venerdì 15 dicembre 2017

LOST LOVE. Gli amori che si perdono nel blu di Fabiola Danese



Gabe, fratello di Haze e Roona, ha solo la sua chitarra quando decide di lasciare tutto per girare il mondo a bordo della sua Camaro. Tra note spezzate e pugni nello stomaco, il giovane musicista è alla ricerca di qualcosa per cui valga davvero la pena vivere, qualcosa che spazzi via quel senso di vuoto che gli buca il petto. E quando i suoi pugni rotti incontreranno gli occhi tristi di Aria Myers, non ci sarà più spazio per nient’altro. Dentro di lei qualcosa si è spezzato per sempre, un terribile peso che la costringe a respingere la vita, l’amore e ogni tipo di relazione. Tra scontri, gelosie e baci che bruciano la pelle, Gabe e Aria finiranno per colmare i propri vuoti, salvandosi e distruggendosi a vicenda. Ma se è vero che a volte bisogna un po’ perdersi per ritrovarsi, fin dove si è disposti a spingersi per non smarrire davvero ogni cosa? 
Un ragazzo dal passato difficile, il pugno facile e un grande cuore. Una ragazza triste, rotta, incapace di creare legami. Due anime perse, il bisogno di salvare e di essere salvati. L’amore, questa volta, basterà?

(Lost Love è il secondo libro della Crush Soul Serie e contiene scene con un linguaggio forte, rivolte ad un pubblico prettamente adulto.)
Gabe è in viaggio da un anno alla ricerca di se stesso. Ha deciso di lasciarsi temporaneamente alle spalle quello che lui considera “casa” e le due persone più importanti della sua vita: Roona e Haze, sorella di sangue e sorella per scelta. Dentro di lui cova una rabbia che ha radici profonde, e fare a pugni è l’unico modo per spegnere i pensieri.
Gabe è un musicista di talento, riproduce cover di artisti famosi con nuovi arrangiamenti, per sentirle anche un po’ sue, e aspettando il momento migliore per far conoscere al pubblico le sue di canzoni; ma sa bene che la musica è un affare serio e forse cerca solo la persona adatta per aprire il suo cuore e farglielo conoscere sulle note di una canzone scritta e composta da lui. Arrivato a Charleston, il suo primo pensiero è procurarsi un ingaggio; non più di due o tre giorni, per poi ripartire verso una nuova avventura. Peccato che non aveva messo in conto di imbattersi in Aria Myers, coproprietaria del LadyBug, sprofondando in quegli occhi carichi di tristezza e con una storia da raccontare. Così quando Pitt, il fratello di Aria, gli propone di fermarsi per un mese, offrendogli anche un posto per dormire, non ha bisogno di sentirselo chiedere per una seconda volta, accettando senza alcuna esitazione.

È buffo. Ero venuto qui in cerca di qualcosa da salvare in me, qualcosa per cui valesse la pena alzarsi la mattina. Il fatto di avere uno scopo dopo tanto tempo, mi fa di nuovo sentire utile. E questa è una dannata boccata d’aria fresca.

Aria non è rimasta indifferente a quel ragazzo con gli occhi diversi, ma sa anche che lui è uno di quei tipi che portano guai, quindi decide che sarà off limits per lei, che di guai ne ha già abbastanza. Ma qualcosa di ancora più profondo avvicinerà i due ragazzi, un passato difficile alle spalle, un paio di occhi che chiedono aiuto, un bel viso con il labbro sempre spaccato e dal pugno facile, la voglia di smettere di stare in apnea e tornare in superficie per riempirsi i polmoni di aria. Una ragazza piena di casini e un musicista che cercherà con la sua musica di riportare l’ordine nella sua vita.

Se dovessi descrivere la sensazione di cui è fatta questa canzone, direi che si tratta di una coperta avvolgente e soffice, pronta a ripararti anche dal più brutto dei temporali, lasciandoti addosso una voglia matta di credere di non aver bisogno di nient’altro che di un abbraccio.

