mercoledì 24 marzo 2021

SEI TU QUELLO CHE VOGLIO (Reaper's series #3) di Joanna Wylde



Reaper’s Series

Se c’è una cosa di cui Liam “Hunter” Blake è sicuro è che odia i Reapers MC. Nato e cresciuto tra i Devil’s Jack, conosce il suo dovere: difendere il club di motociclisti di cui fa parte dai suoi più antichi nemici, i Reapers. A qualunque costo. Ma perché usare la forza quando il capo dei Reapers ha una figlia ingenua e vulnerabile? Hunter ha desiderato Em dal primo momento in cui l’ha vista, e ora ha un’ottima scusa per averla.

Em ha vissuto tutta la vita all’ombra dei Reapers. Suo padre è iperprotettivo, ed è il capo della banda. L’ultima volta che Em ha avuto un fidanzato, qualcuno gli ha sparato. E da allora gli uomini sono più interessati a compiacere suo padre che a farla divertire. Fino a che un affascinante sconosciuto non è entrato nella sua vita. Em si è sentita per la prima volta desiderata, a prescindere dal suo cognome. Possibile che l’uomo che affolla i suoi pensieri di notte non abbia paura di suo padre? Forse Liam è davvero quello giusto...

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Emmy Lou Hayes, vi dice nulla questo nome? Pensateci bene.
Ebbene sì, è la stessa Em che avevamo vista in una situazione ben particolare ma facciamo un passo indietro, vi va?

Emmy, o meglio conosciuta come Em, è la figlia di Picnic, il capo del Reaper Motorcycle Club situato in Idaho, a Coeur D'Alene ad essere precisi.
I Reapers sono sempre stati parte integrante della sua vita, non a caso il padre è il capo della banda di motociclisti più tosta della zona e anche per via del nome che ha fra la sua gente, fra i motociclisti, aver una relazione per la nostra protagonista non è mai stato facile, anzi.
Vi basti sapere che il suo primo giorno di scuola, alle superiori, suo padre e il suo gruppo di biker si son presentati per far capire a tutti cosa, e chi, fossero.
Avete capito bene perciò le conseguenze.

Quando per uno strano, e alquanto umoristico, senso dell'umorismo si trova a messaggiare con Liam, nulla avrebbe potuto prepararla a ciò che l'avrebbe attesa.

Liam non ha paura di lei, non ha paura di suo padre, Liam vede lei e sente lei come una sua pari, la vede per davvero e questo Em non ha mai avuto idea cosa volesse dire, cosa volesse significare sentirsi addosso due occhi capaci di comunicare ogni intenzione senza l'uso della parola, se capite cosa intendo.

«Ti odio», dissi, ma mi uscì più come una supplica che come una dichiarazione.
   «Tutti mi odiano. Ma non tutti hanno un sapore buono come il tuo, tesoro. 
Quindi? Lo facciamo o no?».

L'attrazione fra loro è stata istantanea, fin dal primo momento in cui ha posato gli occhi su quella ragazza qualcosa è scoccato.
Il suo corpo da paura ha agevolato, certo, ma il suo caratterino?
E' stata la fine.
Liam Hunter Blake deve la sua vita, e quella di sua sorella, al club di motociclisti a cui appartiene, lo hanno aiutato a porre fine ad una situazione in cui la parola fine avrebbe avuto il sapore amaro della perdita di una persona cara, lo hanno accolto fra le loro schiere quando più ne ha avuto bisogno, dandogli la famiglia che gli è sempre mancata e lui mai si è tirato indietro di fronte ad un ingaggio, ad un lavoro.
Non importa quanto sporco possa essere, lui lo porta a termine.
Anche quando questo significa lasciar da parte ciò che desidera e far parlare i fatti.

Non c'è nulla che vorrebbe di più che assaggiare la figlia di Picnic, ma nel momento in cui gli ingranaggi hanno iniziato a muoversi nulla avrebbe potuto salvarli.

Due nemici giurati, loro.
Due esponenti tutt'altro che "scartabili".

Perché?

I due appartengono a due club in guerra fra loro, uno il "figlio" dei Devil's Jack e l'altra figlia dei Reapers.
Due caratteri che promettono fuoco e fiamme, cosa accadrebbe però se l'inganno si mescolasse nella loro storia?


Burke non avrebbe potuto essere più fiero di me se fossi stato davvero figlio suo, e a unirci fosse stato un legame di sangue.
   Immagino che, in un certo senso, fosse davvero così.

Ho volutamente deciso di lasciare anche a voi un po' di suspense, di godervi maggiormente il viaggio in questa storia. Se avete seguito dall'inizio la serie, saprete già molte cose su questa coppia, sebbene vi siano mancati alcuni tasselli per capirli in pieno e spero che qui li potrete capire.
Parlando della storia, indubbiamente il fatto di aver due caratteri così particolari non fa che incuriosire maggiormente il lettore alla ricerca di qualcosa in più, di capire anche lui quello che sino ad ora gli è mancato, quello che con il secondo volume non ha capito.
Arrivata però ad un certo punto la storia ha preso una piega e lo ammetto, mi è sembrato come se si premesse l'acceleratore.
Il linguaggio, poi, in certi punti mi è sembrato sin troppo colorito sebbene in molte altre parti rifletta a pieno l'ambiente in cui i personaggi sono cresciuti, il loro modo di vivere (diciamo che non consiglierei la lettura di questo libro alle persone che non amano le parole colorite ogni tre per due).
E' una lettura piacevole ma se paragonata al secondo volume mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca ma sicuramente non mi ha tolto la curiosità di leggere la prossima storia di Joanna Wylde.

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