Adam vuole essere normale, cerca di essere il figlio perfetto e vuole essere amato come tutti. Nonostante sia affetto da schizofrenia vuole avere una vita ordinaria ma tenere a bada i fantasmi, le voci e le allucinazioni non è per niente facile. Il lato oscuro di Adam è fin troppo presente nella sua vita, in ogni giorno e in ogni momento. Fin da subito il lettore viene catapultato nella sua vita attraverso il diario che scrive al suo terapista in cui annota tutti i dettagli anche quelli più insignificanti e piccanti e si mostra per quello che è senza maschere. A volte ironizza persino sulla sua condizione, è ironico e romantico, è inquietante e pazzo. Il racconto è scandito dal dosaggio della medicina sperimentale che dovrebbe tenere a bada la sua mente e permettergli di avere una vita sociale a contatto con gli altri. Le allucinazioni sono onnipresenti ma ha imparato a conoscerle e comprendere che non sono altro che il riflesso delle sue ansie e paure, però tra l'esserne consapevole e riuscire a gestirle ne passano di reazioni e dialoghi al nulla. Ribadisce più volte che sa che non ci può parlare in pubblico liberamente come se fossero reali e che non vorrebbe mai essere preso per pazzo.
"Durante la preghiera ho avvertito gli occhi di Maya su di me e mi sono reso conto che ormai, probabilmente, mi legge come un libro aperto, intuendo quel che penso. A parte il timore che tutti scoprano il mio segreto. Parliamo molto, davvero. Oltre a mia madre e a Dwight, è forse la persona con cui passo più tempo. Persona reale, intendo"
L'ingresso nella nuova scuola sembra filare liscio perché nessuno dei compagni sa, a parte i professori e instaura fin da subito buone amicizie, in particolare con Dwight e con Maya che si rivelano essere due risorse preziose visto che sono sinceramente interessati a lui e al suo essere amichevole, anche se non parla molto e ha spesso dei mal di testa insistenti che gli fanno un po' perdere il controllo ma nonostante ciò non si dá per sconfitto, Adam vuole davvero stare bene e ci prova tutti i giorni. La sua mente è sì incasinata ma è brillante, ha una memoria pazzesca e il rendimento scolastico è davvero eccellente.
L'insidia si sente arrivare, si percepisce nella lettura dal calare del dosaggio della medicina e ho iniziato ad avere l'ansia perché non sapevo in che momento sarebbe esplosa la bomba.
Nei momenti di defaiance riesce a star da solo ma controllare lo squilibrio non è per nulla semplice, soprattutto quando a osservarlo c'è il suo antipatico tutor, bulletto che vuole fregarlo. E ahimè ci riesce.
Il personaggio che spicca è Maya, una ragazzina tosta e risoluta che non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno, il suo pov sarebbe stato importante per osservare Adam dall'esterno. La sua presenza è fondamentale, l'amore combatte il lato oscuro e non si ferma neanche davanti alla follia. Non si dá mai per sconfitta anche quando la corda si rompe e il suo ragazzo crolla in modo plateale.
"In molti sensi è lei che mi mantiene sano di mente. Più del farmaco o della psicoterapia. Lei è la cura: è questo l’unico pensiero che avevo durante il match, mentre scarabocchiavo sul mio blocco e ascoltavo le risposte dei miei compagni"
Vorrei dare spazio anche alla figura della madre, una donna forte che non ha mai permesso a nessuno di allontanarle il figlio. In un modo o nell'altro hanno un linguaggio tutto loro in cui ha imparato a conoscere e riconoscere i segnali dell'umore di Adam. Poi c'è Paul il compagno della mamma che sembra interpretare il ruolo dell'antagonista e invece agisce sempre per il bene di Adam, difendendolo in ogni circostanza per permettergli una vita normale.
"Le persone che nessuno può vedere sono tutte in fibrillazione. Non le chiamo più allucinazioni, non mi pare giusto. Sono solo incorporee. Ho imparato anche questo da Harry Potter. J. K. Rowling è un fottuto genio e chiunque non lo pensi è un pazzo furioso"
Tutti noi abbiamo un lato oscuro che dobbiamo imparare a gestire, anche se fa paura va affrontato affidandoci alle persone che abbiamo al nostro fianco senza timore di essere giudicati. Possiamo essere sia Adam che Maya dipende dalle situazioni l'importante e non nascondersi e soffrire ma mostrarci senza maschere.
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