mercoledì 12 ottobre 2022

Blog Tour Dark Zone: LA DANZA DEI RAGNI di Luigi Carrozzo



Arianna è terrorizzata, non capisce che cosa stia accadendo: perché non riconosce i volti delle persone, anche quelle a lei più care? Perché le sembra che si trasformino in qualcosa di alieno e mostruoso?
Mentre è in cerca di risposte, si trova d’improvviso sballottata avanti e indietro nel tempo.
Comincia così a rivivere attimi dell’infanzia, i primi giorni da sposa, riprova le contrastanti emozioni di un disastroso viaggio in Corsica, scorge perfino cosa l’attende nel suo futuro più lontano.
Non riesce a darsi una spiegazione, ma una cosa è certa: dalla sua memoria mancano alcuni tasselli, frammenti di vita che le sono del tutto oscuri. Solo ritrovandoli, solo facendo luce su quelle parti potrà comprendere appieno il senso di ciò che sta accadendo. Arianna dovrà quindi addentrarsi nella sua psiche e, una volta scovata la vera radice del male, sarà costretta a fronteggiare l’orrore.
Aveva perso la cognizione del tempo. Per quanto era rimasta seduta con il viso affondato nelle mani? Ora voleva solo andare a casa e stramazzare sul letto. Tanto le cose, prima o poi, si sarebbero messe a posto da sole, o si sarebbero compromesse per sempre.
A sguardo basso raggiunse il lavandino. Il sapone le schiumò fra le dita. Frullò le mani sulla conca di ceramica sgrondando l’acqua in eccesso. Finalmente alzò gli occhi. Vide il suo volto riflesso. Si soffermò sull’immagine: si accorse di qualcosa di strano, sebbene non sapesse dire precisamente che cosa.
Studiò la faccia come se la vedesse per la prima volta. Notò i nei, le asprezze della pelle, le rughe. Il disegno delle sopracciglia. Le increspature delle labbra, i contorni del viso, la corona dei capelli. Più la fissava e più quell’immagine perdeva nitore: vibrò, si velò come se una patina di miele scorresse sulla superficie di vetro. La donna allungò una mano, e in quel momento, tra lo stupore e la paura, l’immagine allo specchio chiuse gli occhi. Poi fu il buio.



Luigi Carrozzo è nato a Salerno. Dopo un periodo trascorso tra Parigi e Firenze, ora vive a Milano.
Suoi racconti sono comparsi su diverse riviste e antologie.
Per la DZ edizioni, nel 2020 ha pubblicato il romanzo horror Il pane dei morti. Per lo stesso editore, nel 2021 ha partecipato con un suo testo al libro illustrato Hell Gate di Roberto Bianchi.



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