lunedì 26 aprile 2021

Cover Reveal: RAPSODIA di Giulia Letizia


Titolo: Rapsodia
Autrice: Giulia Letizia (instagram: giuliastories_)
Serie: primo libro della trilogia Cronache di Immortalità
Genere: urban fantasy/paranormal romance
Pagine: 320
È dal 1864 che Camille Harrys ha l’aspetto di una diciottenne, da una notte di dicembre in cui la sua mortalità le è stata strappata senza consenso, una notte che ha sconvolto tutta la sua esistenza.
Centoquarantasei anni dopo, Camille ha imparato a convivere con la sua natura da vampiro e a godersi senza pensieri gli agi dell’immortalità… almeno fino a quando il fantasma di qualcuno che pensava perso per sempre non torna a tormentarle il cuore: Nathaniel Robinson, il ragazzo di cui era innamorata quando era ancora umana, che contro ogni evidenza dovrebbe essere morto da più di un secolo.
Nathaniel, però, sembra non ricordare nulla di loro, e Camille farà di tutto per capire se è davvero lui la persona che si fa chiamare Nate e cammina come un umano ignaro tra le strade della cittadina in cui lei si è rifugiata da mesi.
Ma il suo amore perduto non è l’unico a riapparire inaspettatamente: Christopher Marshall, il vampiro che le ha portato via la sua umanità, torna a bussare alla sua porta per gettare di nuovo scompiglio nella sua vita.
Camille, certa che sia lui il responsabile di quel gioco malsano, lotterà per portare alla luce delle verità celate, fino ad arrivare a scoprire che quello in cui ha sempre creduto non è altro che una bugia.

Tutto questo non può essere vero, si disse. 
Camille risollevò lo sguardo sui suoi occhi, sentì le gambe cedere quando li trovò ancora una volta pece. Non c’era l’iride, non c’era la sclera. Erano una stella oscura. 
E un attimo dopo erano di nuovo quelli di sempre: verdi, nocciola e tremendamente incantatori, capaci di costringerla all’immobilità, come se stessero suonando la stessa melodia del pifferaio di Hamelin, legandola al volere di lui e annullando il proprio. 
È solo un incubo.
Uno di quegli incubi tra il sonno e la veglia, dove il corpo non si è ancora messo in moto e non si può fare altro che assistere impotente allo spaventoso sogno che si fonde con la realtà. 
Svegliati, reagisci
Ma la musica continuava a suonare, e lei restava ipnotizzata.

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