martedì 3 novembre 2020

INVISIBLE SUN di Elle Eloise

 


Mi sentii improvvisamente esausto, sconfitto. «Non volevo una storia di sesso, Fiona.»
«E cosa volevi?»
Scrollai le spalle. «Baciarti.»
Mi appoggiai allo stipite della porta della mia stanza e incrociai le braccia.
«Volevo baciarti. E quando l’ho fatto ho voluto farlo ancora. E ancora. E ancora.» Deglutii, senza fiato. «Ti è mai capitato che un singolo bacio ti desse la sensazione di cadere dentro qualcuno? Sono volato giù da una cascata, Fiona, e adesso sono immerso nell’acqua fino al collo.»

Per lei, Edo è un vero eroe: come altro definire qualcuno che salva la vita di un bambino, per poi dileguarsi senza pretendere nemmeno un grazie? Lei prova da subito una profonda fiducia nei suoi confronti, ricomincia a credere che nelle persone possa nascondersi un sole invisibile che le sprona a fare la cosa giusta, a non perdere la speranza, a cercare germogli anche in terreni poco sani. Si fida così tanto di quell’introverso ragazzo con il volto ferito, da convincerlo ad affittarle una stanza del suo appartamento e a farla entrare nel suo piccolo mondo, fatto di abitudini inattaccabili, di dolorosi ricordi e di ragazze senza volto alle quali non cede mai il suo cuore. 

Al primo incontro, lui paragona Fiona a un fastidioso folletto invadente, con un sorriso che emana la luce del sole, non per questo innocuo. Quando, durante una notte fatta di tuoni e di fulmini, lei ricompare proprio davanti a casa sua, fradicia di pioggia, lui non vede più soltanto il sole. Trova due lune fluorescenti al posto degli occhi, capaci di emanare pericolosi sortilegi d’amore e di fargli compiere azioni inaspettate. È così che Fiona entra nella sua vita fatta di schermi e di cancelli, di una casa vuota che ha congelato il passato e di lenzuola che hanno visto più ragazze che lavaggi. Lui non ha tempo per i sentimenti, non ha il cuore per l’amore. Eppure, inevitabilmente, il suo universo comincia a popolarsi di piante magiche che si arrampicano sui palazzi, di piccole lune che fingono di essere occhi e di liane d’oro che nascondono segreti.

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 Per definire la qualità di un romanzo bisogna considerare molti fattori. Per prima cosa consideriamo la cover. I colori, le immagini scelte, gli stessi caratteri usati per il titolo sono elementi fondamentali per indirizzarci su questo o quel libro. Una volta individuato quello giusto è la volta della sinossi: bastano poche frasi scritte con attenzione e l’interesse aumenta. Allora ci immergiamo nella lettura, speranzosi che le nostre aspettative non vengano disattese. Di storie belle ce ne sono tante, non tutte però lasciano il segno. Molto dipende dallo spessore dei personaggi e da come sono presentati. I dialoghi poi sono essenziali per caratterizzarli adeguatamente. È questo il caso di INVISIBLE SUN. Quando ho preso questo romanzo, infatti, ero sicura di avere tra le mani qualcosa di valore. Adoro lo stile dell’autrice, sempre elegante e aggraziato, e mi piace la sua abilità nel rendere i personaggi veritieri e reali. Edo e Fiona, per esempio, potrebbero essere i nostri vicini di casa, persone normali, giovani pieni di vita ma con un passato doloroso alle spalle, ma con un grande desiderio di serenità.



Fiona è una giornalista freelance, in cerca dello scoop per affermarsi, mentre Edo conduce una vita all’apparenza tranquilla, ha un lavoro che lo soddisfa e una vita sociale uguale a quella di molti altri giovani della sua età. Due personaggi diversi quindi, che però hanno in comune la solitudine e l’impossibilità di essere felici.

  Fiona ha sofferto molto, provando il dolore più atroce per una donna, e solo chi ha vissuto la sua stessa esperienza può capire lo strazio patito e giustificare la sua reazione. Lo sconforto e la delusione di non essere compresa da chi invece le dovrebbe rimanere accanto, la portano ad allontanarsi da tutti, anche dalle persone che le vogliono veramente bene. Il tempo e la sua forza di volontà sono importanti per la sua reazione.  Ricominciare è fondamentale anche se molto difficile perché prima di potersi fidare nuovamente del prossimo, deve ritrovare se stessa.

 

Ormai avevo smesso di cercare soli invisibili dentro i cuori della gente: alcuni sembravano esserne del tutto sforniti e gli effetti erano stati devastanti su di me. Avevo ormai imparato che esistevano persone come mia madre, persone che mi avevano fatto del male e persone come me, che ero stata ribattezzata Sunshine quando ero bambina e che adesso mi sentivo come un agglomerato inestricabile di nubi.

 


Edo, invece, ha perso fiducia, famiglia e sicurezza in un colpo solo, in una sera infernale, tra le fiamme che hanno ridotto in cenere non solo il negozio di famiglia ma anche i suoi sogni e le speranze. Una vita la sua troppo piegata troppo presto, difficile da recuperare. Tuttavia Edo, ferito nell’animo e nel corpo, si rimette in piedi, lottando duramente e rimanendo in disparte.

