Per definire la qualità di un romanzo bisogna
considerare molti fattori. Per prima cosa consideriamo la cover. I colori, le
immagini scelte, gli stessi caratteri usati per il titolo sono elementi
fondamentali per indirizzarci su questo o quel libro. Una volta individuato
quello giusto è la volta della sinossi: bastano poche frasi scritte con attenzione
e l’interesse aumenta. Allora ci immergiamo nella lettura, speranzosi che le
nostre aspettative non vengano disattese. Di storie belle ce ne sono tante, non
tutte però lasciano il segno. Molto dipende dallo spessore dei personaggi e da
come sono presentati. I dialoghi poi sono essenziali per caratterizzarli
adeguatamente. È questo il caso di INVISIBLE SUN. Quando ho preso questo romanzo, infatti, ero sicura di avere tra le mani qualcosa di valore. Adoro
lo stile dell’autrice, sempre elegante e aggraziato, e mi piace la sua abilità
nel rendere i personaggi veritieri e reali. Edo e Fiona, per esempio,
potrebbero essere i nostri vicini di casa, persone normali, giovani pieni di
vita ma con un passato doloroso alle spalle, ma con un grande desiderio di serenità.
Fiona
è una giornalista freelance, in cerca dello scoop per affermarsi, mentre Edo
conduce una vita all’apparenza tranquilla, ha un lavoro che lo soddisfa e una
vita sociale uguale a quella di molti altri giovani della sua età. Due
personaggi diversi quindi, che però hanno in comune la solitudine e l’impossibilità
di essere felici.
Fiona ha sofferto molto, provando il dolore più atroce per una donna, e solo chi ha vissuto la sua stessa esperienza può capire lo strazio patito e giustificare la sua reazione. Lo sconforto e la delusione di non essere compresa da chi invece le dovrebbe rimanere accanto, la portano ad allontanarsi da tutti, anche dalle persone che le vogliono veramente bene. Il tempo e la sua forza di volontà sono importanti per la sua reazione. Ricominciare è fondamentale anche se molto difficile perché prima di potersi fidare nuovamente del prossimo, deve ritrovare se stessa.
Ormai avevo smesso
di cercare soli invisibili dentro i cuori della gente: alcuni sembravano
esserne del tutto sforniti e gli effetti erano stati devastanti su di me. Avevo
ormai imparato che esistevano persone come mia madre, persone che mi avevano
fatto del male e persone come me, che ero stata ribattezzata Sunshine quando
ero bambina e che adesso mi sentivo come un agglomerato inestricabile di nubi.
Edo,
invece, ha perso fiducia, famiglia e sicurezza in un colpo solo, in una sera
infernale, tra le fiamme che hanno ridotto in cenere non solo il negozio di
famiglia ma anche i suoi sogni e le speranze. Una vita la sua troppo piegata
troppo presto, difficile da recuperare. Tuttavia Edo, ferito nell’animo e nel
corpo, si rimette in piedi, lottando duramente e rimanendo in disparte.
«Da quanto?»
domandai.
Mi lanciò uno
sguardo stranito. Sospirò, stanco di questa discussione. «Da quanto… che cosa?»
«Da quanto tempo
ti sei convinto di non valere niente?»
Due
personaggi diversi, dunque, accumunati dalla solitudine e dal dolore. Entrambi
portano addosso i segni della sconfitta, Edo ha la faccia segnata dalle
cicatrici, Fiona è distrutta dentro. Due anime solitarie unite dal destino.
Infatti, l’incontro tra i due avviene al momento giusto e in modo casuale: a un
colloquio di lavoro si ritrovano dopo tanto tempo. Ora Edo è più maturo, ha il
viso deturpato ma il suo aspetto non è mutato. Per Fiona resta sempre il bel
ragazzo di cui si era invaghita ai tempi del liceo. All’epoca si erano
scambiati solo poche parole, ma erano bastate a entrambi per capirsi. Edo è l’eroe
riservato che sfida la morte per salvare un bambino e preferisce l’anonimato al
clamore mediatico; Fiona rimane sempre lo scricciolo strano dagli occhi vispi e
il sorriso luminoso e caldo, simile alla luce del sole. Inoltre Edo è alla
ricerca di un nuovo affittuario e Fiona ha bisogno di un posto dove vivere. La
convivenza ha bisogno di un rodaggio, l’inizio non è facile. Edo non ha
intenzione di abbassare la guardia ma rimane affascinato dalla vitalità di
Fiona. Il timore di perdere quelle poche certezze diventa reale.
