Chiara Guerrini è una donna single e realizzata. Severa, sopratutto con se stessa, fiera di aver cresciuto una figlia da sola, con la quale ha un difficile rapporto, e di essersi affermata nella sua professione di avvocato. Ha un gruppo di amiche, le cornacchie, con le quali lavora ed esce a far baldoria tutti i venerdì. Ma sopratutto, Chiara Guerrini è convinta di avere punti fermi e molte sicurezze nella sua vita di quarantenne indipendente. Finché, una mattina, riceve una rosa anonima nel suo ufficio e sarà solo il primo di tanti elementi che la costringeranno a evadere dai suoi schemi.
Chiara Guerriri è un avvocato che è riuscita a farsi strada lavorando duramente e ottenendo eccellenti voti durante l’università. Vive con i genitori e ha una figlia ventenne con la quale ha un rapporto astioso. Ama il suo lavoro e il gruppo di amiche con le quali esce ogni venerdì, le Cornacchie. Tra queste si trovano personalità molto diverse, unite però da una grande e forte amicizia. Chiara sente che le manca qualcosa ma non sa ancora di preciso cosa, per questo Sandra, amica e psicologa, decide di aiutarla invitandola a prendere degli appuntamenti per qualche seduta con lei, scavando così nel suo passato e cercando di mettere insieme i pezzi mancanti del rapporto disastroso con sua figlia. Tutto sembra procedere per il meglio, fino a quando non inizia a ricevere una rosa rossa ogni lunedì.
"L'errore più grande lo commettiamo quando
vogliamo un uomo accanto, comunque sia. È la società, questa nostra società, a
volere la donna a fianco di un uomo."
Chi sarà mai il misterioso ammiratore? Questi inconsueti appuntamenti iniziano a destare la curiosità delle Cornacchie, e per Chiara diventa fondamentale domare qualsiasi tipo di pettegolezzo sul suo conto.
"Ieri sera ho perso una cosa fondamentale per la mia vita"
Si avvicinò e disse:
"Mi dispiace, Chiara. Però è sempre meglio perderla che non averla mai avuta."
Sì, aveva ragione. Ma era da stupidi perderla due volte.

Possiamo definire la protagonista una persona che ha avuto la possibilità di fare le sue esperienze a 360 gradi; uno spirito ribelle ai tempi dell’adolescenza, quando esistevano solo giri in moto con l’amore della sua vita e nottate intere sotto le stelle, per arrivare alla maturazione in una donna con la testa sulle spalle, rimasta incinta quando era ancora troppo giovane, ma ben determinata a portare avanti quella gravidanza. E la figlia è esattamente il suo opposto, trovando terreno fertile per i loro continui scontri. Diventa così bello e piacevole poter leggere dell’evoluzione di questo rapporto madre/figlia, facendo trovare alle due un piccolo punto di incontro, che alla fine diventa una sorta di punto di partenza per recuperare gli anni passati a discutere e litigare per qualsiasi cosa.
Sembra che tra generazioni ci sia un abisso e invece, alla fine, facciamo tutti le stesse cose.
Vorrei spendere due minuti per fare i complimenti all’autore. Avete sentito bene, care le mie lettrici, perché un uomo ha avuto la capacità di scrivere un romanzo frizzante, ironico e con la giusta dose di romanticismo, dando così voce a una protagonista che si ritrova a lottare con i ricordi del suo primo amore. Sognatrici, questo è il libro che fa al caso vostro!
Nessun commento:
Posta un commento