 

«Da quanto?» domandai.

Mi lanciò uno sguardo stranito. Sospirò, stanco di questa discussione. «Da quanto… che cosa?»

«Da quanto tempo ti sei convinto di non valere niente?»  

 

Due personaggi diversi, dunque, accumunati dalla solitudine e dal dolore. Entrambi portano addosso i segni della sconfitta, Edo ha la faccia segnata dalle cicatrici, Fiona è distrutta dentro. Due anime solitarie unite dal destino. Infatti, l’incontro tra i due avviene al momento giusto e in modo casuale: a un colloquio di lavoro si ritrovano dopo tanto tempo. Ora Edo è più maturo, ha il viso deturpato ma il suo aspetto non è mutato. Per Fiona resta sempre il bel ragazzo di cui si era invaghita ai tempi del liceo. All’epoca si erano scambiati solo poche parole, ma erano bastate a entrambi per capirsi. Edo è l’eroe riservato che sfida la morte per salvare un bambino e preferisce l’anonimato al clamore mediatico; Fiona rimane sempre lo scricciolo strano dagli occhi vispi e il sorriso luminoso e caldo, simile alla luce del sole. Inoltre Edo è alla ricerca di un nuovo affittuario e Fiona ha bisogno di un posto dove vivere. La convivenza ha bisogno di un rodaggio, l’inizio non è facile. Edo non ha intenzione di abbassare la guardia ma rimane affascinato dalla vitalità di Fiona. Il timore di perdere quelle poche certezze diventa reale.

 

Mi scagliò addosso quel suo sorriso abbagliante e, per un attimo, mi sentii davvero come l’essere umano più fortunato della Terra e allo stesso tempo il più sconfitto. La odiai perché avevo improvvisamente scoperto di non essere affatto infrangibile come ero abituato a credere.

 

 

Ma l’effetto è reciproco. Con il tempo, in realtà, vivere insieme si rivela per entrambi la giusta terapia. I modi gentili di Edo sciolgono le riserve di Fiona.


 Mi stava facendo conoscere il suo mondo, accompagnandomi mano nella mano e facendomi sentire al sicuro. Io non potevo fare altro che seguirlo e lasciarmi guidare da lui. Mi piaceva quella sensazione di abbandono, era troppo tempo che non mi affidavo a qualcuno. Era troppo tempo che non mi fidavo di qualcuno.

  

Da parte sua, Edo deve fare i conti con l’irruenza della ragazza, l’uragano che scompiglia il suo mondo, la luce che lo acceca. Il calore che lo riscalda.

 

Da questa prospettiva sembrava un po’ meno strega e più Sunshine e finalmente capii. Non poteva esistere una senza l’altra, come la luna e il sole. E Fiona era esattamente nel mezzo, quel momento in cui il giorno e la notte si incontravano, quando la luna comincia a brillare e il sole diventa invisibile, tenue, ma non di meno potente. Ed era anche il momento in cui la luna cominciava a essere stanca e il sole decideva di non avere più paura.

 

 

Così come il terrazzo anche l’animo di Edo sembra sia rifiorito e una nuova consapevolezza prende piede nel suo animo. La speranza di poter essere felice è dunque a portata di mano.   

 

Era arrivato il momento che io e Fiona ci prendessimo quella felicità che non avevamo voluto afferrare fino adesso, nonostante non ci fosse mai stata davvero preclusa. Sarebbe bastato bussare l’uno alla porta dell’altra. Sarebbe bastato baciarci, come quella sera in riva al fiume. Sarebbe bastato amarci, come ci eravamo amati da quel giorno.



Una storia, dicevo all’inizio, per quanto semplice, diventa bella grazie all’importanza dei personaggi che la raccontano. Qui non troverete i soliti miliardari, arroganti e presuntuosi, o le ragazze perfette, ingenue e infantili, ma ragazzi normalissimi con tanto cuore e una forza d’animo inaspettata. Solitudine e il dolore costituiscono il loro comun denominatore, un bagaglio che, seppur pesante, è sopportato con dignità.  

Edo e Fiona sono immensi da questo punto di vista. Il dolore non li ha schiacciati del tutto, al contrario li ha resi forti. Come spesso accade infatti lo sconforto e l’amarezza diventano i mezzi necessari per un’accurata analisi introspettiva. Solo così entrambi i personaggi hanno potuto voltare pagina, consci l’uno dell’appoggio dell’altra, e ricominciare a vivere nel vero senso della parola. Edo e Fiona sono i veri eroi e ci piacciono per la loro autenticità, perché entrambi rispecchiano il mondo reale, il nostro quotidiano.

Questo romanzo è per chi non si abbatte, per chi piange ma sa anche ridere, per chi spera, per chi, soprattutto, sa amare.

 

Capisci Fiona cosa hai combinato? Hai trasformato la mia vita in una fiaba, fatta di destini ma anche di caos. E lo sai anche tu che nelle fiabe accadono le cose belle e le cose brutte, ma fidati, c’è sempre il lieto fine.

Fsa che non debba mai svegliarmi, nemmeno quando le cose andranno male, perché voglio aspettare il sole insieme a te.

 

 

Consigliatissimo!




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