mercoledì 10 novembre 2021

Blog Tour Dark Zone: OBLIQUO INFERNO di Fabio Monteduro


Giorgio Belvisi è un bell’uomo di sessant’anni, ricco e stimato neurochirurgo, con una certa facilità a trovare giovani amanti. Tutto, nella sua vita, sembra andare per il verso giusto, finché un segreto emerge dal suo passato, qualcosa di talmente inconcepibile che lui stesso sembra averlo cancellato dalla memoria. L’accusa di aver ucciso la sua giovane amante è solo il minore dei problemi, vista l’incredibile sequela di accuse che improvvisamente gli piovono addosso.
Ma che cosa lega Giorgio a un prete della provincia siciliana, dilaniato da dubbi di fede e in perenne conflitto con i mostri generati dall’alcol di cui è divenuto schiavo? E perché proprio il commissario di Polizia che lo dovrebbe incriminare, è invece l’unico che non lo ritiene colpevole?
In un crescendo di tensione, ci si avvicina al confronto finale, dove il male assoluto tenterà di porre il suo sigillo infernale.
«Non puoi restare, io sono un prete».
Lo faceva sentire strano il pronunciare le parole del suo sogno e si chiese se in realtà non stesse ancora dormendo.
«Sei un prete, è vero… un prete che sogna.»
Deias arrossì.
«Vieni qui, dai. Vieni a scaldarmi» continuò la donna e, afferratolo per un braccio, lo tirò verso di sé.
Padre Stefano si sentì trascinare in avanti e andò a sbattere contro il comodino: la lampada cadde, fracassandosi a terra e facendo ripiombare la stanza nell’oscurità. Un nuovo lampo solcò il cielo e Stefano vide qualcosa davanti a sé… un’ombra… e poi come il rumore concitato di un frullare d’ali impazzite.
Fu in quel momento che padre Gyasi, richiamato dal rumore, spalancò la porta ed entrò nella stanza, illuminandola con la luce del corridoio.
Stefano era in piedi, tremante, vicino alla finestra; la lampada fracassata in terra e… che Dio lo aiutasse… ombre nere turbinanti di vento… ali, una moltitudine di ali, e tra di esse una figura… che era… era… Gyasi non fece in tempo a rendersene conto: fu scagliato a terra e quella cosa gli fu sopra.

Fabio Monteduro
Autore romano, classe ’63.
Predilige il thriller e l'horror, ma non disdegna "contaminazioni" con altri generi che contemplano il mistero.
Il suo modo di scrivere è definito "cinematografico", in quanto rende "visivamente" le storieche racconta.
I suoi romanzi e i suoi racconti brevi, spesso e volentieri ambientati in Italia, sono caratterizzati da una forte componente emotiva e tracciano in chi li legge, una sottile linea nera... che scompare lentamente nel buio.

Bibliografia:
2004 – “So chi sei …ed altre ossessioni” (raccolta di racconti personale)
2005 – “Avamposto dell’Inferno” (romanzo)
2008 – “Anima Nera” (romanzo)
2010 – “Jodi” (romanzo breve)
2011 – “Zona di Frontiera” (romanzo, solo ebook)
2011 – “Otto Minuti a Mezzanotte” (raccolta di racconti personale)
2012 – “Dove le Strade non hanno Nome” (romanzo)
2014 – “Cacciatori di Fantasmi” (romanzo)
2018 – “AIRAM, La Sindrome della Bambola di Legno” (romanzo)
2019 – “Gli Artigli dell’Aquila” (romanzo)
2021 - …cooming soon… (romanzo)


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