venerdì 25 novembre 2022

COME IL MARE E LE STELLE di Deborah P. Cumberbatch




Mar dei Caraibi, 1716

Eithnee non ha mai visto il mondo come tutti gli altri. La sua mente si muove attraverso colori ed emozioni.
La sua diversità l'ha costretta in catene sin da quando è nata, una maledizione che vogliono dare alle fiamme.
Ecco perché si ritrova a scappare dal piccolo villaggio in cui ha trascorso tutta la vita. Fugge per sottrarsi a un destino che pare perseguitarla, una Caccia antica secoli.
Fino al giorno in cui la nave che le ha dato rifugio viene abbordata da quella di un capitano il cui nome fa tremare persino le fondamenta dell'oceano.
Finché la sua vita non si intreccia a quella del Principe dei pirati.

Samuel è sempre appartenuto al mare.
Ha combattuto per la Corona durante la guerra di successione spagnola e ha compreso come non possa esserci la libertà sotto gli imperi schiavisti del mondo.
Fedele alla promessa che ha suggellato dopo la notte che ha cambiato la sua esistenza, Samuel ha fondato la Repubblica dei pirati e si batte per disintegrare le catene che opprimono gli uomini.
Lui conosce la sua rotta, sa come fronteggiare qualsiasi tempesta.
Ma, quando una ragazzina con una benda, travestita da uomo e con lo sguardo terrorizzato, sale sulla sua nave, ogni sua certezza crolla.

Alla ricerca di un tesoro imperiale, tra tradimenti e battaglie, Samuel ed Eithnee si renderanno conto che alcune strade sono tracciate dal principio, dalla prima alba.
Che alcune cose sono eterne.
Come il mare e le stelle.

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#copiaomaggio
(immagini prese dalla pagina autrice)

Ci sono storie che solo il mare può raccontare, e se si è disposti ad ascoltare la sua voce, vi renderete conto di quante incredibili avventure hanno vissuto gli uomini che hanno solcato quei mari sulle loro imbarcazioni, alla ricerca di un tesoro perduto o della stessa libertà. Una storia nella storia, che ci porta indietro nel tempo, ed esattamente nel 1716 quando i pirati erano considerati dei saccheggiatori ed era iniziata la cosiddetta caccia alle streghe, dove la Chiesa condannava quelle donne diverse, quelle in grado di sentire più del resto della popolazione. Eithnee ha avuto la sfortuna (o la fortuna?) di nascere diversa; il mondo per lei era un’esplosione di colori che accompagnavano le persone e i loro stati d’animo. Ma aveva anche un altro dono, quello di vedere la gente morta, quelli che considerava più vicini a una famiglia di quella di sangue. Ed è stato grazie a questi amici che è riuscita a lasciare per tempo il paesino in cui era nata e cresciuta, prendendo la via del mare, come se quelle acque calme e cristalline la stessero reclamando. Ma la vita di una ragazza non è semplice, soprattutto a bordo di una nave, così è stata aiutata a travestirsi da uomo, a passare per lo più inosservata, prima come semplice redazzatore poi come cuoco. Tutto quello che voleva era rendersi invisibile, e ci stava riuscendo fino a quando la nave sulla quale si trovava non è stata abbordata dal terrore dei mari. Black Sam, conosciuto anche come il Principe dei Pirati, ha qualcosa che gli altri pirati non hanno: lui riesce a vedere oltre. E la maschera di quella strana ragazza con una benda sull’occhio cade miseramente quando i suoi occhi vi si posano sopra, e ne è ancora più certo quando quella stessa ragazza decide di seguirlo di sua spontanea volontà, diventando così il cuoco di una nave pirata. Sam combatte per la libertà, i suoi uomini si fidano ciecamente di lui, darebbero la loro vita se solo lui lo permettesse, ma c’è qualcosa che Eithnee ha visto, qualcosa che l’ha convinta a diventare parte di quella strana famiglia, affidando la sua vita e il suo segreto a un pirata che lei chiama capitano.
Samuel ed Eithnee intraprenderanno un viaggio intenso, alla ricerca del più grande tesoro mai esistito, ma si renderanno presto conto che ci sono legami eterni, qualcosa che va al di là della semplice ragione umana. Qualcosa che è difficile da quantificare, come quello stesso mare che solcano e quelle stelle che indicano la via.


