie giustificazioni, forse non sono pronta per la risposta, ora che l’opportunità potrebbe ripresentarsi
Dieci anni dopo non è solo la vita di Avery ad essere cambiata, anche quella di Deck.
Non sono più le persone di tanti anni prima eppure, sotto sotto, quel filo che fin dalla prima volta Deck ha scorso fra loro sembra essere ben presente.
La nostra ragazza, però, cerca con ogni modo di combattere tutto ciò perché se una cosa ha imparato, in questi anni, è che le ferite talvolta più nascoste agli occhi umani son quelle che più feriscono, che fanno piangere la notte nel silenzio della propria stanza.
Non è pronta a quel giocatore, non è pronta a ciò che le sta accadendo, sicuramente non è pronta alla determinazione che vede negli occhi di lui, così come all'inaspettata pazienza che sembra dimostrarle nei momenti meno opportuni ma sapete una cosa?
Non esistono scuse quando ci si trova di fronte a certe situazioni, certe persone, certi...
...legami, esatto.
Per quanto loro vogliano dire è inevitabile vedere un legame fra loro.
Devono soltanto capire se è il momento giusto per quello che sta accadendo loro, o se è destinato a ripetersi la stessa cosa di anni fa.
Kennedy Ryan è tornata, eccome se è tornata.
Premessa, di lei in italiano non ho letto tutte le sue opere, complice il fatto che a volte non sentissi quel qualcosa che mi spingeva a leggere quel libro, complice forse che non mi sentissi legata alla storia, complice non so neppure io cosa, però una cosa vorrei dirla: in Vorrei solo te per Natale ho trovato un legame non solo con il libro, anche con la storia, mi son sentita catturare dalle pagine e dalla vicenda perché di una cosa son certa: Kennedy Ryan possiede una delicatezza nello scrivere certe cose fuori dal comune.
In un primo momento non ho particolarmente amato la sua scelta di descrivere poco i personaggi dal punto di vista fisico (o forse poco per me, ho difficoltà spesso a immaginarmi i volti, a renderli che combacino nella mia mente come nella storia e qui ne è stata la prova), ma dal punto di vista emotivo? di vissuto?
E' stato un colpo al cuore.
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