mercoledì 25 novembre 2020

UNA DOLCE SORPRESA di Penelope Bloom

 




Di solito non mi piacciono molto le persone. Preferisco i gatti. Ma il mio vicino non è come tutti gli altri. Vive nell’appartamento di fronte al mio, ed è il classico tipo abbottonato, con le scarpe co¬stose, profumato come una pubblicità di Calvin Klein. Il classico tipo che ha tutto sotto controllo. È Mister Perfezione, e secondo me dovrebbe abbassarsi un attimo al livello dei comuni mortali.
Ma poi qualcosa di suo è finito nella mia cassetta della posta. Lo so. Assurdo. È chiaramente una strategia per provarci con me. È stata la postina a mettercelo, ma so bene a che gioco sta giocando. Non mi farò certo fregare da uno così. Il problema è che quando il pacco si è aperto (ovviamente per errore) non ho avuto scelta: ho dovuto guardarci dentro. Il suo segreto scon¬cio mi ha fissato dritto in faccia. A quanto pare Mister Perfezione non è poi tanto perfetto. Chi l’avrebbe immaginato? Be’, io. E ho intenzione di godermi ogni secondo di quello che succederà.

#prodottofornitodaNewtonComptonEditori
#copiaomaggio
Questo libro è il quarto di una serie, ma quando ho iniziato a leggerlo non lo sapevo, e vi posso assicurare che può benissimo essere considerato anche come stand alone. Mi sono divertita talmente con la pazza coppia Lilith e Liam che mi sono già andata a cercare i capitoli precedenti così da vedere se sono altrettanto esilaranti. 

Il pov è alternato, ma la vera e propria protagonista è Lilith, atipico personaggio femminile, sarcastica e diretta, davvero “tosta”. Ho apprezzato molto il libro proprio per lei, perché si discosta dalle solite donne piene di seghe mentali dedite alle ripicche e allo shopping compulsivo. Non che sia priva di problemi, ma con il suo sarcasmo e humor nero rende più divertente l’approccio che ha nei confronti della vita. Basti pensare che la prima volta che parla con il suo vicino super figo ammette di aver ordinato online un dildo extra large. Insomma, sfido ad avere una faccia tosta simile. Il suo essere così pungente ovviamente nasconde ferite derivate dalla famiglia disfunzionale in cui è cresciuta, ma il bello è che Liam riuscirà proprio ad andare oltre le sue barriere per scoprire la vera Lilith.

Liam, dal canto suo, non è il classico super imprenditore newyorkese ricco da fare schifo. Problemi familiari lo hanno costretto a prendere le distanze dal lavoro e dalla sua solita vita ed è così che incontra Lilith e capisce che vi sono cose più importanti della carriera. 

Insomma, la trama non è delle più originali, ma la banalità viene tenuta lontana grazie allo stile scorrevole e frizzante dell’autrice che ha saputo creare una protagonista sopra le righe e accattivante così da scongiurare il pericolo del classico romance seriale. Una lettura caldamente raccomandata per farsi qualche risata e alleggerire questa nuova ondata di pandemia. 




Non serviva fingere che mi piacesse lui. Forse potevo far finta che fosse arrivato in una lucida scatola rosa alta un metro e novanta – un dildo ultimo modello, completo di ricco bastardo annesso.




“Non mostrare alcuna debolezza. Non fargli capire che il suo pene si è già infiltrato nella tua mente. Non deve accorgersi che la tua vagina, muta da una vita, ha trovato da sola un collegamento diretto con il pensiero e in questo preciso momento cerca di hackerare la parte cocciuta del tuo cervello e convincerti a dare a quest’uomo bellissimo proprio quello che vuole”.



Aveva trovato il modo di far emergere il meglio di me. Forse era egoista da parte mia, ma penso che siamo tutti egoisti, in fondo, e che motivo migliore potrebbe esserci per amare qualcuno, se non che ti insegna ad amare te stesso?

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