Mi scagliò addosso
quel suo sorriso abbagliante e, per un attimo, mi sentii davvero come l’essere
umano più fortunato della Terra e allo stesso tempo il più sconfitto. La odiai
perché avevo improvvisamente scoperto di non essere affatto infrangibile come
ero abituato a credere.
Ma
l’effetto è reciproco. Con il tempo, in realtà, vivere insieme si rivela per
entrambi la giusta terapia. I modi gentili di Edo sciolgono le riserve di
Fiona.
Mi stava facendo conoscere il suo mondo, accompagnandomi mano nella mano e facendomi sentire al sicuro. Io non potevo fare altro che seguirlo e lasciarmi guidare da lui. Mi piaceva quella sensazione di abbandono, era troppo tempo che non mi affidavo a qualcuno. Era troppo tempo che non mi fidavo di qualcuno.
Da
parte sua, Edo deve fare i conti con l’irruenza della ragazza, l’uragano che
scompiglia il suo mondo, la luce che lo acceca. Il calore che lo riscalda.
Da questa prospettiva
sembrava un po’ meno strega e più Sunshine e finalmente capii. Non poteva
esistere una senza l’altra, come la luna e il sole. E Fiona era esattamente nel
mezzo, quel momento in cui il giorno e la notte si incontravano, quando la luna
comincia a brillare e il sole diventa invisibile, tenue, ma non di meno
potente. Ed era anche il momento in cui la luna cominciava a essere stanca e il
sole decideva di non avere più paura.
Così
come il terrazzo anche l’animo di Edo sembra sia rifiorito e una nuova consapevolezza
prende piede nel suo animo. La speranza di poter essere felice è dunque a
portata di mano.
Era arrivato il
momento che io e Fiona ci prendessimo quella felicità che non avevamo voluto
afferrare fino adesso, nonostante non ci fosse mai stata davvero preclusa.
Sarebbe bastato bussare l’uno alla porta dell’altra. Sarebbe bastato baciarci,
come quella sera in riva al fiume. Sarebbe bastato amarci, come ci eravamo
amati da quel giorno.
Una
storia, dicevo all’inizio, per quanto semplice, diventa bella grazie all’importanza
dei personaggi che la raccontano. Qui non troverete i soliti miliardari,
arroganti e presuntuosi, o le ragazze perfette, ingenue e infantili, ma ragazzi normalissimi con tanto cuore e una forza d’animo inaspettata. Solitudine
e il dolore costituiscono il loro comun denominatore, un bagaglio che, seppur
pesante, è sopportato con dignità.
Edo
e Fiona sono immensi da questo punto di vista. Il dolore non li ha schiacciati
del tutto, al contrario li ha resi forti. Come spesso accade infatti lo
sconforto e l’amarezza diventano i mezzi necessari per un’accurata analisi
introspettiva. Solo così entrambi i personaggi hanno potuto voltare pagina,
consci l’uno dell’appoggio dell’altra, e ricominciare a vivere nel vero senso
della parola. Edo e Fiona sono i veri eroi e ci piacciono per la loro
autenticità, perché entrambi rispecchiano il mondo reale, il nostro quotidiano.
Questo
romanzo è per chi non si abbatte, per chi piange ma sa anche ridere, per chi
spera, per chi, soprattutto, sa amare.
Capisci Fiona cosa
hai combinato? Hai trasformato la mia vita in una fiaba, fatta di destini ma anche
di caos. E lo sai anche tu che nelle fiabe accadono le cose belle e le cose
brutte, ma fidati, c’è sempre il lieto fine.
Fsa che non debba
mai svegliarmi, nemmeno quando le cose andranno male, perché voglio aspettare
il sole insieme a te.
Consigliatissimo!
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