Formato: Formato Kindle e Cartaceo
Genere: Romanzo
Lunghezza stampa: 381
Editore: Garzanti Libri (12 gennaio 2017)
Lingua: Italiano
ASIN: 8811672074
Luna è una bambina quando il nonno le dice queste parole speciali insegnandole che l’agata infonde coraggio, l’acquamarina dona gioia e la giada diffonde pace e saggezza. E lei è certa che quello sia il suo destino. Ma ora che ha ventinove anni, Luna non crede più che le pietre possano aiutare le persone. Non riesce più a sentire la loro voce. Per lei sono solo sassolini colorati che vende nel negozio di famiglia, mentre il nonno è in giro per il mondo a cercare gemme. Perché il suo cuore porta ancora i segni della delusione. Si è fidata delle pietre, di quello che nascondono, di quello che significano. Si è fidata di quel ragazzo di sedici anni che attraverso di loro le parlava di sentimenti. Dell’amicizia che cresceva ogni giorno e racchiudeva in sé la promessa di un amore indistruttibile. Leonardo era l’unico a credere come lei nel fascino dei minerali e dei cristalli. Leonardo che in una notte di molti anni prima l’ha abbandonata, senza una spiegazione, senza una parola. E da allora il mondo di Luna è crollato, pezzo dopo pezzo. A fatica lo ha ricostruito, non guardando mai più indietro. Fino a oggi. Fino al ritorno di Leonardo nella sua vita. È lì per darle tutte le risposte che non le ha mai dato. Risposte che Luna non vuole più ascoltare. Fidarsi nuovamente di lui le sembra impossibile. Ha costruito intorno al suo cuore un muro invalicabile per non soffrire più. Ma suo nonno è accanto a lei per ricordarle come trovare conforto: il quarzo rosa, la pietra del perdono, e il corallo che sconfigge la paura. Solo loro conoscono la strada. Bisogna guardarsi dentro e avere il coraggio di seguirle.
Luna è solo alle elementari quando conosce Leonardo, il “bambino scoiattolo”, rannicchiato su un albero e spaventato a morte da Ivan il Terribile e dalla sua piccola banda di ragazzini prepotenti. Gli dona una pietra speciale, la pietra di Agata: “serve a dare coraggio e a farti smettere di piangere”, gli dice per cercare di consolarlo e da quel momento, grazie a quella pietra, tra loro si crea un legame unico, potente, indistruttibile.
“E così, da quel giorno, il bambino scoiattolo e io diventammo inseparabili. Come il latte e il cioccolato.”
Questa è la storia di una bambina, di un’adolescente, di una donna matura e della forza delle pietre: sue amiche fidate, sue nemiche giurate. É un turbinio di emozioni e di sali e scendi, di pelle d’oca e di occhi ludici.
Quando Leonardo, all’età di sedici anni, tradisce la fiducia di Luna ferendola come mai nessuno aveva fatto prima, per Luna la vita si stravolge nel giro di poche ore. L’adolescente spensierata e innamorata non c’è più, tutti i suoi sogni spazzati via e con loro anche la magia delle pietre. Non le parlano più. Non la confortano più. Le stringe forte tra le mani ma non le sente più. Lui se n’è andato e si è portato via tutto.
Finché non torna, tredici anni dopo, per puro caso, nella sua vita. Come un fulmine a ciel sereno, proprio nel momento in cui Luna si è rassegnata a vivere la sua vita tranquilla e ordinata, senza emozioni forti, senza stravolgimenti, senza sogni. Lei, il suo lavoro nel negozio di pietre del nonno e Giulio… il suo quarzo rosa, l’amore gentile.
“Puoi anche scegliere il quarzo rosa, la pietra dell’amore gentile, ma ti assicuro che, per quanto ti sforzerai, non dimenticherai mai il diamante, la pietra del vero amore. Credimi Luna, so di cosa parlo”.
Questo è un romanzo che va raccontato in base alle emozioni che regala al lettore, perché ridurlo a una mera descrizione dei fatti sarebbe ingiusto.
Non conoscevo le pietre, ignoravo il loro significato e ho iniziato a leggere questo romanzo un po’ prevenuta. Mi ci sono volute tre pagine (forse anche solo due) per innamorarmi follemente di questa storia.
La prima parte del romanzo è scritta a capitoli alternati in un rincorrersi continuo fra presente e passato che ci porta pian piano a conoscere i protagonisti – che sono tanti e ben caratterizzati – le loro storie e la loro evoluzione.
Figura fondamentale è Nonno Pietro, con la sua passione per i viaggi, per le pietre, con le sue mille storie da raccontare e una valigia sempre pronta per partire alla scoperta di nuovi mondi e nuove avventure. Vi innamorerete di lui, del suo essere puro e della sua bontà d’animo.
“«Le pietre sono vive e ci chiamano, Luna. Sono loro a sceglierci», mi rispose il nonno, smettendo per un istante di affilare uno dei suoi scalpelli per la caccia alle gemme”.
Ho amato questo romanzo alla follia. Mi sono ritrovata a piangere (di cuore), a ridere, con la pelle d’oca e con un gran magone alla bocca dello stomaco. È stata un’emozione continua, non riuscivo a smettere di leggerlo ma, allo stesso tempo, ero terrorizzata di arrivare alla fine e scoprire quale strada avesse deciso di imboccare Luna, e credetemi che il finale non è affatto scontato. Vi ritroverete a smangiucchiarvi le unghie dall’ansia contenti di non essere nei panni della protagonista ma con il cuore in gola aspettando di capire cosa farà. Mai prevedibile, mai banale.
“Mi domandavo se non avesse ragione mia madre:
per lei le persone non potevano cambiare davvero,
non potevano rimediare fino in fondo ai propri errori”.
L’esordio di Chiara Parenti si merita un centodieci e lode, perché le sensazioni che regala sono infinite. La scrittura è scorrevole, precisa. Le battute sono spiritose, la passione è palpabile. Quando ridi, ridi tanto. Ma quando piangi… preparate i fazzoletti!
L’autrice ci fa immergere in un universo fatto di leggende, amori indistruttibili e grandi rancori.
Se state cercando un bel romanzo dalle emozioni forti l’avete trovato.
Per capire questo romanzo dovrete però abbandonare ogni pregiudizio fuori dalla porta di casa e lasciare che le pietre vi parlino, solo così sarete in grado di immergervi totalmente in questa avventura. Fidatevi di me se vi dico che inizierete a fare ricerche su internet per capire dove si trova il negozio di pietre e gemme più vicino a casa vostra. Io stessa, presa dall’entusiasmo e con ancora la pelle d’oca, sono andata a ripescare in fondo al cassetto la mia acquamarina. Non sapevo nemmeno io quanto ne avessi bisogno finché non ho letto queste parole…
L’acquamarina “è una pietra di pace e felicità che dona tranquillità, gioia e benessere. Trasmette fiducia, rende attivi e perseveranti, conduce alla realizzazione dei propri obiettivi portando al successo”.
E voi di quale pietra avete bisogno? Della Pietra di Calcedonio – la pietra della comunicazione, che grazie alla sua energia gentile permette l’apertura di sé ed elimina la paura di esprimere i propri pensieri e sentimenti? O magari della Pietra di Luna: la pietra dei desideri che aiuta a trovare ciò di cui si ha bisogno? Anche se io sarei curiosa di vedere, almeno una volta nella vita la Cacoxenite… “la pietra più sottovalutata del mondo”.
Complimenti Chiara, hai scritto una storia che difficilmente si dimentica.
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