L'arte è un elemento fondamentale in questo romanzo di Amy Harmon.
Moses, il protagonista maschile, il complicato ragazzo dalla pelle scura e gli occhi chiari, ha un rapporto molto particolare con essa. Attraverso l'arte, Moses comunica con il mondo. I suoi lavori sono vere e proprie opere d'arte fatte di passione e colore.
Per questo la tappa di oggi vedrà come protagonista proprio l'Arte.
Moses, il protagonista maschile, il complicato ragazzo dalla pelle scura e gli occhi chiari, ha un rapporto molto particolare con essa. Attraverso l'arte, Moses comunica con il mondo. I suoi lavori sono vere e proprie opere d'arte fatte di passione e colore.
Per questo la tappa di oggi vedrà come protagonista proprio l'Arte.
«Hai mai visto il volto della Pietà?». Volevo di nuovo i suoi occhi su di me, e ci riuscii.
«Cos’è la Pietà?», chiese lei.
«È una scultura di Michelangelo. Raffigura Maria con Gesù fra le braccia. Suo figlio. È morto». Mi interruppi, chiedendomi perché le stessi raccontando certe cose. Dubitavo che le importasse, ma non riuscivo a smettere. «Il suo volto, il volto di Maria… è bellissimo. È in pace. Il resto dell’opera non mi fa impazzire, ma il viso di Maria è stupendo. Quando la roba che ho nella testa diventa insopportabile, penso al suo volto. E penso anche a tante altre cose. Penso al colore e alla luce di un Manet, ai dettagli di un Vermeer – nei suoi quadri, Vermeer dipinge anche i dettagli minuscoli, come le crepe sul muro, una macchia sul colletto, un chiodo, e in quelle piccole cose, nella loro perfetta normalità, risiede tantissima bellezza. Penso a questo, e butto fuori le immagini che non riesco a controllare, le immagini che non voglio vedere, anche se sono costretto… sempre».
Abbiamo selezionato per voi tre opere d'impatto, creazioni di arte moderna di un personaggio molto particolare, divenuto famoso nell'ultimo decennio grazie alla sua capacità di arrivare al cuore nelle persone con pochi semplici elementi.
Avranno, queste opere, lo stesso effetto che hanno avuto su di noi la prima volta che le abbiamo viste?
Avranno, queste opere, lo stesso effetto che hanno avuto su di noi la prima volta che le abbiamo viste?
Banksy è un artista e writer inglese, considerato uno dei maggiori esponenti della street art. Il vero nome dell'artista non è noto: si sa tuttavia con certezza che è cresciuto a Bristol. Le sue opere sono spesso a sfondo satirico e riguardano argomenti come la politica, la cultura e l'etica.
“Balloon girl” (“La ragazza con il palloncino”) Londra, 2002; marzo 2014
“La ragazza con il palloncino” è uno dei lavori più famosi di Banksy, che realizzò a Londra nel 2002. L’opera rappresenta una bambina a cui sfugge un palloncino a forma di cuore; poco distante una scritta recita “C’è sempre speranza”. Nel marzo 2012, in occasione del terzo anniversario della guerra civile siriana e sull’onda della campagna #WithSyria a sostegno delle vittime del conflitto, l’artista ha pubblicato sul proprio sito un’immagine modificata della celebre “Balloon Girl”, in modo da fare assomigliare la bambina a una piccola profuga.
Una coppia di innamorati si abbraccia mentre entrambi controllano le ultime notifiche comparse sullo smartphone. “Mobile lovers” sembra voler evidenziare la mancanza di comunicazione reale in un periodo in cui quella digitale è onnipresente. Secondo alcuni il graffito è una copia di una copertina del 2012 della rivista “The Atlantic”. Poche ore dopo la sua realizzazione, l’opera è stata rimossa con un piede di porco e presa in custodia da un pub di Bristol, dove era visibile a pagamento fino a quando non è stata venduta per salvare il locale.
“Flower Thrower” (“Il lanciatore di fiori”) Gerusalemme, 2003
Il soggetto del graffito, un giovane uomo, sembra essere coinvolto in uno scontro: indossa un fazzoletto a coprire il volto ed è lì pronto a caricare, armato però di un mazzo di fiori al posto di una molotov. L’opera originale in bianco e nero è del 2003 e si trova a Gerusalemme, sul muro di un edificio privato; unico elemento colorato in risalto sono i fiori, segno di speranza di contro la distruzione. Nello stesso 2003 fu terminata la costruzione del muro di separazione tra i territori palestinesi e Israele, barriera su cui Banksy nel corso degli anni ha realizzato diversi murales. L’immagine, che l’artista ha adoperato per la copertina del suo libro “Wall and Piece” (raccolta dei suoi lavori del 2005), è una delle più riprodotte sotto forma di stampe, magliette, perfino tatuaggi ed ovviamente di graffiti.
(fonte: http://www.huffingtonpost.it)
Bellissima tappa aspetto l'uscita di questo libro con ansia, non vedo l'ora di conoscere la loro storia!
RispondiEliminaQuesta vostra bellissima tappa mi fa impazzire.... così come i lavori di Banksy che avete scelto! Brave Cosmo 😘
RispondiEliminaW Moses e Amy Harmon ❤
Ho già preordinato la mia copia e non vedo l'ora di leggere questo libro ♡.♡
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