martedì 30 marzo 2021

UNA SEMPLICE STORIA D'AMORE di J.H. Knight



Skip pensava di avere tutto: un marito favoloso, un appartamento stupendo e il lavoro da insegnante che aveva sempre voluto. Persino il gatto era perfetto. Quando il suo compagno da otto anni decide di volere qualcos’altro – qualcosa che non comprende Skip né l’appartamento e neppure il gatto – Skip decide che è il momento di tornare a casa dall’altra parte del paese.
Tuttavia, oltre a una madre amorevole e impicciona, la sua città natale conserva anche i ricordi della sua imbarazzante cotta per un ragazzo conosciuto durante l’ultimo anno di liceo. Un ragazzo di fronte al quale si è umiliato proprio quando sembrava che le sue fantasie potessero realizzarsi. Scoprire che ora Paul Miller lavora nello stesso liceo in cui lui è appena stato assunto ribalta del tutto il suo mondo. Dopo una nottata bollente passata insieme, Skip si accontenta di essere amici di letto. Toccherà a Paul convincerlo che per amore vale la pena rischiare.

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Il titolo spiega già la storia che è, in effetti, una “semplice storia d’amore”. Skip rimane scottato in amore e torna a vivere dalla madre dove finisce per insegnare nel suo vecchio liceo. Destino vuole che un suo nuovo collega, Paul, sia un ex compagno di scuola per cui, all’epoca, aveva una cotta segreta. Quindi, all’apparenza, tutto sembra semplice, ma in amore, si sa, nulla lo è mai davvero. In questo caso, Skip è rimasto segnato dalla passata esperienza sentimentale e, nonostante, Paul sia davvero un gran bravo (e bello) ragazzo, ci va con i piedi di piombo creando così una situazione di stallo con quello che potrebbe essere il vero amore della sua vita. 
In realtà, c’è ben poco da dire sulla trama di questo libro, tutto è già chiaro dalla sinossi e lo svolgimento dell’azione non riserva grandi sorprese. Il bello, però, è dato dalla bravura dell’autrice che sa raccontare quella che potrebbe essere considerata una storia banale rendendola qualcosa di speciale grazie alla buona caratterizzazione dei personaggi secondari e a una scrittura scorrevole e coinvolgente. Il pov è interamente affidato a Skip e questo, a mio parere, penalizza un po’ la profondità del personaggio di Paul che, alla fine, lo si conosce solo grazie alle interazioni con l’altro. Nonostante ciò, si tratta di una storia emozionante e ricca di sentimenti.
 Skip è un ragazzo normale, un po’ ingenuo in alcuni frangenti e piuttosto impacciato nel flirt. Si ritrova a chiedere fin troppe volte “scusa” e non è affatto sicuro di sé. Alcuni aspetti di questo suo atteggiamento sono sicuramente dati dal modo il cui il suo ex l’ha lasciato. Come tutta la sua famiglia e i suoi amici tengono a fargli notare, ha davvero una gran fortuna ad imbattersi nuovamente in Paul. Lui è tutto ciò che si potrebbe desiderare: attraente, gentile, sicuro di sé, forte e, soprattutto, desideroso di impegnarsi in una nuova relazione così da formare la famiglia che ha sempre desiderato. Paul è vedovo e questo, probabilmente, gli ha insegnato quanto la vita sia imprevedibile e quanto sia importante cogliere l’attimo con le rare cose belle che ci offre. Il suo ottimismo e la sua positività, uniti al suo perenne sorriso, lo rendono il partener perfetto per Skip.
Insomma, un libro dolce, ma anche ricco di scene hot, che sa catturare il lettore e intrattenere più che piacevolmente per qualche ora.

Non riusciva a credere quanto velocemente e intensamente si stesse legando a lui. Lo spaventava a morte, ma era una sensazione troppo bella per combatterla.

C’erano giorni in cui in realtà era felice per tutto quello che gli era successo, perché le poche brevi settimane che aveva passato con Paul sembravano più genuine di qualsiasi cosa ricordasse di aver avuto con Monty.

Johnny posò il braccio sulle spalle di Skip e gli arruffò i capelli. «Se non ci pensiamo noi a farti notare le tue stronzate, nessuno lo farà.» 
«Hai conosciuto mia madre e mia sorella?» 
«Non è colpa mia se è un lavoro che richiede quattro persone.»

«Già, perché tu la stai rendendo complicata. Cristo, hai visto il modo in cui ti guarda quell’uomo?» 
«Anche Monty mi guardava in quel modo, Johnny.» 
«No. Tu guardavi Monty in quel modo. Monty guardava così il tuo culo.»

J.H. Knight scrive storie d’amore fin dalla seconda elementare. Quando non passa il tempo piegandosi ai capricci dei suoi amici immaginari (che a volte definisce “personaggi”), la si può trovare di solito a scarrozzare i suoi quattro figli in giro per il mondo, lavorare a un progetto scolastico o dire cose come “Non finché non avrai finito i compiti!”. 
Nata nel nord-ovest del Pacifico, ama l’aria aperta in ogni stagione, sia che si trovi in città, in montagna o in spiaggia a costruire storti castelli di sabbia con i suoi bambini. Nei giorni migliori, se ne sta rannicchiata con un buon libro, e nei peggiori si strappa i capelli mentre cerca di decidere se una frase necessiti di una virgola o di un punto e virgola. Si inchina con ammirazione di fronte ai revisori, dato che di solito prende la decisione sbagliata.

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