Greta è una bambina e sa cosa vuol dire il dolore. Riconosce le urla, gli schiaffi e sa che i deboli non piangono e non si lamentano. Greta ha l'anima incrinata dalla sofferenza dell'abbandono di una madre impotente e dai maltrattamenti di un padre che non sa donarle affetto.
Greta non ricorda cos'è l'amore. Prova sentimenti differenti dagli altri e si difende come può dal gelo della vita. Non ha nulla da offrire ma alla morte dell'uomo che ha abusato si sente libera, libera per la prima volta da quando ha lasciato il grembo materno.
La vita finalmente sembra darle pace e le dona l'amore quello di cui Greta non ricorda più i colori, il profumo e il calore. Saranno occhi grigio-azzurri a curare le ferite e a far riemergere la dolcezza ormai sopita da tempo.
Sarà Alice, una compagna di viaggio speciale, un angelo inaspettato, che le insegnerà che l'amore a volte non è solo dura amarezza e sottomissione ma può essere la salvezza se solo lo si lascia fluire privandolo dell'orgoglio.
Rujada Atzori immerge il lettore in una visuale dei sentimenti più ampia e profonda, dona dolore ma allo stesso tempo restituisce calore e speranza ricordandoci che alla fine è solo l'amore che ci salva davvero.
Sempre.