Non c’entra tanto il fatto di cadere, quanto piuttosto come arriviamo a terra.
Ricordo la prima volta che ho posato gli occhi su Cole Lincoln. Sembra ieri che è entrato nella mia vita, coi suoi capelli castani disordinati e gli occhi scuri. All’epoca avevo solo dieci anni, ma ho saputo subito che avrebbe cambiato tutto.
Da quel momento, Cole e io siamo stati sempre insieme, inseparabili, e ingenuamente ho creduto che saremo stati migliori amici per sempre. Ma il “per sempre” non è durato quanto mi aspettavo. Siamo cresciuti e ci siamo allontanati, la vita ci ha separato, ma il mio amore per Cole non è mai diminuito. Anche molto tempo dopo che si è trasferito, lasciando me e la nostra cittadina alle spalle, ancora ho dentro di me un pezzetto di lui, ogni singolo giorno.
Perché Cole non era solo il mio migliore amico, il ragazzo che mi conosceva meglio di chiunque altro al mondo. È stato anche il mio primo amore, una parte del mio cuore.
Quando la tragica morte di un altro amico della nostra piccola cerchia ci riporta faccia a faccia dopo sei anni, ogni singolo ricordo riemerge. Solo che quello che mi ritrovo davanti non è più il ragazzino di cui mi sono innamorata tanti anni fa. L’uomo che ho davanti a me si è indurito, mi intimidisce ed è così dannatamente sexy che praticamente mi sciolgo quando quegli occhi scuri incontrano di nuovo i miei, per la prima volta dopo tutto questo tempo. E come nel momento in cui è entrato nella mia vita, so con assoluta certezza che tutto sta di nuovo per cambiare.
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Non so dirvi cosa mi spinga ad amare questo genere di storie, però quando leggo di trame così non posso far a meno di rimanere attratta da tutto un insieme di cose che nemmeno saprei io come spiegarvi.
Melanie vive a Irving, una cittadina in cui è difficile non conoscersi, non conoscere le storie dei propri vicini.
Basta un attimo quando una Melanie bambina posa lo sguardo sul nuovo vicino, un bambino che come lei girava in tondo nel vialetto con la sua bicicletta.
E' bastato uno scambio di battute, un sorriso, e qualcosa nel cuore di quella piccoletta è cambiato, e probabilmente per sempre. Si dice che il primo amore non si scordi mai, e forse questo in parte è vero, perché inevitabilmente gli anni dell'adolescenza della nostra protagonista son stati segnati da questa amicizia che per lei valeva più di molte altre cose, al punto che orbitavano uno intorno all'altro come satelliti.
Mi è sempre piaciuta questa similitudine, perché rende in pieno l'idea di cosa alcune persone rappresentino, non importa quanto giovani possano essere.
La sua vita non è mai stata semplice, troppi dolori si son susseguiti ma il suo animo è sempre stato pronto ad accogliere l'amore, ad accogliere Cole, la sua amicizia, il suo affetto.
Ad accogliere quelle emozioni anche se era ancora piccola per comprenderne in pieno la loro potenza e quando una serie di avvenimenti la portano a scoprirne l'enormità che sono, qualcosa si incrina.
Son sempre Cole e Melanie, certo, ma con troppe cose non dette e quando lui parte senza voltarsi indietro, o almeno così sembra, qualcosa dentro di lei cambia, e non in senso buono. Quei sentimenti che nutriva giorno dopo giorno, che da boccioli erano lì lì per sbocciare si trovano poi senza il nutrimento di cui avevano bisogno.
È più difficile di quanto pensassi sentirla parlare della sua vita dopo che me ne sono andato.
Di come ha raccolto i cocci e ha fatto quello che doveva fare per se stessa e per la sua famiglia.
È diventata la donna che ho sempre saputo sarebbe stata e da qualche parte lungo la strada mi ha lasciato andare.
È la stupefacente realtà e non posso negare che faccia male da morire.
Dalla parte di Cole non vorrei dirvi troppe cose, perché per me è stata letteralmente una scoperta trovarmi faccia a faccia con lui, con il suo passato ma anche con il suo punto di vista, tanto che è stato impossibile non rimaner stupita di fronte a certe cose.
E ora, anni dopo, qualcosa ha riportato l'uomo che è diventato ad Irving, qualcosa che nessuno di loro due si sarebbe mai aspettato, eppure trovarsi faccia a faccia con quello che sono oggi non rende che più difficile evitarsi.
Loro son cambiati, certamente, ma quello che hanno sempre sentito?
E' cambiato anche lui?
«Mi ero detto che non ti avrei fatto questo.
Che non sarei entrato nella tua vita per mandarla gambe all’aria, ma, cazzo, Mel, è quello che voglio fare.
Voglio stravolgerti in ogni modo e farti sentire come tu fai sentire me.»
How we fall di Melissa Toppen è stata una scoperta sopra ogni punto di vista, partendo dal titolo che forse fa capire in un primo momento l'enormità di sentimenti e di rivoluzioni di cui è ricolmo questo libro, grazie ai pov alterni (in prima persona).
Possiamo dire in che modo cadiamo, ma cadere in cosa? Questa la prima riflessione che mi è sorta leggendo il titolo, lasciandomi un senso di curiosità sottopelle che non vedevo l'ora di soddisfare.
Nell'amore? Nella vita? In quanti modi ci si può rialzare dopo una caduta, rivoluzionandosi?
Tutto questo e molto più, cari lettori, perché ad oggi son felice (e in questo momento anche un po' commossa dopo questa lettura) di dire di aver trovato una nuova scrittrice di cui, probabilmente, potermi innamorare perché se questo è il modo in cui ho conosciuto l'autrice... Ne vorrei assolutamente di più.
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