Grazie alla conquista di Crocevia e all’ascesa di Everett al trono dello Strixos, il Collettivo avanza implacabile verso la sottomissione di ogni essere vivente.
Nonostante la guida di Khaleros, la sconfitta dei ribelli è imminente. L’unica speranza per salvare il Multiverso dalla schiavitù è la Fiamma Azzurra, ma con Eldlilja dispersa e Ombra corrotta dalla rabbia di Kitsune tutto sembra perduto.
Così, mentre Maeve e Leonard tentano l’impossibile per proteggere la popolazione, Jake e Oni sono pronti a intraprendere una missione disperata per salvare i compagni catturati dal Collettivo e ritrovare gli amici dispersi tra le varie dimensioni.
I folli piani di Everett, supportato da Omega e dallo Schiacciasogni, sono di nuovo in moto e anche il sacrificio più estremo non sembra in grado di fermarli. Il destino di ogni essere vivente giace nelle mani di Skald e Odin, ma il loro passato è pronto a separarli ancora una volta.
La guerra per la sopravvivenza del Multiverso è ormai alla sua pagina conclusiva e non ci saranno ulteriori possibilità di ribaltarne l’esito. È vita o morte, libertà o schiavitù, tutto o niente. Un’ultima folle corsa, tra adrenalina e ironia, verso la fine di questa grande avventura.
Un vivido bagliore scarlatto le inondò gli occhi, traboccò e serpeggiò attorno a lei. Le si avvolse attorno, a spirale, fino a formare un'armatura di luce evanescente che richiamava le fattezze dell'orco. Il kimono le ondeggiò attorno, mosso da un vento invisibile. Il volto traslucido di Kanabo si sovrappose al suo, mentre la forza di cento uomini le pervadeva le membra.
Svoltò l'angolo e indicò i Monol, il dito proteso verso il petto del più grosso. I due guardiani la notarono e si affrettarono a raccogliere i disgregatori. Lei scattò, lo sguardo fisso sui fucili che, a poco a poco, raggiungevano la posizione di tiro. Non rallentò e iniziò a zigzagare, balzando da una parete all’altra senza toccare terra. I Monol, disorientati da un movimento tanto innaturale, provarono ad aggiustare la mira. Non ci riuscirono.
Oni atterrò in mezzo a loro e fu tempesta.
Con un calciò scostò il fucile di un alieno e lo centrò allo sterno col dorso della mano.
Fu come colpire il cemento, ma Kanabo decuplicò la sua forza e il Monol si accasciò dolorante. Senza fermarsi, la Convocatrice sfilò il disgregatore all’altro con una presa a uncino e gli stampò il palmo sotto la mandibola. L’alieno ondeggiò all'indietro, così Oni ne approfittò per rifilargli due calci in faccia. La giovane roteò in aria e atterrò a piedi uniti sullo stomaco dell'avversario già a terra, che perse i sensi all’istante.
Quello ancora in piedi, il più grosso, si sollevò in tutta la sua altezza e si gettò in avanti per abbrancare la ragazzina, col risultato di beccarsi due gomitate in faccia e un gancio al fianco. Quando si chinò, privo di fiato, Oni gli rifilò una manata dietro il ginocchio per farlo abbassare e gli calò il tallone sulla nuca.
Il Monol crollò a terra, tramortito.
Picture: Oni
Credits: InHyuk Lee
Daniele Viaroli nasce a Milano trentatré anni fa, ma passa buona parte della sua vita in un paesino al limitare di un bosco protetto. Istruttore di arti marziali, attore e autore teatrale, studia Lettere Moderne all’Università di Bergamo. Si affaccia al mondo della scrittura in tenera età, ma è solo con la saga della Fiamma Azzurra che trova finalmente la sua dimensione.
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