venerdì 23 febbraio 2024

BRIDE di Ali Hazelwood


Misery Lark, l'unica figlia del più potente Consigliere dei Vampiri del Sud-ovest, è ancora una volta un'emarginata. I suoi giorni nell'anonimato tra gli Umani sono finiti: è stata chiamata a sostenere una storica alleanza per mantenere la pace tra i Vampiri e i loro più acerrimi nemici, i Lupi, e non vede altra scelta che arrendersi allo scambio. I Lupi sono spietati e imprevedibili e il loro capo, Lowe Moreland, non fa eccezione. Governa il suo branco con severa autorità, ma non senza giustizia. E, a differenza del Consiglio dei Vampiri, non senza sentimento. È chiaro, dal modo in cui segue ogni movimento di Misery, che non si fida di lei. Se solo sapesse quanto ha ragione... Perché Misery ha i suoi motivi per accettare questo matrimonio di convenienza, motivi che non hanno nulla a che vedere con la politica o le alleanze, e tutto a che fare con l'unica cosa che le sia mai importata. Ed è disposta a qualsiasi cosa pur di riavere ciò che le appartiene, anche se questo significa una vita nel territorio nemico... da sola con il lupo.

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Sapete quante volte ho riletto questo libro prima di scriverne la recensione? Quattro.
Quante volte me ne sono innamorata? Cinque o giù di lì.
Ad oggi Bride è il primo fantasy dell'autrice Ali Hazelwood, un fantasy che riprende le caratteristiche che tanto hanno accompagnato la serie contemporary a tema Stem facendoci battere il cuore:
un pizzico di nerd, lo slow burn ed un crescendo di emozioni ma anche il tropes opposites attract!

In fondo chi meglio di Misery, la nostra protagonista vampira, e Lowe, il nostro mutaforma, possono incarnare al meglio questi tropes?

Un'alleanza deve essere sancita per la pace delle razze, qualcosa deve ristabilire la pace fra queste due razze e a simboleggiarne l'unione non possono essere due persone a caso, ma due esponenti piuttosto potenti. Un po' come Misery e Lowe. D'altronde lei in questo momento farebbe di tutto per studiare più da vicino i lupi, ha un motivo ben preciso per accettare questo scellerato patto, anche se così facendo dovrà per sempre rinunciare al suo anonimato nel mondo degli umani, qualcosa che con le unghie e con i denti aveva costruito.
E Lowe... ragazzi, Lowe non è pronto a ciò che significherà, per la sua vita, la sua nuova compagna vampira.

Antichi nemici stanno tramando contro di loro, ma il problema? Il fuoco nemico non è per niente chiaro e per salvarsi dovranno venire a patti con le proprie paure, ma anche col motivo che ha spinto la protagonista a questo matrimonio, perché se riusciranno a risolverlo potranno anche svelare coloro che attentano alla vita di una persona molto cara a Lowe, anche se, siamo sinceri, di una cosa son certa: non hanno idea del viaggio che li aspetta. 

«Tu non sei un problema, Misery. Sei un privilegio.»

Il rapporto fra i due, mano a mano che viene narrata questa storia, muta e cresce come solo un buon slow burn può fare, e il lettore, complice il punto di vista fisso di Misery, è molto più che semplice spettatore. Ali Hazelwood è riuscita a creare un fantasy delineando un'alleanza che incarna alla perfezione il tropes opposites attract, dal momento in cui non innamorarsi delle dinamiche che ci attendono, capitolo dopo capitolo, è impossibile. Quello che ho più apprezzato è stato ritrovare alcuni elementi caratteristici dei suoi libri in una nuova versione, un po' stravolti ma ugualmente mozzafiato.
Quando dico slow burn alcuni potrebbero storcere il naso, ma è così che vedo l'opera, dove al primo posto non ci sono solo i sentimenti ma anche le dinamiche all'interno del branco di Lowe, rendendo la parte spicy più un piacevole contorno che una portata principale, e nonostante io ami i libri con una componente spicy molto marcata, questo mi ha fatto innamorare, complici i colpi di scena, le emozioni di cui è saturo il libro o, ancora, il modo in cui vengono descritte due specie di cui pensavo averne letto di ogni.

Ora, arrivata fino qui, posso fare un mezzo spoiler? Non è uno spoiler vero e proprio ma più una preghiera:
Cara Ali Hazelwood, questo libro sarà un apri pista ad una serie, vero? Perché ho già  in mente due o tre personaggi di cui DEVO assolutamente saperne di più. Un po' come Owen o Serena. Ci siamo capite Hazelwood? Io terrò le orecchie aperte, ma tu non rendere il mio cuore infranto.

Il libro in pillole
  • autoconclusivo
  • pov I persona (lei)
  • tropes: slow burn, opposites attract, forced proximity.


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