martedì 24 novembre 2020

Review Party: DAYDREAMER. Le ali del sogno


Questa è una storia di sognatori, due spiriti liberi che il destino fa incontrare per caso.

Sanem ha due sogni: diventare una scrittrice e uscire dai confini del suo quartiere per volare alle Galapagos. Can ha un solo grande desiderio: essere libero dai doveri che la famiglia gli impone e volare per il mondo come un albatros, per fotografarne gli angoli più nascosti. Un incontro al buio, un bacio rubato sulla scia di un profumo indimenticabile cambierà per sempre il loro destino.

Sotto il cielo incantato di Istanbul, tra i suoi mille profumi e colori, Sanem e Can saranno travolti dall'amore che provano l'uno per l'altra. Ma giochi di potere, bugie e ricatti sembrano tenerli lontani e rovinare il loro sogno. Riusciranno a realizzare la loro favola d'amore e volare, insieme, per sempre?

"L'albatros…

Se vivi alle Galapagos lo puoi vedere, vola alto e solitario sopra l'oceano. È bellissimo. Trascorre quasi tutta la sua vita in volo. È maestoso e possente, con le sue ali enormi. Fluttua a lungo nell'aria, senza batterle mai. Non ore o giorni: vola per mesi. Si posa sulla terraferma solo per trovare una compagna e, una volta che l'ha trovata, vive con lei, insieme, per sempre.

Volano e migrano per il resto della vita…

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Sanem è una sognatrice, e il suo desiderio più grande è quello di diventare scrittrice e poter viaggiare e finalmente vedere le Galapagos. Lavora nel market di famiglia dopo aver iniziato e lasciato diversi lavori dai quali poi è stata puntualmente licenziata a causa della sua goffaggine. Viene a sapere che i genitori sono intenzionati a concedere la sua mano a Muzzafer, suo coetaneo da sempre innamorato della bella Sanem. Riuscirà a far desistere i genitori dal concedere tale permesso se lei sarà in grado di trovarsi un buon lavoro, e grazie alla sorella Leyla approderà alla Friki Harika come tuttofare. In agenzia c’è un gran fermento per la serata di gala che si terrà quella sera per festeggiare l’anniversario della sua fondazione, e Sanem è invitata a partecipare. Uno scambio di informazioni poco chiaro con Cey-Cey, la porteranno in platea e tra le braccia di un misterioso sconosciuto il quale le ruberà il suo primo vero bacio.
Sanem non si rassegna all’idea di scoprire l’identità dell’uomo misterioso, per questo decide di compilare la lista albatros e inserire tutti gli uomini alti e con la barba che lavorano presso l’agenzia.
Can Divit, il più grande di due fratelli, è tornato dal suo tour fotografico in giro per il mondo. Istanbul gli è sempre stata stretta, per questo non vede l’ora che quell’evento sia finito per poter fare nuovamente le valigie. Ma uno strano profumo inebria i suoi sensi e una misteriosa sconosciuta riesce a fargli battere il cuore come nemmeno la sua storica fidanzata era stata in grado di fare. Questo, unito alla richiesta del padre di restare e occuparsi dell’agenzia, lo faranno desistere dal prendere il primo volo utile.
Cosa avranno mai in comune queste due persone? Riusciranno a esaudire i propri desideri e coronare finalmente i loro sogni?

Fin da quando era piccolo l’albatros era sempre stato il suo animale guida. Lo aveva anche tatuato sul petto in uno dei sui viaggi alle Galapagos. Ne ammirava la possenza e la regalità: un uccello che vola per mesi e mesi senza fermarsi mai, ma che quando si posa sulla terraferma e trova la sua compagna resta con lei per sempre.


Impossibile non sapere come andrà a finire questa storia, c’è chi l’ha vista in turco con il titolo di Erkenci Kuş, e chi la conosce come DayDreamer. Le ali del sogno, approdata in Italia in un tiepido giugno del 2020, e il cui palinsesto ha iniziato a variare a partire dal mese di settembre. Ecco, questo mi ha fatto desistere dal continuare a guardarla, a causa anche dei molteplici impegni che hanno assorbito gran parte del mio tempo. Sono rimasta sorpresa da questa uscita, non pensavo si arrivasse addirittura a un romanzo della serie turca che ha fatto innamorare le persone di tutto il mondo, e ammetto che mi aspettavo qualcosa in più. In realtà si tratta della serie come la conosciamo noi, ma in forma romanzata. Oserei dire che alcuni elementi e dettagli, presenti nel telefilm, sono stati omessi, andando a creare nel lettore che non conoscere la serie un po’ di confusione. Eppure, ho apprezzato molto la poca presenza dei dialoghi a favore di una descrizione più introspettiva di quelli che erano i pensieri, le emozioni e le sensazioni che i protagonisti stessi provavano. Infatti, la scrittura usata è la terza persona singolare che ci regala una panoramica generale dei protagonisti principali e dei coprotagonisti, che non solo fanno da cornice, ma che sono anche parte integrante della storia.

«I fiori, Sanem, sono quella parte che è dentro di noi, che non smette di cercare i colori. Anche se il mondo ci fa soffrire. Il fiore sembra delicato, ma è forte. Il suo profumo travolge.»

Non mi dilungherò sul carattere dei personaggi, perché abbiamo imparato a conoscerlo nel corso delle puntate, e mi fa sorridere il modo goffo e spontaneo di Sanem, felice di averla ritrovata tra le pagine di questa storia.
Se avete visto le puntate in turco o non riuscite a seguirne la programmazione italiana, leggere questo romanzo è un bel modo per immergersi nella Istanbul di Sanem e Can e vivere la loro fantastica storia d’amore, ancora una volta.

Diceva Orhan Pumuk, l’amore più bello è per colui che non vediamo, ma senza gli occhi si vedono tante cose che ancora di più ci fanno amare. Vedere non importa, ciò che resta è la tua voce, il ricordo di un abbraccio, il tuo profumo. Così senza vederti mi sono innamorata e aspetto che tu dia un volto a ciò che sogno.



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