Mi chiamo Christian King e sono un Navy Seal, una macchina da guerra addestrata per colpire senza rimorso. Sono abituato a non sentire niente, ad agire secondo il mio senso del dovere e a non lasciarmi trasportare dalle emozioni, ma non avevo messo in conto di non essere invincibile. Quando sono stato colpito e sono finito in questo maledetto ospedale, l'unica cosa sulla quale riuscivo a concentrarmi era la mia rabbia per quello che mi avevano tolto, fino a quando dalla mia porta non è entrata una ragazza timida con la divisa da infermiera e gli occhi più azzurri che io abbia mai visto. Per la prima volta, dopo tanto tempo, ho sentito qualcosa di diverso dal rancore e ho deciso di fregarmene delle conseguenze. Lana Young ha la mia stessa rabbia verso la vita, la mia solitudine e il mio dolore cuciti addosso e giocare a mescolarli è una tentazione troppo forte per poter resistere. Lascio che il suo dolore si mescoli al mio e che mi insegni a guardare le stelle, a sperare e credere ancora in qualcosa, permettendole di sfiorare le mie cicatrici. Ma sono egoista, sconsiderato e impulsivo. Perché il dolore genera dolore, è pericoloso e non c’è niente di affascinante in questo. Lana sta fuggendo da qualcosa, nasconde un segreto che protegge con tutte le sue forze e non permette a nessuno di avvicinarsi davvero a lei. E io sono pieno di problemi e devo pensare solo a tornare alla mia vita, a camminare di nuovo e ai miei figli. Ma allora perché non riesco a stare lontano da lei?
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Il problema di quando tocchi il fondo e ritrovi un po' di pace con qualcosa che non credevi nemmeno di volere, è che diventi un bastardo. Non te ne frega niente di quanto possa essere sbagliato e fare male alle persone che ami, la vuoi e basta e faresti qualsiasi cosa per averla. Anche se non dovresti.
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Ho potuto percepire il dolore e la rabbia di Christian, il suo voler a tutti i costi cavarsela da sé perché altrimenti sarebbe stato “poco uomo” agli occhi degli altri. Ho quasi rivissuto in testa la sua ultima missione, come se l’evento avesse toccato me direttamente e provassi nel cuore una rabbia incontrollabile nei confronti di quella causa in cui aveva dato se stesso senza riserve. Ho percepito i silenzi e il rancore della moglie, come se lui dovesse imporsi di superare il dolore nel minor tempo possibile e potesse tornare a dedicare tempo alla sua famiglia. Un mix di sentimenti negativi e spesso contrastanti tra loro che sembrano trovare una sorta di pace quando Lana entra in quella stanza.
Fingo che sia di nuovo la prima volta, quella in cui mi accorgo che il corpo di una donna può farmi sentire a casa, e la bacio. La bacio ancora, respiro dentro di lei e lascio che mi cambi un po', un'altra volta.
Lei è un’infermiera timida, silenziosa, che svolge al meglio il proprio lavoro, con lo sguardo basso e piccoli rituali per calmare il nervosismo. Ha una storia turbolenta alle proprie spalle, non riesce a fidarsi di nessuno. Ha così tante cicatrici addosso che non basterebbe una vita a farle guarire. Ma quando Christian la tocca, la sfiora, lei non ha paura. Sa che lui non le farebbe del male e, per la prima volta dopo tanto tempo, riesce a confidarsi con qualcuno senza sentirsi giudicata. Lana è giovane, ma ha dovuto crescere in fretta; ha dovuto imparare a badare a sé, si è costretta a mettere da parte le proprie paure per un bene ancora più grande, e sa che dovrebbe stare lontana dal SEAL perché lui ha una famiglia e non la metterà mai da parte per una come lei.
Lo so che Christian è pericoloso, è fuoco e tempesta e io sono una barca che fatica ad attraccare anche quando il mare è calmo, ma non riesco a lasciar perdere.
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Un grazie di cuore ad Alessia per avermi fatto emozionare, per aver dato voce a due persone come i protagonisti di questa storia, per avermi tenuto compagnia in questi giorni di clausura forzata. Grazie per avermi fatto sognare e sospirare. Guardare le stelle, ora, avrà un nuovo significato.
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