lunedì 29 febbraio 2016

STEPBROTHER DEAREST di Penelope Ward




Non si dovrebbe desiderare l’unica persona che ti odia a morte.
Quando il mio fratellastro, Elec, è venuto a vivere con noi, il mio ultimo anno di liceo, non mi aspettavo che fosse un tale stronzo. Se la prendeva con me, perché non voleva vivere con noi, e lo odiavo per questo. Odiavo anche il fatto che si portasse nella sua stanza, le ragazze che rimorchiava a scuola. Ma soprattutto, odiavo il modo in cui il mio corpo reagiva in sua presenza. All’inizio, pensavo che, dalla sua, avesse soltanto un bel corpo e un viso scolpito, ma poi, le cose tra di noi hanno iniziato a cambiare, e tutto precipitò durante quell’unica notte. Così com’era entrato nella mia vita, così se ne tornò in California.
Sono passati anni da quando ho visto Elec per l’ultima volta. Un tragico lutto, ci ha fatti riavvicinare. E, dannazione, il ragazzo che, prima, mi mandava fuori di testa, ora è diventato un uomo che mi fa impazzire. Ho la sensazione che il mio cuore sia sul punto di spezzarsi, un’altra volta.




Penelope Ward è riuscita a scrivere uno di quei libri che soddisfa i gusti di molte lettrici: c’è la storia d’amore proibita tra due fratellastri e quel enemies-to-lovers che tutte noi, almeno un po’, adoriamo. C’è il bad boy tatuato e la brava ragazza che, fortunatamente, ha un po’ di carattere, per non farsi odiare del tutto. E poi c’è una buona dose di mistero, e segreti inconfessabili, che condiscono i vari elementi e rendono questo il libro il successo letterario che è stato.

La storia di Elec e Greta, ha da subito catturato la mia attenzione, ma devo ammettere che ero un po’ dubbiosa su cosa aspettarmi. Curiosando tra le recensioni negative, ho notato che molte lettrici menzionavano un mancato sviluppo dei personaggi durante tutta la storia, e dovete sapere che, questo difetto, è un grosso NOPE per me. Mi piacciono i personaggi immaturi, soltanto quando, alla fine, imparano dai loro errori. Esigo un cambiamento, uno sviluppo; o altrimenti, per quanto la storia sia bella, rimane fine a se stessa, mi spiego?

Per curiosità, comunque, ho iniziato a leggere la storia e già dalle prime pagine, mi sono subito dimenticata di ciò che avevo letto nelle critiche. Mi sono dimenticata, perfino, di prendere appunti. Elec e Greta iniziano col botto e non ti lasciano mai andare. La chimica tra di loro è così intensa e accattivante che fatichi a fermarti per respirare. Gli scherzi crudeli e maliziosi che si fanno a vicenda ti divertono e ti fanno capire perché questo libro ha avuto così tanto successo.

“What the hell did you do with my underwear?”.“It doesn’t feel good when someone takes your shit, does it?”. “I took one box of cigarettes for less than five minutes and gave it right back, by the way. You took every single piece of underwear I own! There’s a little bit of a difference there”.

Per tutta la prima parte del libro, tra i due continua questo perenne tira e molla, che passa dal “ti odio con ferocia”, a:

“The metal of his lip ring glistened, and I hadn’t ever yearned for anything more than to lick it, to feel his mouth and tongue against mine again. Kissing me. Licking me. Biting me. Change the subject.”

 Ad un certo punto, però, ti viene in mente che questi personaggi dovrebbero avere diciassette/diciotto anni e che quello che stanno facendo è assolutamente improbabile per dei ventenni, figuriamoci per degli adolescenti. Il fisico scolpito di Elec non è il solo deal-breaker, (quale adolescente ha quel tipo di addominali, dai?), ma aggiungiamoci anche un certo piercieng, in una particolare zona del suo corpo… . Vi do un indizio… non è il labbro. E nemmeno il sopracciglio.
Tranquille, però, questo pensiero negativo che vi fa storcere il naso è soltanto passeggero, perché subito dopo una nuova scena di sesso, o comunque una ad alto contenuto erotico/ sentimentale, vi farà dimenticare di qualsiasi altro possibile difetto. 

“I want to give you a choice depending on what you’re in the mood for.” “Okay.” “We can go find the nearest hotel, and I can make love to you in a bed or...” “Okay. Or?” “Or we can go outside right now and fuck hard in that alley.” Never had the muscles between my legs throbbed so intensely in anticipation of something. My body had clearly chosen for me, wanting to completely surrender to him. I needed this just as much as he did. I wanted it hard, and I wanted it now. “I want option b.” “Good choice.”
La notte che segna la divisione tra la prima parte del libro e la seconda (ambientata sette anni dopo), mi ha letteralmente spezzato il cuore. Non c’è solo sesso e attrazione fisica in questo libro, ma ci sono anche molti sentimenti. E non tutti sono positivi. Elec ha la fama di essere un adolescente ribelle, eppure c’è qualcosa nel suo atteggiamento che ti suggerisce che abbia perfettamente il controllo di ciò che fa (tranne quando si tratta di Greta, ovviamente). Quell’esuberanza e quell’essere padrone di se stesso, rendono il personaggio di Elec molto più profondo di quello di Greta. Perché odia Greta così tanto eppure non può fare a meno di lei? Perché sembra sempre più innamorato di lei, eppure la lascia senza nemmeno una spiegazione?
Soltanto nella seconda parte verremo a conoscenza della verità.
Il nuovo POV di Elec ci illumina su alcuni punti che soltanto lui poteva spiegare.
Ma è in questa parte che, tutti i difetti che prima avevamo volontariamente ignorato, tornano a galla. Il vero problema di questo libro è chiaro, finalmente. È vero che non c’è alcuno sviluppo nella psiche e nel comportamento dei personaggi. Non perché rimangono immaturi durante il corso degli anni, ma perché quando dovrebbero comportarsi da adolescenti, si comportano invece da venticinquenni. Ecco come si spiega il “piattume” che molti lettori hanno percepito ed evidenziato.
Ma a parte questo difetto, si può dire che il libro sia raccomandabile? Sì. Non soltanto per la dose di panty-dropping sex scenes, ma anche per la complessità del personaggio di Elec, che vale la pena scoprire. Che questo libro sia stato scritto appositamente per farci innamorare del personaggio maschile, è palese ma abbocco all’amo di Penelope Ward, e mi lascio trascinare a riva senza alcuna lamentela, se questo è il risultato. Un nuovo book-boyfriend è stato aggiunto alla lista.

“I never had a problem with the way you look at me. My issue is the way it makes me feel when you look at me: things I’m not supposed to feel, things I can’t let myself feel for you. At the same time …nothing felt worse than when you stopped looking at me, Greta.”



Penelope Ward is a New York Times, USA Today and Wall Street Journal Bestselling author. She grew up in Boston with five older brothers and spent most of her twenties as a television news anchor before switching to a more family-friendly career. Penelope lives for reading books in the new adult genre, coffee and hanging out with her friends and family on weekends. She is the proud mother of a beautiful 11-year-old girl with autism (the inspiration for the character Callie in Gemini) and a 9-year-old boy, both of whom are the lights of her life. Penelope, her husband and kids reside in Rhode Island. She is the author of seven novels. Her fourth book, Stepbrother Dearest, hit #3 on the New York Times bestseller list.





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