martedì 3 maggio 2022

IL MILIARDARIO RISPEDITO AL MITTENTE di Annika Martin



Sarò pure una timida e insignificante postina, ma quando il mio amato palazzo viene minacciato da un miliardario schivo e misterioso, sono disposta ad arrivare in capo al mondo. Marcerò dentro alla fortezza della ferocia di Malcolm Blackberg e gli consegnerò una notifica di diffida che non potrà rifiutare. Però, non appena ne attraverso le porte dorate, le cose si complicano, vengo scambiata per la coach emozionale impostagli dal tribunale; pensano che stia recitando la strana parte di una portalettere. Mi tirano dentro, come un agnello sacrificale per il lupo cattivo. Il bollente ed eccitante cattivo della storia. Allora mi invento una lezione che comprenda una storia sul nostro edificio. Malcolm non sembra apprezzare. Che abbia capito che non ho idea di ciò che sto combinando? Prima che me ne renda conto, sto andando in giro per il Paese in sua compagnia e gli sottopongo lezioni e quiz. A lui, l’uomo più diabolicamente esasperante che abbia mai incontrato. Di sicuro mette paura… ma il modo in cui a volte mi guarda mi fa tremare le ginocchia, tanto che inizio a comporre immaginarie lettere d’amore ai suoi occhi stupendi, al suo sorriso delizioso, al suo imponente… pacco. Le nostre lezioni stanno diventando roventi, ma non posso abbassare la guardia. Se dovesse scoprire che sono un’impostora raccomandata, perderei tutto ciò che amo al mondo!

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Questo romanzo non mi ha entusiasmato molto, l'ho trovato prolisso, ripetitivo e alcune volte privo di senso. Mi spiace immensamente iniziare così la recensione, ma un detto dice che la prima impressione è quella che conta. Dalla trama, sembrava avvincente, si è rivelato, per i miei gusti personali, il contrario.
Abbiamo i pov alterni in questo romanzo. I protagonisti sono Malcolm, il magnate degli affari, il cattivo più cattivo di sempre, e Noelle una ragazza timida che di professione fa la postina. Ha una missione, consegnare una lettera a Malcolm Blackberg a nome di tutti gli inquilini della palazzina, lei compresa, che questo ha intenzione di demolire al suolo.  Le cose però non vanno secondo i piani di Noelle, visto che verrà scambiata per la coach emozionale che è stata assegnata a Malcolm dal tribunale, nel ruolo della portalettere.
Lei verrà tirata in mezzo a questo equivoco, ma fino all'ultimo non farà nulla per informare che c'è stato un errore di valutazione. Inizierà quindi la "terapia" con Malcolm, deve fargli provare emozioni, deve fargli vedere quel lunghissimo video dove parlano gli inquilini della palazzina che lui demolirà. Malcolm però crede che questi siano tutti attori, stanno facendo un ottimo lavoro, ma nessuno di loro lo emoziona, lo turba. Non vi è niente, il vuoto totale. A lui di quelle persone e di quel video non gliene frega niente, vuole solo passare del tempo con Elle. Per la prima volta è interessato davvero a una donna, vuole conoscerla, conoscerla davvero...
Come finirà tra loro?

Non si vince se non si gioca.


 La voglio così tanto che non riesco a ragionare.

Ovviamente il protagonista maschile mi è piaciuto di più di quello femminile. Ha carattere, è consapevole di ciò che vuole, strategico, capace di muoversi e di concludere accordi negli affari. Lei non vede oltre il suo naso, non vede l'interesse da parte di Malcolm nei suoi confronti o i piccoli gesti, solo più tardi si renderà conto di tutto. Tutto questo nascondere la verità delle cose a lui e il prendersi troppo a cuore la situazione anche dei suoi dirimpettai, alla lunga, mi ha annoiato. 


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