In questo racconto natalizio, la Walker immagina come sarebbe potuto essere il primo Natale di Travis alla Sutton Station.È una sorta di "what if", qualcosa che tecnicamente non è accaduto, come dice lei stessa nella nota introduttiva. La storia si colloca temporalmente tra il terzo e il quarto romanzo, ma è consigliabile leggerla dopo aver concluso tutta la serie, perché nel presentarla la Walker fa riferimento ad avvenimenti legati all'ultimo libro, per tirare le fila della storia e ricordarci a che punto eravamo.
Travis stava alla Sutton Station da poco più di un anno. Tecnicamente eravamo fidanzati, ma non lo avevamo detto a nessuno.
Lui era felice anche solo di sapere che avevo detto di sì, e io dovevo affrontare alcune cose per schiarirmi le idee.
Sapere di essere all'altezza di Trav era una cosa, ma tutt'altra cosa era chiedermi se ero all'altezza di essere un marito e un padre.
La vita alla Sutton Station non era mai stata più bella di così. Gli affari andavano alla grande. Gracie, la bambina di Trudy e Bacon, non aveva neanche un mese ed era un amore, Ma era in buona salute e il mio rapporto con Laura e Sam procedeva bene.
E Travis? Beh, la vita con lui era ancora praticamente perfetta.
Ma, per lo sgomento di Travis, il Natale alla Stazione era solo un giorno come un altro. Un giorno in cui ci si alzava prima dell'alba, si dava da mangiare agli animali, si aggiustava quello che c'era da aggiustare, e si controllavano gli abbeveratoi mentre si cercava di tenersi al riparo dalla temperatura rovente.
E quell'anno non era molto diverso.
Solo che era il primo Natale di Travis alla Sutton Station.
Il fatto che non ci impegnassimo con le decorazioni e con i festeggiamenti lo confondeva, se devo dire la verità, lo deludeva anche.
Questa novella natalizia temporalmente è da collocare tra il terzo e il quarto libro della serie ed il pov è sempre quello di Charlie, ma non per questo Trav perde il suo spessore. Nonostante si tratti solo di una cinquantina di pagine, N.R. Walker ci ritrasporta nel torrido Outback dove la terra rossa scorre direttamente nelle vene dei suoi abitanti. Come per Trav, tutti noi consideriamo il Natale una festa da trascorrere in famiglia, davanti ad un tavolo imbandito e con temperature polari per strada. I cinquanta gradi e passa alla Sutton Station rischiano di cuocere vivo il ragazzo texano, ma Trav vorrebbe riuscire a far percepire a Charlie e al resto della “banda” l’atmosfera natalizia.
Vediamo come Charlie sia felice, come sia così diverso dall’uomo che era nel primo libro. Bacon che si rivolge a lui come “amico” invece che “capo” sarebbe stato impensabile prima dell’arrivo di Trav. Possiamo dire che, al di là di ciò che si conquisterà poi nel quarto libro, questa novella rappresenta un modo per poter prendere coscienza dei grandi cambiamenti avvenuti in Charlie e nella sua stazione, la sua maturazione sia come persona che come proprietario terriero. Soprattutto prendiamo visione del suo immenso cuore di panna e della sua vena romantica.
Un racconto che, nonostante l’atmosfera natalizia sui generis, porta il cuore del lettore nella magia del Natale dove, al di là dei meri regali, si spera di riuscire a condividere momenti da ricordare con la propria famiglia.
«[…] Devo dire, Trav, che quando parli di famiglia riferendoti a me e te, sento qualcosa qui dentro,» dissi, mettendomi la mano sul petto. «Riesci a sentirlo? Mi fa battere il cuore tutto fuori tempo.»
Per la verità, mi piaceva semplicemente guardarlo mentre dormiva. Non in modo inquietante. Era più in modo non riesco ancora a crederci. Mi meravigliava ancora che quell’uomo fosse mio. E non avevo dubbi che mi sarei sentito ancora così di lì a quarant’anni.
«Non voglio mai deluderti, Travis,» dissi a voce bassa. «E quando hai una relazione, il punto è proprio fare delle cose che rendono felici il tuo partner, no? Ed era il tuo primo Natale qui. Volevo che fossi felice. Ecco tutto.»
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N.R. Walker è un’autrice australiana, che ama il gay romance.
Ama scrivere e passa fin troppo tempo a farlo, ma non lo cambierebbe per nulla al mondo.
È molte cose: una madre, una moglie, una sorella, una scrittrice. Ha dei ragazzi carini carini che vivono nella sua testa, che di notte non la lasciano dormire a meno che non dia loro vita tramite le parole.
Le piace quando fanno cose sconce… ma le piace anche di più quando si innamorano.
Soleva pensare che fosse strano avere delle persone che le parlavano nella testa, finché un giorno non ha incrociato altri scrittori che le hanno detto che era normale.
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