Perdonate il mio essere rimasta troppo sul vago, ma questa è una di quelle storie che non possono essere riassunte perché rischierei di dire troppo senza dire niente. Come il romanzo precedente, Even if it hurts, anche questo è uno di quei romanzi da assaporare lentamente, perdendosi tra le pagine di questa tormentata storia e nel difficile passato che caratterizza i protagonisti.
Ancora una volta Fabiola Danese ha saputo disegnare e delineare con grande maestria una storia senza precedenti; due personaggi dal difficile passato che cercano nel dolore e nella sofferenza la loro redenzione. Primo esperimento di scrivere una storia interamente dal pov maschile che è riuscito alla grande, perché per Gabe avevo grandi aspettative, e ancora una volta non sono state deluse.
Chi ha letto il romanzo precedente, ha già avuto modo di conoscere Gabe. Il suo passare da una famiglia all’altra, la felicità di aver trovato una famiglia che lo accettasse per poi vedere i propri sogni infrangersi e tornare in orfanotrofio, la paura di perdere la sorella minore, hanno col tempo forgiato il suo carattere, ma allo stesso tempo l’odio ha scavato in lui radici profonde. Non perdona tante cose alle persone del suo passato, continua a portare rancore per gli avvenimenti accaduti, anche se continua a ringraziare Haze per averlo salvato e aver mantenuto fede alla promessa fatta in quel locale davanti a una tazza di cioccolata calda. E forse è proprio questo che cerca di fare con Aria. È sicuro che anche lei debba essere salvata, portandolo a prendere decisioni importanti nella sua vita, come rinunciare a lei affinché possa essere felice e ritrovare la ragazza che era un tempo.

Mi è bastato poco più di un mese per perdere la testa per lei. Per imparare che dietro ai suoi ‘no’, ci sono solo mille paure. Che dietro alla sua aria da dura, si nasconde una fragilità con cui non avevo mai avuto a che fare. E senza nemmeno volerlo, mi sono innamorato di lei, proprio come quando si guarda un vecchio film in bianco e nero. All’inizio fai fatica ad abituarti alla monotonia, ai colori inesistenti, ma alla fine vieni talmente rapito dalla storia da dimenticare tutto il resto.

Difficile è descrivere il dolore di Aria, il suo continuo perdersi bevendo alcol per dimenticare, senza pensare al fratello in apprensione per lei. Quando si è giovani si fanno tante stupidaggini e si prendono decisioni sbagliate, ma lei ha una seconda occasione e sembra che voglia buttarla tutta, chiudendosi nel suo dolore e nel suo senso di colpa. Un musicista riuscirà a far breccia nel suo cuore, abbattendo il muro delle diffidenze e cercando, dietro la tristezza di quegli occhi, il bagliore di un semplice sorriso. Niente unisce due persone più di un passato comune e un dolore in grado di dilaniare l’anima.

«So che ci tieni a lei, anche se ancora non sai quanto. E credimi, sono felice che stiamo così le cose, ma voglio metterti in guardi, Gabe. Aria è davvero… nei casini fino al collo e non voglio che vi distruggiate a vicenda. Perciò, se la tua intenzione era di divertirti un po’ finché non te ne andrai, allora sappi che hai fatto proprio una scelta di merda, perché con mia sorella ci sarà ben poco da divertirsi. È una ragazza difficile, con un mucchio di problemi irrisolti e il cuore a pezzi. E dal modo in cui ha cominciato a guardarti, credo che tu possa o solo ucciderla o solo salvarla. Niente mezze misure. Perciò, amico, fai una scelta. Sii all’altezza di salvarla, oppure vattene finché sei ancora in tempo.»

Una storia che va al di là del semplice racconto; quello che ci piace dei romanzi è che ci aiutano a dimenticare per qualche ora il mondo reale, facendoci sognare amori impossibili e un happy ending da standing ovation. Quello che troverete in questo romanzo è qualcosa che va oltre, perché questa è una di quelle storie che invitano alla riflessione, forse facendoci rivalutare decisioni prese in passato e portandoci a rispondere ai tanti “perché” e “se” della nostra vita; una storia che ci farà capire che molte delle cose che capitano sono già scritte nel destino, ma che noi siamo gli unici artefici della nostra felicità, affrontando di petto le situazioni che si presentano con il sorriso sul viso e una mentalità più positiva. È difficile superare alcuni traumi del passato, perdonare le scelte sbagliate fatte, ma è anche vero che bisogna perdersi per poi ritrovarsi, e che non ci saremmo mai riusciti senza una persona al nostro fianco che ci indicasse la via migliore da seguire; nel caso di Aria si trattava proprio di un ragazzo dagli occhi di colore diverso con la chitarra in mano, pronto a farle conoscere la melodia del proprio cuore.
Se cercate una storia in grado di emozionarvi, che ci faccia riscoprire il lato magico di questo Natale, non posso fare a meno di consigliarvi questo romanzo perché i miracoli accadono, soprattutto quando non ce lo aspettiamo.
E ora, cara la mia autrice, sappi che mi aspetto qualcosa di più dalla sorella di Gabe, Roona. Curiosa e impaziente di leggere la sua storia.



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