venerdì 21 dicembre 2018

SENZA SMETTERE MAI di Bianca Ferrari




J. Lee e Nathaniel. Due anime che non sanno di appartenersi. Un incontro che stravolgerà il loro destino. Per sempre. 

J. Lee ha diciassette anni e la vita le ha già dato più pesi di quanti ne dovrebbe portare. Lascia il freddo Maine e si trasferisce nell’assolato Oklahoma, chiudendo nella valigia un dolore che non vuole far conoscere alla gente. 

Nathaniel dalla gente si nasconde, pensando di non meritare affetto e comprensione. L’unica persona per cui darebbe la vita è il suo migliore amico Andrew, che ha tradito nel peggiore dei modi. In cerca di una redenzione, il cammino di Nathaniel s’incrocia con quello di J. Lee, che crede nelle seconde possibilità e che lo accoglie, come mai nessuno prima. Ed è così che scoprono cosa sia l’amore. Eppure, l’amore a volte non basta. Non quando il fato ti mette davanti prove che sembrano impossibili da superare, soprattutto a diciassette anni. 

Ed è in quel momento che bisogna rialzarsi e lottare. Senza fermarsi a prendere fiato, senza sentire la stanchezza. Senza smettere mai.
J. Lee ha solo diciassette anni quando un evento stravolge la sua vita, che la vede costretta a lasciare il Maine per trasferirsi a Broken Arrow, in Oklahoma, da una coppia di amici della madre. Il suo arrivo non passa del tutto inosservato dal figlio della coppia, Andrew, costretto su una sedia a rotelle dopo un tragico incidente, che lo ha anche visto chiudersi in se stesso e rifiutare qualsiasi tipo di aiuto.

«Ci sono cose importanti e cose meno importanti. A volte eventi che sembrano giganti, poi sono bolle di sapone.»

Ma J. Lee non è una che chiede, lei agisce e basta, e in poco tempo riesce a far tornare il sorriso sul viso di Andrew, riuscendo a farlo parlare di quanto successo. Viene a scoprire quindi che l’amico si è sentito tradito e abbandonato da quella che considera ormai una ex ragazza, Lauren, e anche un ex migliore amico, Nathaniel. Quello che non sa è che quest’ultimo è tornato in città con il solo intento di farsi perdonare, e dopo qualche reticenza da parte di Andrew, le cose tra loro si appianano e quel simpatico duo diventa inaspettatamente un trio. Le loro giornate vengono scandite da un giro per la città, un tuffo in piscina e le sedute di terapia di Andrew. Lentamente la strada di Nathaniel tende a incrociare spesso quella di J. Lee e tra i due nasce qualcosa di veramente inaspettato che risponde al nome di amore. Un sentimento così forte, profondo e sincero che verrà messo a dura prova, mettendo Nathaniel e J. Lee davanti a un percorso tortuoso e pieno di insidie. Ed è quando senti di stare annegando che l’unica cosa che resta da fare è prendere una bella boccata d’aria e darsi la spinta giusta per risalire, senza smettere mai…

«Ma chi è quella lì?» chiese Nathaniel ancora stordito dalla situazione.
«Nate, “quella lì” è il sole.»

Non trovo le parole giuste per poter scrivere questa recensione… mi sento ancora immersa in una specie di bolla d’acqua, e continuo a rivedere le immagini di questa incredibile storia, come se la mia mente ne avesse già girato un film. Come ogni lettura cui decido di dare un’opportunità, mi sono fiondata a occhi chiusi, senza conoscere la trama né tanto meno l’autrice. E come ogni volta ho scoperto una storia meravigliosa e un’autrice di incredibile talento.

Sott’acqua non c’era rumore, non c’erano parole, la vista era sfocata, ma i colori rimanevano vividi e intensi. C’era solo lei, nessun futuro, nessun passato, solo la sua liquida essenza fusa con l’elemento cui si sentiva più affine.

Non è semplice parlare dell’adolescenza, così come non è semplice immedesimarsi in una protagonista come J. Lee, con il suo passato doloroso alle spalle, ma quella incontenibile voglia di vivere appieno la vita. Pensateci un attimo, quanti di voi a diciassette anni si sono sentiti in difetto, paragonandosi a coetanee sicuramente più belle e più femminili? J. Lee non è la tipica bellezza della cheerleader come l’ex ragazza di Andrew; lei è una ragazza semplice, in grado di illuminare le giornate buie del suo grande amico, e lasciando andare lacrime di dolore per la sua perdita quando la porta della sua camera si chiude. È sempre lei quella che urla di notte in preda agli incubi ma la mattina dopo fa finta che non sia successo niente perché l’unica cosa che vorrebbe fare è andare avanti senza rimuginare troppo sul passato. È quella ragazza che ama immergersi sotto la superficie dell'acqua dove i rumori sono attuti, i colori sono più nitidi e il mondo sembra un posto migliore. Lei è quella ragazza che quando ama, lo fa incondizionatamente.

«J. Lee, penso che tu sia l’unica persona la mondo a farmi da specchio in modo positivo. Quando sono con te sento che non tutto è perduto.»

E per lei non poteva che essere creato un personaggio come Nathaniel, il suo opposto, il suo specchio. Quel ragazzo che ha cercato di superare dolore e sensi di colpa nell’alcool e nel sesso, annullando ogni raziocinio e facoltà mentale, stordendosi fino a far scomparire tutte le cose brutte della sua esistenza. Se dovessimo usare una metafora, era come se Nathaniel stesse andando sempre più a fondo di quell’acqua che J. Lee tanto ama, cercando con tutte le sue forze di riemergere, bracciata dopo bracciata, fino a quando lei non gli ha offerto il giusto appiglio, facendogli vedere il mondo da un’altra prospettiva… la sua prospettiva.

Scivolò dentro lo specchio d’acqua e si sentì finalmente in pace, lì, sola, tra i suoi cerchi d’acqua. Lì dentro non c'era passato, non c’era futuro, non c’era nessun altro, se non la sua mente e il suo corpo, avvolto in quel bellissimo vestito.

La storia è scritta in modo semplice, chiaro, pulito, fluido, e anche se viene usata la terza persona non diventa difficile immedesimarsi nei protagonisti e nelle loro sensazioni, cosa che inizialmente mi aveva rallentato nella lettura per timore di non riuscire a entrare in sintonia con loro.                                                                  Una storia che ti entra sottopelle a tal punto che vorresti entrare nel libro per poter abbracciare J. Lee e il suo dolore, e per prendere Nathaniel dalle spalle e dargli una bella scrollata aggiungendo anche un “Ehi, amico, svegliati. C’è qualcuno a cui frega di te e sta facendo di tutto per dimostrarti che, sì, ne vali la pena”.
Una storia che parla di amicizia, quella vera e sincera, e di amore… ma non quell’amore che si arrende alle prime difficoltà, bensì quell’amore che ti sconvolge, che ti fa sentire perso ma nello stesso tempo la persona più fortunata sulla faccia della Terra… quell’amore che ti dà la forza e il coraggio di non smettere mai...



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