Non ci sono retaggi in questa vita, non c’è discendenza che ci terrà vivi nel mondo; noi apparteniamo al mare che governa le nostre sorti, che muove i nostri pensieri e i nostri animi, eppure quello che ci resta è creare la leggenda, quella di uomini che hanno osato ribellarsi a coloro che credono di governare il mondo sotto il favore del vento e degli oceani per riportare la libertà laddove ci sono solo catene.

Quella che ha scritto Deborah P. Cumberbatch non è una semplice storia, è qualcosa di più, qualcosa che è andato oltre ai suoi precedenti romanzi. È un viaggio, un’avventura, leggere e sentirsi parte di quella famiglia di pirati, sentire/sapere di avere un proprio ruolo ben definito su quella nave.
Non sono una che ama gli storici, solitamente li evito perché so che non rientrano tra i miei generi preferiti (forse sbagliando), ma sentivo che a questa storia dovevo dare una possibilità, così ho deciso di uscire dalla mia comfort zone. Sarà che amo il tema “pirati”, che basta chiudere gli occhi per sentire i cannoni che sparano, le urla di un abbordaggio, il clangore delle spade che combattono, stringere le mani e sentire di avere il controllo del timone per evitare che quella nave vada alla deriva. Ma sarà anche che quando vedo il nome di Deborah su una nuova pubblicazione posso buttarmi a occhi chiusi, certa che avrà fatto del suo meglio ancora una volta. E “Come il mare e le stelle” ne è la dimostrazione; man mano che leggevo, che incontravo termini ricercati, parole del periodo, ho visto l’impegno, il sacrifico e lo studio che l’ha portata a scrivere una storia così intensa ed emozionante… un piccolo ma incredibile capolavoro.


«Eithnee, guardami.»
E come glielo spiego che, se lo faccio crollo?
Come posso dirgli che, se non lo faccio adesso, il mondo finisce?

E lei ha questa capacità di partire lenta, invitando il lettore a continuare nella sua lettura, a conoscere meglio quei protagonisti frutto della sua fantasia, ritrovandosi impossibilitati dal riuscire a staccarsi dalla storia fino a quando non ti ritrovi alla fine (le mie occhiaie ringraziano). Ho apprezzato il fatto che con questa storia abbia dedicato qualche capitolo al pov del capitano, Samuel Bellamy, per farci conoscere i suoi pensieri, i suoi dubbi, le sue perplessità, ma anche la sua strategia in mare alla conquista del tesoro più ambito e ricercato da tutti. È stato fondamentale per capire cosa quella ragazza dall’occhio ambrato abbia suscitato in lui, perché più cercava di allontanarsi da lei e più invece si sentiva in dovere di preoccuparsi, di trattarla con maggior riguardo, come un fiore unico e raro che ha bisogno delle giuste attenzioni per non appassire.

Mi hai condannato con uno sguardo, ragazzina. Mi ha distrutto con un solo gesto.

Sciocco capitano. Perché Eithnee è forte, coraggiosa, determinata. Degna di fiducia e di far parte della sua famiglia. E lo dimostrerà anche quando intorno a sé avrà solo solitudine e silenzio, facendo ricredere che una donna può essere pari a un uomo a forza e ad astuzia. Una ragazzina pronta a mettere in pericolo la propria vita senza lasciare indietro nessuno, anzi rischiando la propria, come qualcuno le ha insegnato.


Non c’è più dolore, non c’è paura.
Ci siamo solo io e lui.
Un capitano che mi guarda come se non ci fosse alcun’altra meta.
E una strega che si è innamorata del suo pirata.

E so che a volte le 700 e passa pagine preoccupano e spesso spaventano, ma vi garantisco che non avrete nulla di cui preoccuparvi perché una volta che salperete sulla Marianne o sulla Whydah, inizierete un viaggio di cui non potrete più fare a meno, perché il mare sa come parlare al vostro cuore e alla vostra anima, basta solo saperlo ascoltare e riconoscere la sua voce.



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