martedì 20 giugno 2017

Farsi forza di L.A. Witt



Serie Tucker Springs, Libro 1

Jason Davis è in grado di gestire una rottura. E un mutuo esagerato. E un’attività che non si decide a decollare. E il dolore lancinante di una lesione alla spalla che lo tiene sveglio la notte. Ma tutto insieme? Non è altrettanto facile. Quando infine la spalla lo porta a un punto di rottura, Jason segue il consiglio di un amico e accetta di provare con l’agopuntura.
L’agopuntore Michael Whitman è un padre single che fatica ad arrivare alla fine del mese. Quando un amico comune gli manda Jason come paziente, e quest’ultimo suggerisce di andare a vivere insieme per alleviare le rispettive difficoltà economiche, Michael coglie l’opportunità al volo.
Ma in poco tempo Jason inizia a pentirsi della proposta: è troppo attratto da Michael e vivere con lui è più difficile del previsto. In effetti la tentazione di ammettere i propri sentimenti sarebbe quasi irresistibile, se non fosse che Michael è etero. O almeno, questo è ciò che sostiene il loro amico comune.




Dopo aver letto praticamente tutti i libri tradotti in italiano di questa autrice, penso che questo sia il più realistico, il più corrispondente a quella che potrebbe essere la vita vera.
Jason è un uomo con consistenti problemi finanziari, la sua attività sta passando un gran brutto periodo ed il suo ex l’ha lasciato ad occuparsi da solo anche del mutuo. Inoltre un incidente con la bici gli ha danneggiato la spalla che lo tormenta con fitte di dolore continue. Insomma, come si direbbe oggi, mai ‘na gioia per Jason. Certo, alcuni potrebbero non gradire questa dose maggiore di realismo, anch’io leggo per evadere dalla realtà, ma vedere Jason che cerca di destreggiarsi nel mare di merda che ha inondato la sua vita mi ha fatto riflettere su come la mia, tutto sommato, non sia poi così malaccio.
Una pecca, a mio parere, invece è l’aver affidato l’intera narrazione ad un solo personaggio a scapito dell’altro. Jason è caratterizzato magnificamente, le sue introspezioni gli conferiscono spessore, Michael invece è quasi relegato sullo sfondo. Lo si conosce solo in relazione a Jason e tante delle sue motivazioni e dei suoi sentimenti vengono tralasciati e fatti intuire solo tra le righe.
Michael è un uomo che ha negato tutta la vita la propria omosessualità, arrivando a sposarsi e a fare un figlio prima di trovare la goccia (Jason) che fa traboccare il vaso portandolo finalmente a permettersi di essere se stesso. Michael aveva il potenziale per diventare un personaggio interessante e complesso, peccato non gli sia stato dato il necessario spazio per crescere e prosperare.
Al di là di tutto si tratta comunque di una storia bella e scorrevole, dove la finzione letteraria porta alla ribalta i problemi di una grande fetta della nostra generazione, un libro che permette sia di trascorrere piacevoli ore di lettura, ma che al contempo fa anche riflettere su come per tutti sia difficile arrivare a fine mese e riuscire a realizzarsi nella vita.



Il mio coinquilino era figo. Il mio coinquilino indossava raramente una camicia. E il mio coinquilino andava a letto con gli uomini. Desiderio.

Tutt’altra cosa era usare il sesso che volevo relativamente per distrarmi da quello che desideravo sul serio. Era come cercare di farsi passare la voglia di vino costoso bevendo la merda in scatola che vendono al supermercato. Ti toglie lo sfizio, ma ti fa soprattutto pensare a cosa non stai avendo.

«Ci sono così tante ragioni per cui non dovremmo.» Sfregò il pollice avanti e indietro sul mio. «Ma ora come ora, devo ammettere che impallidiscono tutte in confronto al motivo per cui dovremmo.» Gli accarezzai la mascella ispida con il dorso delle dita. «Che sarebbe?» Lui mi fece scivolare una mano nei capelli e, una frazione di secondo prima che le nostre labbra s’incontrassero, sussurrò: «Perché lo voglio, cazzo.»



L.A. Witt è un’anomala scrittrice di romanzi M/M che è stata finalmente liberata dal labirinto di mais di Omaha, in Nebraska, e che ora passa il tempo sulla costa sud-occidentale della Spagna. Mentre si chiede come ha fatto a non perdere la testa a Omaha, esplora il paese con il marito e alcuni criceti chiaroveggenti.


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