Dietrich Hoffmann e Aiden Simoni. Due mondi distanti e due ragazzi totalmente differenti fra di loro che si incontrano per caso e scoprono che entrambi sono l’uno la parte complementare e mancante dell’altro.
Dietrich è uno studente dell’Accademia delle Belle Arti, raffinato, perfetto, androgino e dal passato triste. Ha 25 anni e proviene da una famiglia benestante della Germania, addirittura ha il titolo nobiliare di Principe, di cui va fiero e che rappresenta qualcosa di anacronistico, così come i suoi modi eleganti e le camicie di seta nera che adora tanto indossare.
Aiden, invece, è un giovane Commissario, della Polizia di Roma, città dove si svolge la vicenda. Bello, forte, dalla pelle olivastra e dai magnetici occhi verdi. È cresciuto per strada, un vero e proprio spirito ribelle che ha già pagato le sue colpe prima di redimersi, diventando un uomo di legge.
I suoi modi di fare sono rudi, atipici e non indossa mai la divisa ma i superiori rispettano il suo ruolo e sopportano anche le sue intemperanze per via del coraggio e dello sprezzo del pericolo che mostra durante le missioni che gli vengono affidate.
Il passato di Dietrich, tormentato e sempre sull'orlo di un baratro, in tutti i sensi, colpisce molto Aiden.
I due giovani, si frequentano giorno dopo giorno, dapprima come amici e Dietrich riscopre la gioia di vivere, uscendo con Aiden per le vie della sua borgata, divertendosi come un ragazzo qualsiasi, giungendo anche a dimenticare, tante volte che lui è un ricco aristocratico.
Un sentimento raccontato dal suo timido nascere, fino ai giorni in cui diventa passione e rispetto, lealtà e desiderio di costruire una vita insieme.
Buongiorno Cosmo Readers, oggi recensisco per voi una storia prettamente italiana, MM come si evince dalla sinossi, e decisamente fuori dai canoni, per quanto mi riguarda ovviamente, per come è scritta e per l'ambientazione e i personaggi, alcuni dei quali si esprimono in un perfetto " romanesco".
Abbiamo due personaggi che sono diversi come il giorno e la notte, Dietrich e Aiden, principe raffinato e androgino che ama vestirsi da donna il primo, rude Commissario della Polizia il secondo, che non si tira indietro davanti a niente e le cui intemperanze vengono tollerate, solo perchè è molto bravo in quello che fa.
Dietrich, viziato dagli agi, ma rovinato da frequentazioni che gli hanno distrutto l'autostima e il rispetto di se stesso, incontra fortuitamente Aiden ed è subito attrazione. Quest'ultimo non capisce come mai Dietrich non si difenda quando la situazione si fa dura e si sente in dovere di proteggerlo e incuriosito da lui, anche se rappresenta quanto di più lontano possa esserci dal suo modo di vivere e dalle sue esperienze passate.
Non voglio fare spoiler per cui vi dirò solo che l'incontro-scontro tra questi due mondi così diversi tra loro porterà a drammi alternati a scene esilaranti. Riusciranno i nostri eroi a superare le loro differenze? Se volete scoprirlo sapete cosa dovete fare.
"Quelle foto lo avevano fatto infuriare. Non sopportava che un altro ragazzo fosse stato trattato in quel modo così ignobile e si domandava come mai il Principe non si fosse mai difeso da Daniel. [...] Desiderava assolutamente parlare a Dietrich, convincerlo a cambiare vita, anche se si chiedeva il perché e se un ricco e viziato ragazzo gli avrebbe dato retta."
"Passò sulla strada dove si affacciava il locale, un giovane, dall'aspetto molto elegante. Valerio disse interessato: "Nvedi quella! Che bel figurino! Deve esse 'na turista svedese! Ammazza che bella bionda, così... così mascolina!" - "Ma che? Sei cecato? Non vedi che è un ragazzo? Per forza che è mascolina! 'Sto scimunito!" "
"Aiden prese la sua moto, parcheggiata poco distante e si diresse verso il luogo incriminato. Entrò nel negozio e con le sue solite maniere poco ortodosse, sfondò la porta che dava sul retro e chiamò anche i suoi uomini per farsi aiutare. La retata stava andando molto bene quando uno di loro scappò e lo costrinse ad inseguirlo con la moto: per la gran velocità la moto sbandò e si schiantò contro il muro. Aiden, fortunatamente, non si era fatto male ed iniziò a rincorrere il disgraziato a piedi. " Aò! Nun ce prova' a scappa'! Mortacci tua! 'Sto impunito!" "
"Dietrich entrò in ufficio e fissò stupito Aiden. "Tu... qui? Non avrei mai pensato che fossi un poliziotto. Credevo fossi un uomo delle pulizie, piuttosto." - "Eh no... sono un Commissario. Dammi pure i tuoi documenti così procediamo con la denuncia." [...] Dietrich se ne andò continuando a pensare, tra sé e sé, che Aiden era davvero una persona particolare."
Ho aspettato che la storia sedimentasse prima di scrivere questa recensione. Il perché è presto detto: questo libro è particolare, scritto in maniera diversa dagli standard ormai consolidati, e rappresenta una fetta di mondo che è quella delle periferie, che entra in collisione col bel mondo rappresentato da Dietrich.
Volevo capire fino in fondo questa scelta stilistica, e credo e soprattutto spero, di averla compresa.
Le autrici, a mio parere, hanno cercato di darci uno spaccato, il più possibile realistico, del mondo di Aiden, utilizzandone per questo motivo le caratteristiche che lo rappresentano, tra cui anche la parlata caratteristica, lo slang del luogo. Questo ha portato a rendere la lettura a tratti davvero paradossale e divertente. Allo stesso tempo anche in alcuni punti della trama, ho trovato tratti che mi rimandavano alla scelta di voler rendere la storia quasi incredibile quando certe scelte narrative risultavano quasi caricaturali.
Ho avuto l'impressione che questa linea stilistica sia stata voluta, per rendere il tutto diverso dai soliti cliché.
Dietrich è un personaggio interessante, che a volte mi irritava per i suoi modi da uomo viziato.
Aiden è un personaggio altrettanto particolare. Un commissario di polizia sui generis, con un passato che è quanto di più distante da quello che ci si aspetta da un uomo che rappresenta e tutela il rispetto della legge.
Mi complimento con le autrici per aver scritto una storia che mi ha fatto passare delle ore a pormi domande dopo la lettura, e ovviamente per la storia in sé, che potrei descrivere con diversi termini tra i quali non compare sicuramente noiosa.
La mia valutazione è comunque positiva. Consiglio la lettura di questo libro a chi non ama i cliché narrativi, a chi non si ferma alle apparenze, a chi ama le storie diverse e un po' ambigue, che ti fanno chiedere a cosa stesse pensando l'autore mentre scriveva.
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