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In questo primo giorno d'estate eccomi a scrivere la recensione di IL NODO di Pam Godwin, edito GEP. Non avevo mai letto nulla di questa scrittrice e ammetto che non so se mi piace abbastanza, ma di una cosa sono certa, se verranno pubblicati i prossimi volumi della serie I sentieri del peccato, li leggerò perché a mettere curiosità Pam è davvero in gamba. L'inizio di questo romanzo dalle sfumature dark, erotic e romance, parla non solo di seconde possibilità, ma di resilienza. Ha un timbro crudo, una storia difficile. Parla di crescita, vedremo lo sviluppo dei personaggi, parla di dolore e di accettazione.
I protagonisti sono Jake e Conor. Il romanzo inizia con il compleanno di Conor, sedici anni. Conor e Jake si conoscono sin da quando erano piccoli, sono innamorati l'uno dell'altra. Jake desidera che il sedicesimo compleanno della ragazza che ama sia speciale, prima di oggi non hanno mai fatto sesso, ed è in programma per quella serata lontani dal ranch, vicino agli alberi sotto le stelle.
Ma le cose non vanno come avevano previsto, quella notte Jake, Conor e i rispettivi fratelli di ognuno verranno aggrediti da due banditi, questi li legheranno, li imbavaglieranno e infine abuseranno di Conor. In quel momento tutto si spezza, niente sarà più come prima. Il nodo della corda che li legava si districherà...
Sono trascorsi cinque anni da quella notte e Jake e Conor sono stati separati a lungo, il fratello di Conor sta finendo di scontare la sua pena in carcere, per essersi difeso, per aver ucciso uno dei due banditi e una persona sbagliata... Mentre Jake e suo fratello gemello cercano di sistemare le cose. Cose losche, corrotte. Di eliminare il male. Male che vuole far fuori Conor e Lorne. Conor non è al sicuro, ma si accerteranno che lo sia. Lorne è dietro le sbarre, non riusciranno ad arrivare a lui, o almeno non come sperano.
Conor non ha trascorso quegli anni in serenità e non si è affatto ripresa da tutto ciò che ha subito, come se non bastasse il padre la picchiava. E ha molte difficoltà con i suo disturbo da stress post-traumatico.
Farà ritorno al ranch, ha un obiettivo e un conto in sospeso: far fuori uno dei due banditi che le ha fatto del male, portandogli via la sua innocenza, la sua prima volta. Cancellando ogni sogno, ogni desiderio.
Jake ora è un uomo adulto, non è più il ragazzino di un tempo, si è formato. Ha intenzione di annullare tutti i fattori scatenanti di Conor, rivuole indietro la ragazza di un tempo. Dovrà lavorarci sopra. È pronto a sistemare le cose e farà di tutto per Conor. Lei è sua.
Mi manchi più di quanto tu sappia.
Ammetto che l'Opera mi ha spiazzata più volte, per gusto personale trovo che ci siano aspetti positivi e altri che non stanno né in cielo e né in terra e son dovuta andare a rileggerli. La si legge perché invoglia il lettore a scoprire. I pov sono alterni. Se amate i protagonisti dominanti, protettivi e "vendicativi" questo è il romanzo che fa per voi, se siete deboli di stomaco, faticate ad accettare questo tipo di realtà e non gradite le storie dove al suo interno vi sono protagoniste violentate, sodomizzate e abusate, non lo consiglio.
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